Capitolo 8

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Toc toc.

"Hey testone" mi girai giusto in tempo per vedere Gwen buttarsi sul mio letto

"Quante volte ti devo ancora dire che non devi saltare sul mio letto?" 

"Sai che continuerò fino a darti lo sfinimento" sorrise e continuò dicendo

"Beh allora? Mi vuoi dire perché ti sei alzato da tavola in quel modo?" scossi le spalle.

In realtà non sapevo neanche io il motivo di quella fuga, forse la consapevolezza che avrei potuto recuperare l'uso delle gambe, o la paura di non riuscirci affatto.

La delusione sul viso dei miei che dopo aver visto un mio progresso alla fine non riesca ad arrivare fino in fondo.

"Quindi?" insistette mia sorella

"E se non riesco...?" chiesi spegnendo lo schermo del tablet continuando a guardare in basso

"Per quale motivo dovresti fallire? Hai iniziato ad avere sensazioni, percepisci la pesantezza degli oggetti, e tutto questo senza che tu ti impegni. Quindi, per quale motivo se tu iniziassi a fare i giusti allenamenti e le giuste terapie non dovresti riuscirci?"

"Ma che ne so Gwen! Volevi sapere il motivo e te l'ho detto! Lasciami in pace adesso, le vesti da cheerleader non fanno per te" la sentii sospirare e alzarsi per poi mettersi dietro di me, poggiò le mani sulle mie spalle, strinse leggermente

"Oscar, non attaccarmi per il semplice fatto che hai paura, perché è normale averne. Ma è sbagliato sfogarsi sulle persone, se hai bisogno di parlare con qualcuno sai che ci sono e da quanto ho visto oggi hai anche Axel al tuo fianco. Quindi adesso fai un respiro profondo e smettila di sfogarti su me qualsiasi altra eventuale persona, sai meglio di me che è sbagliato."

Feci come disse mia sorella, presi un respiro profondo e mi girai per abbracciarle la vita e lei mi strinse la testa per poi chinarsi e lasciarmi un bacio tra i capelli. Rimanemmo in quella posizione per un lungo tempo, così lungo che finsi di non aver notato i miei genitori sulla porta a sospirare, ma ovviamente Gwen aveva notato tutto, specialmente il fatto che io l'abbia stretta al suono dei loro respiri ed io apprezzai che lei ricambiò la stretta.

Fu lei ad interrompere l'abbraccio ma comunque lasciando le sue mani sulle mie spalle

"Vuoi che ti aiuti a mettere il pigiama?" annuii a testa bassa e in un sussurro le chiesi se solo per quella notte potesse dormire insieme a me e lei annuì

"Vado a cambiarmi e torno..." la lasciai andare a malincuore e per accorciare i tempi al suo ritorno iniziai a cambiarmi la maglia indossando una semplice t-shirt bianca, mi tolsi le scarpe ed i calzini e cercai di spostarmi sul letto, ma a quanto pare questa sera le mie braccia non vollero collaborare. Sentii delle braccia sollevarmi e sistemarmi sul letto e quando mi girai notai fosse mia sorella

"Cos'è? Hai il radar per caso?" le chiesi notando che stesse ancora finendo di truccarsi

"Quasi...ogni volta che cerchi di metterti sul letto ti appoggi al comodino con la sedia quindi anche se sono in camera mia posso sentirti perché con il bagno di mezzo sento l'eco" finì di struccarsi in camera mia dato che era arrivata con tutto il necessario tra le mani e lo aveva buttato sul letto, gettò i dischi di cotone nel mio cestino. Mi aiutò a mettere i pantaloni del pigiama a trama scozzese e a ficcarmi sotto le coperte, spense la luce e si mise di fianco a me.

Dopo circa mezz'ora noto che entrambi siamo ancora svegli

"Gwenni..." sussurrai

"Dimmi Oscar" rispose poco dopo

"Scusami. Per l'ultima settimana, specialmente. Sono stato pessimo"

"Non fa niente, adesso dormi Oscar" disse con voce assonata

"Sì che fa, ho sfogato ogni piccolezza su di te, ed ho tirato in mezzo persino una persona che non c'entra niente."

"Senti, se per me questa settimana fosse stata così terribile adesso non starei qui, e adesso dormi per Dio" mi girai verso di lei e sussurrai senza nemmeno rendermene conto

"A volte desidero che quella notte fosse finita in un altro modo..." 

"Ovvero?" chiese come se adesso abbia realmente catturato la sua attenzione

"Beh...che in quella caduta... Sai cosa? Lascia perdere, meglio dormire" dissi cercando di mettermi sul lato, ma ancora una volta il mio corpo quella sera non volle collaborare e sbuffai spazientito sentendo le braccia di mia sorella sollevarmi e farmi mettere nella posizione desiderata ma con l'eccezione della mia testa completamente poggiata sul suo petto.

"Oscar...?"

"Sì?" risposi mettendo le mani sulle sue

"Se fai di nuovo pensieri del genere giuro su quello che vuoi che ti stacco le palle" sbuffai una piccola risata seguita dalla sua, e mi strinsi ancor di più al suo petto.

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Gwen's POV

Suonò la sveglia ed io la spinsi subito per lasciare Oscar dormire un'altra decina di minuti. Mi alzai e mi preparai velocemente e al mio ritorno anche mio fratello fu quasi pronto.

"Buongiorno" disse prendendo il suo zaino ed infilandosi la maglietta

"Ti aspetto in cucina" continuò con ancora gli occhi mezzi chiusi.

Annuii e andai a recuperare anche io la mia roba e lo raggiunsi mettendomi al suo fianco

"Buongiorno Gwen, dormito bene?" mi chiese mia madre mettendomi un piatto di pancake al cioccolato davanti

"Sì mamma, ma preferirei qualcosa di meno dolce alla mattina per favore" dissi guardando tutta quella Nutella colare da ogni lato della montagna di calorie di fronte a me.

"Beh tesoro, la colazione è il pasto più importante della giornata, giusto?" mangiai solo un paio di fette 

"Gwen andiamo a scuola" disse mio fratello avviandosi verso la macchina, diedi un bacio ai miei e lo raggiunsi pronta ad iniziare la giornata

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