Two: dieci giorni.

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Dopo quell'episodio, la situazione tra di loro tornò semplicemente alla normalità. A parte un primo momento in cui, la mattina successiva a colazione, l'atmosfera sembrò essere tesa ed imbarazzata, dalla cena in poi era come se niente fosse accaduto. Taehyung era tornato a casa per primo e si era messo subito ai fornelli per preparare qualcosa di gustoso per sé e per il proprio coinquilino, avevano cenato seduti allo stesso tavolo, chiacchierando della giornata lavorativa uno e delle lezioni all'università l'altro, ridendo e scherzando, prendendosi in giro, rubandosi il cibo dai piatti, imboccandosi. E poi Jeongguk aveva lavato i piatti e Taehyung li aveva asciugati e riposti ordinatamente dentro il mobile ed entrambi si era stravaccati sul divano, avevano acceso la tv, scelto un film su Netflix e la serata era trascorsa tranquilla.

Eppure mancava qualcosa. O meglio, c'era qualcosa di troppo tra di loro, come un'ombra che li seguiva e che aveva creato una sorta di barriera.

Perché sa quella assurda serata era passata una settimana e i due ragazzi non si era abbracciati, accarezzati o semplicemente toccati in alcun modo. Si erano riavvicinati, erano tornati quelli di sempre ma senza il contatto fisico e Jeongguk era terrorizzato che Taehyung si fosse pentito, che pensasse di aver sbagliato e che preferisse stargli alla larga almeno sul fronte anche delle semplici coccole che prima di quegli eventi erano soliti farsi in amicizia.

In realtà Taehyung non si era pentito proprio di nulla e anzi, avrebbe voluto trovare un altro modo, un'altra scusa per riavvicinarsi al minore in quel senso. Ci aveva provato, ci aveva davvero voluto provare una sera, qualche giorno dopo. Era entrato nella camera da letto di Jeongguk indossando solo una lunga maglia maniche corte che gli arrivava circa fino all'inizio della coscia, lasciando le sue gambe completamente nude, si era seduto sul materasso in parte all'altro, aveva incrociato le gambe per fare il modo di scoprirsi un po' di più ma non aveva funzionato. Jeongguk sembrava volesse davvero prestare più attenzione al suo computer piuttosto che all'altro ragazzo e quindi il corvino aveva pensato bene di distendersi e stiracchiarsi, il suo stomaco piatto era stato scoperto e poi aveva chiamato a gran voce il minore che si era girato a guardarlo e gli aveva fatto la radiografia. E anche se poi aveva lasciato perdere il suo amatissimo gioco per posizionarsi in parte all'altro, non lo aveva toccato, il suo sguardo era rimasto dolce e accondiscendente. Si erano guardati per un po', avevano chiacchierato per un po' e quando Taehyung aveva capito che la situazione non si sarebbe smossa, aveva portato più in giù la sua maglia alla posizione originale, coprendo il proprio corpo e smettendola di comportarsi in modo seduttivo. Forse Jeongguk non era interessato a lui in quel senso, aveva pensato, si era autoconvinto, forse Jeongguk lo vedeva davvero come un fratello maggiore, qualcuno a cui fare affidamento, qualcuno da amare sì, ma come se facesse parte della sua famiglia.

Aveva deciso di lasciare perdere e non ci aveva più provato in alcun modo. I giorni erano passati, la situazione era rientrata e loro avevano continuato a comportarsi come sempre, come al solito. Più o meno.

Perché nella realtà dei fatti a Jeongguk mancava Taehyung, a Taehyung mancava Jeongguk ma entrambi erano troppo codardi per ammetterlo ad alta voce.

Però Jeongguk era anche disperato e innamorato e l'amore lo aveva portato di fronte ad un negozio di piercing e tatuaggi, l'amore lo aveva convinto ad aprire quella porta, ad entrare, a chiedere informazioni, a prendere un appuntamento.

Aveva fatto male, anche se era stato rapido, anche se la persona che lo aveva seguito durante tutto il procedimento aveva usato delle mani delicate, anche se lo aveva fatto solo ed esclusivamente per Taehyung, aveva fatto fisicamente male. Gli era scappata una singola e minuscola lacrima quando l'ago era passato d'un colpo da parte a parte e un brivido gli aveva percorso la schiena quando l'astina in metallo era stata posizionata e poi richiusa, due palline, una per lato.

Al negozio gli avevano detto di tenerlo controllato e di aspettare dieci giorni prima di provare a fare qualsiasi cosa, di disinfettarlo più volte al giorno e di muoverlo lentamente per fare in modo che non si appiccicasse alla pelle.

Dieci giorni.

Il decimo giorno sarebbe caduto esattamente la sera di San Valentino e Jeongguk era del tutto intenzionato a festeggiarlo nel migliore dei modi.









Angolino:

Dove pensate Jeongguk si sia fatto fare il piercing? Voglio vedere quanti di voi indovineranno👀

Pierced for you | kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora