"Harry, possiamo parlare un attimo" chiedo appoggiandogli la mano sulla spalla.
"No, adesso non posso... magari dopo"dice spostandosi sull altro lato dal divano e di conseguenza facendo scivolare la mia mano lontano da lui.
"Non fare il bambino! Devo dirti una cosa importante"
"Victoria ascolta, non ho assolutamente intenzione di sentirti blaterare sciocchezze come al tuo solito e po-"
"Dai perfav-"
"Basta spero tu sia contenta per colpa tua ho perso la partita -dice lanciando il joistick sul divano- Esco non ho voglia di parlare con te ora"dice prendendo la giacca e sbattendo la porta dietro di se.
Dopo essere rimasta a guardare la porta, con gli occhi lucidi, per minuti che sembrano infiniti, mi dirigo al piano superiore.
Raggiungo finalmente camera nostra e prendo le valigie da dentro l'armadio per poi riempirle con i vestiti, trucchi, scarpe... tutto in pratica.
Dopo aver finito di prepare tutto mi siedo sul letto, fissando il telefono indecisa sul da farsi per poi prenderlo e chiamarlo aspettando di sentire la sua voce... che però non arriva venendo sostituita dalla voce metallica della segreteria telefonica.
Dopo aver chiamato il servizio taxi, afferro le valigie e anche se con fatica scendo le scale per poi uscire di casa ed entrare nella vettura.
______
Dopo essere rientrato a casa, stanco per essere stato quasi tutto il giorno al bar con amici, mi avvio verso il piano superiore con la testa che mi duole per aver ingerito troppe birre.
Appena apro la porta della camera da letto mi guardo intorno credendo di trovarla qui ma evidentemente mi sbagliavo. La porta del bagno è chiusa quindi probabilmente si starà facendo una doccia. Solitamente si lava a quest'ora solo quando è nervosa, stressata o arrabbiata.
La causa di quest'ultima sono quasi sempre io.Metto le braccia incrociate appoggiate sul retro del collo con la pancia rivolta verso il soffitto mentre aspetto che esca.
Aspetto cinque minuti... dieci... venti...
"Amore, puoi venire a letto che sono stanco" nessuna risposta.
"Amore, mi hai sentito?"domandò senza ricevere nuovamente risposta.
"Capisco che sei arrabbiata ma non comportarti come una bambina"
Mi alzo per bussare alla porta che però scopro essere aperta. È vuota.
Ma dov'è?
In camera non c'è e non mi sembrava di averla vista nemmeno in soggiorno.
Controllo tutte le altre camere, i bagni, il soggiorno e la cucina. Ritorno in camera nostra e entro nella cabina armadio chiedendomi anche il perché lo stia facendo. Ma al suo interno ci sono solo le mie cose. Non ci sono più le sue scarpe lasciate ovunque, i suoi reggiseni in pizzo, i suoi abiti, le borse non c'è più assolutamente niente.
Bello scherzo! Proprio bello."Porca puttana, non è divertente"
"Ti chiedo scusa Vic! Mi sono comportato come un coglione e mi spiace davvero tanto. So che in questi mesi sono sempre più scontroso, arrogante, maleducato e ti tratto malissimo e mi dispiace e... e niente non so nemmeno cosa dirti se non che sono un coglione... ma ti amo e sei la cosa più importante di tutta la mia vita. Quindi possiamo parlarne ora di ciò che volevi dirmi, dato che oggi me ne sono andato via come uno stronzo."finisco di dire con gli occhi lucidi, e le braccia accostate ai lati della porta della cabina armadio, aspettando una sua risposta che non arriva.
Sto per tornare in cucina per ricontrollare se è lì, dato che lei adora passare il suo tempo in cucina a preparare torte, biscotti, pancake, i miei preferiti, e qualunque altra tipologia di cibo, finché non noto una busta appoggiata sul bancone del bagno.
Mi avvicino e leggo: "Harry"
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Dirty One Shots - HS
FanfictionATTENZIONE In queste storie sono presenti scene sessuali, linguaggio sporco, scurrile ed esplicito . Le storie sono frutto della mia immaginazione e spero vi piacciano. Buona lettura ;) → #4 oneshots →#4 harryedwardstyles →#12 show