ultimamente

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ultimamente non riesco a fare un cazzo.

e qualcuno annuisce,
bello
annuisco anche io.

però ci sto provando
ad uccidere me stessa per non uccidere i sacrifici dei miei genitori e l'anno scolastico,
non voglio assassinare nessuno

mi va bene essere assassinata

ogni sera osservo lo specchio e sorrido:

"che cazzo stai combinando?"

chiede, distorta e macchiata dalle schegge che io vedo sul vetro riflettente.
mi avvicino così tanto che giuro di esserci andata a sbattere contro, mi sono vista fissarmi allo specchio e mi sono vista

urlare

infrangere

togliermi gli occhi dalle orbite

vomitare acido.

raccogliamo, nella nostra vita.
siamo mietitori del nostro futuro, ma raccogliamo solo acido; acido che potrebbe essere quello che ci ostiniamo a non buttare fuori o nella maggior parte dei casi, quello che le persone ci obbligano ad avere.

la chat di gruppo tra me e me ha perso di nuovo la puntina, ora si perde tra le archiviate di sè stessa, si cerca solo quando ne ha bisogno.

mi sento come quel bambino che stacca le ali ad una farfalla, però io sto guardando quel bambino che stacca le ali alla farfalla.

sono il ragazzo che osserva un cerbiatto morire in preda ad il colpo di una freccia avvelenata.

e gli sto dicendo di smetterla, perchè non potrà volare.

sono il ragazzo che viene fermato da qualcuno, mi viene impedito di piangere la morte del cerbiatto chiamato da me Infanzia ed andare avanti perchè ho un matrimonio con la società da celebrare.

il bambino si stringe nelle spalle, ha posato ormai il corpicino smorto della farfalla su una foglia secca.

io, ragazzo, mi alzo in piedi ed asciugo le lacrime. mi stringo nelle spalle e sono già ad una scrivania, il mondo in mano e mille leccapiedi che non aspettano altro a soddisfarmi.

gli ricorda e si ricorda suo padre, perchè il gran fatto è che siamo tutti quella farfalla. solo che lei non potrà staccare le ali a qualche altra, lei ormai è morta perchè troppo debole.

sono stata obbligata a sdoppiarmi e quindi a sdoppiarmi mi trovo, in un bagno ad agonizzare apaticamente.

𝐄̀ 𝐂𝐇𝐄 𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐓𝐔𝐓𝐓𝐈 𝐐𝐔𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐅𝐀𝐑𝐅𝐀𝐋𝐋𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora