II. Lisbet

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Era l'alba nella fattoria e Lisbet stava per mungere le mucche, come è solita fare tutte le mattine "Buongiorno Rosa, come stai oggi?" chiese alla mucca che girandosi la guardava con un punto interrogativo sul muso "Va bene ho capito, solito fieno però tu mi raccomando fai il latto migliore di sempre!" ormai aveva preso come abitudine di parlare con le mucche, la rilassava e le faceva iniziare bene la giornata "Buongiorno Lisbet!" sentì provenire dal cancello della vecchia fattoria "Oh Buongiorno signor fabbro, mi ha portato le spade nuove?" chiese con l'eccitazione negli occhi "Oh si te ne ho portate di nuove, appena fatte, sono già limate, fai attenzione" le disse con un dito puntato "Non si preoccupi" ormai era sempre questa la risposta, ogni volta che il fabbro le portava le spade le diceva sempre di fare attenzione. Appena il fabbro andò via Lisbet finì di mungere e portò tutto dentro casa dove mise a posto il latte e sistemò le spade dove era solita metterle. Era una giornata tranquilla quella, nessun fastidio, niente di niente eccetto il povero vecchio gallo che era scappato dal recinto per andare dalle galline. Arrivò presto sera alla casa e la ragazza, come sempre, limò le spade, si spogliò dei vestiti, si lavò e poi si mise nel letto.
Dopo un'ora sentì un grande boato e il muggire delle mucche spaventate così non ci pensò due volte, si mise gli stivali, il giubotto prese la spada e corse verso il capanno dove teneva le mucche "CALMATEVI TUTTE QUANTE!" urlò per cercare di fermare il muggito, ma all'improvviso sentì dei passi sopra la sua testa così tirò la spada in aria ferendo la cosa, o persona, che era sopra di lei "AAAAHHH" sentì un urlo di...di...ragazzo! "PALESATI DIMMI CHI SEI CREATURA" urlò bene per farsi sentire "Buonasera m-mi chiamo R-Rony e sono in v-viaggio" le disse una vocina tremante provenire da sopra "SCENDI VOGLIO VEDERTI IN FACCIA" subito dopo sentì dei passi che scendevano le scale "Eccomi, scusami se ho spaventato le tue mucche, non volevo" disse con il pianto nella voce "suvvia non piangere, a proposito ti ho fatto male?" Chiese Lisbet quasi preoccupata "Si mi hai colpito il piede ma niente di che" disse Rony "Dai ho capito, vieni dentro, ti darò un letto e una medicazione ma prima dimmi dove sei diretto" gli chiese "Sono diretto dal Re Tachard devo chiedergli dove è finito mio padre ormai scomparso disperso da giorni, si è diretto in questa direzione ma non è più tornato" le rispose Rony con un filo di tristezza nella voce "Capito, dai vieni ti aiuto con il piede, basta che non derubi o mi uccidi o entrambe le cose chiaro?" disse con un tono minaccioso Lisbet, e così tornò in casa seguita da Rony.

The Reign of Disperdia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora