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-Kim, vieni subito con me- ordinò Jaehyun guardando il corvino che era rimasto a guardare la scena senza un'espressione definita. Il corvino non rispose sapendo che fosse meglio non parlare quando il capo si ritrovava in situazioni del genere di prima mattina.

Farà neri quei poveracci che faranno i colloqui per essergli da segretari. Questo fu il pensiero di uno degli assistenti del CEO mentre guardava il tutto da davanti agli ascensori.

Arrivati al quinto piano Jaehyun uscì dall'ascensore con dietro di lui Kim Doyoung.

-Choi Hyewon. Tira fuori dall'archivio ogni documento relativo fino ad una settimana fa, nessuna esclusione, anche quelli con su scritto "assicurazione auto". Im Nakyum, tu chiama il segretario della Megumi e fai slittare la riunione con loro per le sei, ad OGNI COSTO- fece serio per poi tornare all'ascensore.

Aveva un tic nervoso al sopracciglio destro e teneva le dita di una mano sulle tempie per cercare di non farsi venire un mal di testa dopo nemmeno cinque minuti in quell'edificio.

Maledetto io ed il mio "da grande voglio essere come papà". Potevi vivere da ricco senza lavorare come i peggio scrocconi ed invece sono qui ad urlare per l'ufficio perché un FOTTUTISSIMO COGLIONE HA PERSO I DOCUMENTI RELATIVI ALLA MEGUMI ENTERTAINMENT!

Ho bisogno di un fottuto caffè, adesso.

Appena arrivati al nono piano Jaehyun urlò. -MARK LEE!- nessuna risposta. -È in ritardo signore- fece uno degli impiegati dalla sua scrivania.

Jaehyun si trattene dal prendere a pugni il muro accanto a lui.

-MOON TAEIL, CI SEI ALMENO TU? O DEVO CHIAMARE MIA NONNA DALL'OLTRE TOMBA PER FARMI DARE UNA MANO IN QUESTA CAZZI DI AZIENDA?!-

In un attimo un uomo dal doppio taglio si presentò con estrema serietà davanti al CEO. -Eccomi Signor Jung, cosa posso fare?- fece Taeil per poi dare un veloce sguardo al collega dai capelli neri dietro al CEO.

-Oh, finalmente qualcuno. Andate ad analizzare e controllare OGNI SINGOLO documento che tirerà fuori dall'archivio. Saranno centinaia, lo so, per questo se lo troverete vi farò un aumento di 5.000.000 ₩ allo stipendio di questo mese- detto questo i due corvini si guardarono ad occhi spalancati.

Cazzo se voglio quei 5.000.000 ₩.

Saranno miei.

-Io tra poco inizierò i colloqui quindi non potrò aiutarvi- finì per poi congedarsi da quel piano.

Arrivato al decimo piano entrò nel suo ufficio per sistemare tutto il necessario per il colloquio, quindi una penna nera, assolutamente costosa che gli era stata regalata da John Suh, ed una tabella con i requisiti per essere un segretario.

Lesse la tabella un paio di volte, poi corrugò la fronte e la rilesse un'altra volta.

-Signor Jung, inizio a far entrare le persone che vorrebbero diventare suoi segretari?- fece una donna sopra la mezza età, donna che era alla piccola reception di quel piano da quasi vent'anni, aveva più esperienza di tutti in quell'edificio, ma non aveva le competenze per diventare un segretario di alto livello.

Guardò la tabella e si alzò, strappò il foglio e buttò i pezzi nel secchio accanto alla scrivania. -Sì, grazie- fece lui per poi risedersi con svogliatezza.

Entrò una ragazza dai capelli lunghi e biondi, minigonna rossa plastificata, giubotto giallo, tacchi a spillo del medesimo colore ed una giacca, rigorosamente plastificata anche quella, verde, sì verde. Per non parlare della maglietta della Desigual che stonava con tutto il resto.

Ma come cazzo si veste questa. Tacchi e giubbotto gialli, giacca verde, gonna rossa, calze a rete e quella maglietta con i funghetti a spirale marroni e blu. Ma scherziamo? Almeno si trucca in modo decente.

ɪ'ᴍ ʏᴏᴜʀ ɴᴇᴡ ʙᴏꜱꜱ | ᴊᴀᴇʏᴏɴɢ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora