Anche Fragile (T&F)

RESPONSABILITÀ"

Era l'una passata e Tommaso stava bevendo una tisana allo zenzero dato che dopo la serata appena passata non riusciva proprio a dormire aveva una paura fottuta di aver perso Francesco o quanto meno di aver fatto si che il loro rapporto si inclinasse irrimediabilmente, infondo aveva in qualche modo discusso con le persone che Francesco amava più di tutte. Tommy avrebbe voluto chiamarlo e chiedergli scusa ma prima di tutto era tarda ora e poi aveva seriamente paura di discuterci, ad un tratto il citofono lo fece spaventare, chi diavolo poteva essere a quell'ora? Con un po' d'ansia decise di spiare dall'occhiello della porta per poi aprire immediatamente.

"Francy che ci fai qui? Non è prudente uscire a quest'ora e fa anche freddo e tu hai solo un gubbino ti ammalerai." Farfuglia Tommaso.

"Magari potresti cominciare con il farmi entrare nel dubbio. Sai qui si gela davvero è da buon pirla nella fretta ho preso la prima cosa che ho trovato."

"Dannazione entra.. e mettiti questa." Fa Tommaso avvolgendolo velocemente con la coperta che fino a pochi secondi fa indossava lui stesso. "Siediti qui che ti do un po' di tisana."

"Oh vedo con piacere che a furia di camomille ti è venuta la mia mania." Lo punzecchia il più grande.

"Senti invece che fare lo spiritoso perché non inizi a raccontare che è successo perché hai deciso di bussare alla mia porta?" Tommy gli passa una tazza di tisana mentre Francy si schiarisce la voce.

"Diciamo che non ho apprezzato il modo in cui mia madre e Cristina si sono rivolti a te e in generale alla tua famiglia. Capiamoci Tommy sia tu che loro avete a mio parere esagerato, però visto che le conosco e che so che sono meglio di così ho preferito lasciare che ci ragionassero un po' su."

"Quindi non sei arrabbiato con me? Se credi che anche io ho esagerato perché sei qui? Non hai la faccia di uno che vuole litigare." Gli sussurra il più piccolo.

"Assolutamente no, Tommy io non riesco ad avercela con te nemmeno se mi dovessi impegnare. Si è vero penso ancora che tu abbia esagerato ma ti conosco e non intendo permetterti di prendere le distanze da me per via di una discussione io non ho nessuna intenzione di perderti mettitelo in quella testa." E mentre lo dice Francesco gli sorride teneramente.

"Non lo avrei fatto Francy. Si è vero per come sono fatto mi sono girati abbastanza gli zebedei però io a te ci tengo troppo e so che litigare con loro equivale a ferirti e allora faccio mille passi indietro." Gli rivela Tommaso mentre Francesco lo stringe a se senza pensarci un secondo in più è così fiero della crescita personale del suo Tommy.

"Senti non è che potresti farmi un po' di posto nel tuo lettone? Non ho la minima voglia di tornare a casa." E Francesco ha davvero una faccia da cucciolo mentre lo dice visto che Tommaso lo guarda intenerito.

"Certo io non vedo l'ora di diventare il nemico numero uno di Alba Parietti!" Fa Tommaso con fare iconico.

"Allora andrò a dormire da altre parti magari da Andre Zelletta." Lo punzecchia il più grande.

"Dopo questa ti faccio dormire sulla sedia della cucina Oppini." Lo ammonisce il venticinquenne. "Però avverti tua madre o Cristina altrimenti potrebbero preoccuparsi, io lo sarei al posto loro."

Francesco lo guarda commosso è così dolce il modo in cui si preoccupa per lui e per le persone che lo amano, se solo ripensa alla cena gli viene il nervoso.
Tommy a volte sa essere pungente ma bisognerebbe avere l'intelligenza di andare oltre come ha fatto Francesco del resto.

"Hai ragione, lo faccio subito grazie per avermelo ricordato."

Tommaso gli sorride mentre prende delle coperte e gli fa semplicemente segno di seguirlo al piano di sopra. Francesco invia un messaggio ad entrambe le donne puntualizzando che resterà a dormire proprio da Tommaso per poi spegnere il telefono, conosce bene Alba e non ha la minima voglia di sentirla ora. Così prende posto sotto le coperte tenendo il più piccolo sdraiato sul petto come quando erano in casa e per un momento i ricordo più belli riaffiorano.