Prologue.

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Il mio nome è Althea, Althea Hancock, ho diciannove anni e sono americana, precisamente nata a Washington. Studio presso il college di Holmes Chapel. Una piccola cittadina inglese, dove ognuno sa tutto di tutti a causa del numero ristretto di abitanti. Mi ritrovo qui perché, circa un anno fa, ho ricevuto una lettera che mi informava di aver ottenuto una borsa di studio per il college. Pur di allontanarmi dal mio passato, che spesso mi tormentava, accettai l'offerta e decisi di trasferirmi lì. È da poco che mi ritrovo qui, ma nonostante ciò, qui sembrano essere tutti molto gentili ed accoglienti, ed hanno contribuito in ogni modo per farmi sentire a mio agio. La verità? Questo è quello che vorrebbero i miei genitori da me. La tipica figlia perfetta, che non crea mai problemi ed obbedisce sempre. Una ragazza studiosa, che ottiene una borsa di studio, ma in realtà a me, ciò, non fila proprio. Quando si parlava di studio, ero sempre la prima ad allontanarmi. Ero stata praticamente costretta a cambiare città per trasferirmi in un'altra, dove non conoscevo niente e nessuno. Venivo considerata immatura dai miei genitori, e, secondo loro, trasferendomi a kilometri di distanza dalla mia famiglia e dai miei, ormai vecchi, amici, sarei potuta "crescere" e maturare. Loro pensano tutt'ora che mandarmi in questo college sia stata la scelta migliore sia per me che per loro. Ma io continuo a non condividerla. Perché la vita che facevo a Washington, di certo non l'avrei abbandonata solo perché mi ritrovavo in un posto diverso, lontana da tutti. Sicuramente non avrei perso del tempo nel farmi nuovi amici. Ho un carattere abbastanza forte e riesco a capire a primo impatto se fidarmi o meno di una persona. Di amici a Washington ne avevo tanti e, ovviamente, ai miei genitori non andava giù nessuno di loro, ma a me poco interessava, perché se il mio intuito in precedenza mi "avvertiva" che quella persona sarebbe stata fiduciosa nei miei confronti, non mi interessava ciò che la mia famiglia pensasse. Questa sono io, se alle persone piaccio è un bene, altrimenti non ho nessunissima intenzione di cambiare o modificare la mia personalità.

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