5.

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Gli uccellini fuori dall'aula cinguettavano felici quella giornata di inizio marzo nel quale la scuola sembrava essersi trasformata in una passerella della settimana della moda.

-Mancano ancora la professoressa Giacchetti e il prof Tomlinson, qualcuno li ha visti per i corridoi?- chiese una delle rappresentanti ai compagni.

-Ho incontrato la Giacchetti nel cambio dell'ora, ha detto che viene al pranzo in macchina con la Riccetti e la Nuzzo.

-Qualcuno ha visto o sentito il professor Tomlinson?

Harry assisteva alle sue ragazze di quinta che, vestite eleganti, cercavano di capire quale degli insegnanti sarebbe venuto al pranzo dei 100 giorni.

-Tomlinson ha dato la conferma, ma non l'ho visto in giro per la scuola, siamo sicuri sappia dov'è il posto?

Le rappresenti stavano ricontrollando una lista di nomi su fogli colorati, altre ragazze stavano scattando qualche foto ricordo con la macchina fotografica, Martina distribuiva le magliette personalizzate con il logo della classe e tutti chiacchieravano eccitati, in un turbinio di eleganza e di profumi costosi.

-Prof, lei per caso sa se il professor Tomlinson si ricorda dov'è il ristorante? Stamattina non lo abbiamo incontrato per i corridoi e non ha risposto al nostro messaggio.- chiese la rappresentante di classe rivolta ad Harry.

Il docente alzò il capo dallo schermo del computer e guardò la ragazza.

-Come mai questa domanda proprio a me?

-Prof, abbiamo capito tutti che lei e il professor Tomlinson avete seppellito l'ascia di guerra. Potrebbe chiamarlo da parte nostra e chiedergli se si ricorda dov'è il pranzo?

Harry li guardò combattuto, ma alla fine cedette e sorrise.

-Datemi un paio di minuti per telefonare. Oggi è il suo giorno libero e probabilmente ci metterà un po' a rispondere al telefono.

Al decimo squillo Louis rispose.

-Pronto?- disse con voce impastata dal sonno.

-Louis, dove sei?- chiese Harry rapido.
-Buongiorno anche a te Harry, sono a casa, oggi è il mio giorno libero.
-Louis è mezzogiorno e mezza, dimmi almeno che sei vestito.
-Sono in pigiama, mi sono appena svegliato. Ieri sera abbiamo fatto sesso fino alle due di notte avevo bisogno di ricaricare le energie.

Harry si grattò il ponte del naso, preparandosi mentalmente a stravolgere i piani di Louis, che evidentemente, si era completamente dimenticato di che giorno fosse.
-Louis ti ricordi che giorno è oggi, vero?

-Uhm... no?
-Louis sono i 100 giorni! Le ragazze ti stanno aspettando a scuola per le foto e andare al ristorante dopo.
-Cazzo!
Dall'altro capo del telefono si sentì un imprecazione e il cellulare che veniva lanciato tra le coperte.
-Di alle ragazze che arrivo. Mi vesto e ci metto un attimo. Cazzo! Harry avvertile che ci vediamo direttamente al ristorante. Non riuscirei mai ad arrivare a scuola con questo traffico.

La voce ovattata di Louis gli arrivò alle orecchie e Harry sorrise.

-Louis, le ragazze vogliono sapere se ti ricordi dove si trova il ristorante.

-Merda!- imprecò di nuovo Louis -Mi sono completamente dimenticato l'indirizzo, ti prego dimmi dove si trova così inserisco il navigatore e cerco di arrivare in tempo...

-Lascia perdere, ti vengo a prendere io sotto casa tua tra un quarto d'ora. Ti voglio vestito e profumato che mi aspetti all'ingresso. Ci vediamo dopo.
E così dicendo Harry chiuse la chiamata.
-Prof, ma quindi il professor Tomlinson?- chiese ad Harry una delle alunne.
-Il professor Tomlinson si è svegliato ora. Non aveva idea di dove fosse il ristorante per cui mi assicurerò personalmente che arrivi sano e salvo a destinazione. Ora uscite fuori da quest'aula e andate a fare delle belle foto in cortile. Non vorrei farvi passare l'ultima ora a parlare di matematica!

Teachers (Larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora