Forget what hurt you
but never fotget what it taught you.
(KIM TAEHYUNG)
Ricordo benissimo quale fu la prima reazione che ebbi quando la porta del camerino dove mi stavo cambiando dopo la mia esibizione venne aperta rivelando lui. I miei occhi pieni di stupore, la testa completamente vuota e mille brividi sulla pelle, talmente tanti che sembrava volessero strapparmela via.
Ma torniamo indietro di qualche mese, era Maggio, l'avvicinarsi dell'estate si sentiva, il caldo era quasi asfissiante e qualsiasi cosa nera sembrava richiamare il sole. Quel giorno io mi trovavo d'avanti alle porte di vetro lucidissimo di un locale molto conosciuto a Bangkok, il Winsgars. Avevo un colloquio di lavoro ma le mie gambe sembravano incollate al pavimento, non riuscivo ad avanzare, a fare quel passo che mi avrebbe portato a spalancare la porta in vetro con sopra il cartellino impostato ancora su chiuso. D'altro canto però non riuscivo nemmeno ad indietreggiare, sapevo che quella fosse la miglior possibilità per poter un giorno arrivare in alto e di certo non potevo farmela sfuggire, semplicemente non ero lucido. Dovevo calmare il respiro e tranquillizzarmi o avrei solo fatto brutta figura.
Dopo minuti che sembrarono ore finalmente la mia mano si posò sulla maniglia della porta e con tutti i buoni propositi entrai in quel locale dalle luci soffuse e dall'odore rustico. Mi persi un momento nell'osservare con quale armonia il colore marrone padroneggiava la sala, i tavoli, le poltroncine e gli sgabelli. Era davvero un locale bellissimo.
-Buon pomeriggio, lei dev'essere Daniel, giusto?- Una ragazza alta con un semplice grembiule marrone mi fece trasalire. Era spuntata da sotto al bancone, probabilmente dov'era accovacciata a far qualcosa.
-Si, sono io, ho...- Non mi diede nemmeno il tempo di completare la frase che mi interruppe.
-Da questa parte, il capo ti spetta nel suo ufficio. - e senza darmi il tempo di dire o fare qualcosa si avviò senza nemmeno assicurarsi che la stessi seguendo. Quando aprì la porta dell'ufficio, la luce del sole mi colpì pienamente in viso e strizzai gli occhi per abituarmi al passaggio dalla penombra. Anche in quella stanza il colore padroneggiante era il marrone, con la scrivania in legno e le poltrone d'avanti ad essa in pelle.
La sedia girevole dietro la scrivania roteò rivelando la figura cicciottella del proprietario. Feci un piccolo inchino in segno di saluto e dopo un suo cenno presi posto su una delle poltrone. La ragazza ci lasciò soli e tutta l'attenzione del proprietario fu su di me.
-Daniel giusto?- domandò lui -Sono Mattew Winsgars, ed è un vero piacere fare la tua conoscenza- Parlammo per almeno un ora, scoprii che quello non era l'unico locale che possedeva, ne aveva almeno una decina sparsa per il mondo, che i suoi affari andavano alla grande e cosa più importante che solo persone famose e ricche passavano di lì.
-Prima di proporti un contratto dovrai fare una prova, stasera ci sarà un mio cliente abituale e dai videoclip che Watt mi ha mandato ho scoperto che la tua musica si adatta bene ai suoi gusti quindi, o darai il massimo, oppure potrai dire addio al contratto. -
Non ero spaventato dalla sfida, anzi, mi sentivo altamente energico quindi con un enorme sorriso accettai e dopo una stretta di mano lasciai il suo ufficio con un'altro inchino.
La ragazza di prima, che scoprii si chiamasse Rachele e che era la figlia del proprietario, mi spiegò più o meno quello che sapeva del palco, dell'acustica e delle luci, che avrei avuto a disposizione un tecnico del suono una band e sopratutto mi mostrò i camerini.

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LetThem... Love!
RomanceSi incontrano per caso, in una sera di Luglio in un semplice locale nel quale Daniel è solito suonare. Ad un anno e mezzo dall'inizio della loro relazione però qualcosa succede, qualcosa cambia, Dan non è più lo stesso di prima mentre Joon sembra co...