CAPITOLO 1

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ATTENZIONE= QUESTO RACCONTO NON E' IN ALCUN MODO CANONICO. LA SAGA DI HARRY POTTER APPARTIENE A J.K ROWLING E WARNER BROS. BUONA LETTURA!

INIZIO

La seconda guerra tra maghi si stava avvicinando, l'anziano preside di Hogwarts non ne dubitava. Fu per questo motivo che riformò l'Ordine della Fenice, reclutando vecchi e nuovi membri. Sapeva che questo evento sarebbe arrivato da quando vide il mantello e la bacchetta di Lord Voldemort a Godric's Hollow quella tragica notte del 1981.

Purtroppo, però, nessun mago voleva credergli o appoggiarlo sul ritorno del Signore Oscuro. Al contrario, il mondo magico stava letteralmente diffamando lui ed il giovane Harry Potter dopo i tragici eventi del torneo tremaghi. La Gazzetta del Profeta accusava lui di essere un vecchio pazzo e il ragazzo uno spocchioso in cerca di ulteriore attenzione.

Non era così che dovevano andare le cose. Ignorare il ritorno del più grande mago oscuro non avrebbe portato a nulla di buono. Le persone sarebbero state colpite a sorpresa da un'oscura realtà, proprio come nei primi anni 70'.

Voldemort si stava preparando all'inizio della guerra proprio come fece nella prima. Le sparizioni recenti, il reclutamento massiccio di maghi e creature magiche; queste erano le attuali mosse indisturbate dell'Oscuro Signore.

Albus Silente cercava di fare tutto ciò che era in suo potere per reclutare uomini e ostacolare gli attacchi alla comunità magica da parte dei mangiamorte; ma il suo potere politico si stava indebolendo di giorno in giorno e reclutare nuovi guerrieri per l'ordine fu molto difficile data la sua attuale reputazione.

Con un triste sospiro guardò la prima pagina della Gazzetta del Profeta, scritta niente meno che da Rita Skeeter. Il giovane Potter era rapidamente passato dall'essere considerato come 'Il Ragazzo Che è Vissuto' al 'Ragazzo che mente'  . Odiava vedere il ragazzo mentre veniva calunniato, per giunta Harry non poteva nemmeno difendersi da tale calunnia poiché non ne sapeva nulla.

Aveva fatto in modo che nessuna copia della Gazzetta del Profeta potesse arrivare al numero 4 di Privet Drive.

Forse era meglio se il ragazzo fosse rimasto ignaro della sua attuale situazione. Era sicuro che stesse ancora soffrendo per la tragica morte del giovane Cedric Diggory e che stesse venendo ancora a patti con i tragici eventi del cimitero di Little Hangleton. 

Sirius gli aveva detto che Harry era non poco arrabbiato della situazione e in effetti non lo poteva biasimare. 

Inoltre il ritorno dell'Oscuro Signore, a cui Hary aveva assistito personalmente e a cui era stato costretto a prendere parte, fu indubbiamente un nuovo fardello per il ragazzo. Ora che Voldemort era tornato, il giovane Potter aveva una grandissima taglia sulla fronte. Quella cicatrice che in qualche modo fungeva da legame tra i due avrebbe portato solo ulteriori sofferenze, ne era certo.

Quest'anno sarebbe stata veramente dura per lui ed Harry, c'erano tutti i presupposti per questo.

"Ah. Quest'anno non so davvero come potrò aiutare il ragazzo, forse sarebbe meglio se mi allontanassi da lui. Probabilmente Voldemort vorrà eliminare prima me." - pensò stancamente.

Cosa poteva fare per migliorare la situazione? Probabilmente nulla. Doveva stringere i denti e ostacolare Voldemort il più possibile. Sapeva che l'unica cosa che poteva fare in questo momento era trovare gli horcrux di Voldemort e cercare si semplificare il percorso del prescelto verso il suo destino. Dopo aver analizzato il diario di Tom Riddle era sicuro che ci fossero altre ancore dell'anima come quella.

I pensieri del preside s'interruppero quando qualcuno bussò alla porta del suo ufficio, probabilmente era Severus. 

"Avanti"- dalla porta entrò infatti il maestro di Pozioni, nonché la sua spia. 

Il Padrone della MorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora