L'appartamento nuovo non era troppo grande, ma c'era lo spazio necessario per gli oggetti di Garret. Aveva un bagno, una camera da letto e una stanza più grande che comprendeva salotto e cucina. Garret non cucinava spesso, si accontentava di schifezze o di qualcosa da buttare due minuti nel microonde.
Quel giorno non aveva intenzione di fare nulla se non rimanere sul.divano a guardare la TV e a sorseggiare una birra.
A volte però sentiva le cesoie chiamarlo dall'armadio della sua camera.
Scissors aspetta solo di portare giustizia. Devi semplicemente svegliarlo.Garret provava a ignorare quell'odiosa vocina che gli si insinuava in testa, la stessa che lo aveva portato a fare ciò che lo rinchiuse in un riformatorio. Ma non riusciva a farlo, era troppo forte per lui.
Avanti, Garret. Scissors deve tagliare le loro teste. Giustizia sia fatta."Nah, adesso no. Sono occupato, e non ho voglia."
Giustizia sia fatta Garret.La voce si insinuava nel suo cervello e iniziava a vorticare come un mulinello, diventando sempre più insistente.
Giustizia sia fatta. Giustizia sia fatta."Stai zitta."
Giustizia sia fatta Garret."STAI ZITTA."
Garret scaglió a terra la lattina vuota, che rimbalzó un po', e poi fece la cosa più insolita che il ragazzo avesse mai visto. Iniziò a rotolare verso camera sua, per fermarsi sull'armadio dove erano nascoste le cesoie. Garret cedette e aprí l'armadio, prendendo il suo impermeabile e le cesoie. Andò in bagno e spostó lo specchio, prendendo la maschera di ferro dal suo nascondiglio. Guardó un attimo la sua immagine riflessa, e vide un volto pallido e scarno, i capelli lunghi e corvini che cadevano sulle spalle. Si chiuse la maschera intorno alla testa, e uscí di casa con le cesoie dentro l'impermeabile. Mise un cappuccio e alzò il colletto per mostrarsi il meno possibile, e giró per le zone più in periferia della città.
Trovó ciò che cercava dopo circa venti minuti di cammino, e vide un tizio che pestava un ragazzino. Il tizio avrá avuto diciotto anni, il ragazzino dodici. Scissors sorrise sotto la fredda maschera, e si diresse verso i due. Hai trovato qualcuno a cui mostrare la giustizia? Si, stanne certa.
Il più grande non si accorse del suo arrivo, e Scissors tiró fuori una cesoia dal cappotto, per infilzarla dietro al ginocchio del ragazzo che urló di dolore. Le urla erano strazianti, e Scissors adorava sentirle. Aprí la cesoia, e afferró l'altra per conficcarla nella schiena del ragazzo. Ridacchiò nel sentire lo strano verso delle urla strozzate, e aprì anche quella. Ottimo lavoro Garret, hai portato giustizia.
Appena Scissors tolse le cesoie, il corpo si accasció a terra, e il killer si avvicinó al ragazzino traumatizzato: "Dai un messaggio a tutti." Il bambino corse via, e Garret taglió in tanti pezzi il cadavere, per buttarlo in un cestino della spazzatura.
Quella sera alla TV c'era una notizia sul cadavere fatto a pezzi, e il bambino di quel giorno descrisse l'assassino alla polizia. Ora Garret aveva due nemici. L'ingiustizia e coloro che credevano di fare la giustizia.
I suoi alleati erano le sue fredde cesoie e Maelstrom, ovvero la voce che lo perseguitava (la chiamava Maelstrom perché in effetti era un'idea che vorticava come un mulinello, e Maelstrom voleva dire proprio mulinello). Garret avrebbe creato il suo personale Maelstrom di giustizia e paura.
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Scissors
HorrorGarret conduce una vita lineare, é un imdividuo piuttosto calmo, ma molto sensibile. Un solo avvenimento fuori dai suoi piani potrebbe rovinare la sua intera esistenza.