⁓Drarry⁓ tutta colpa del vischio... e di un biscotto! (Ginger Obsession #2)

capitolo 2

I due uomini giunsero davanti al "Cafè Montfaucon" e Draco indicò un tavolino libero sotto un ombrellone giallo e rosso.

Dopo essersi seduti, Draco fissò preoccupato Harry che era di fronte a lui, lo sguardo abbattuto. Strinse la mascella e i pugni. Perché doveva restare così male per una come la Weasley? Lui sapeva già dai tempi scolastici che Ginny Weasley non era la reincarnazione della fedeltà.

L'aveva mollato per un'altra persona?

Prima che riuscisse ad aprire la bocca per fargli quella domanda, un cameriere si avvicinò a loro.

Draco ordinò un the per sè e un caffè americano per Potter, visto che doveva riprendersi.

Quando Draco si accorse dell'occhiata preoccupata del cameriere mentre fissava Harry piangere, Draco allungò una mano verso quella del moro e gliela strinse affettuosamente.

"Abbiamo appena scoperto che diventeremo genitori!" Disse Draco con un sorriso entusiasta, facendo alzare lo sguardo di Potter che lo fissò sbigottito.

Il cameriere si irrigidí appena e fece velocemente dietrofront per rientrare nel bar.

"Che cazzo dici?" Disse Potter fissando Malfoy che lo guardò in silenzio.

"Ho usato la prima scusa che mi è passata per la testa" avvampò Malfoy, lo sguardo colpevole.

Harry sospirò, portandosi una mano sulla faccia.

"Smettila di piangere, però. Non ti porta a niente" disse Draco abbassando il tono di voce e consegnandogli un altro fazzoletto.

"Non è una cosa che posso fare a comando..." disse Harry fulminandolo.

"Ok" disse Malfoy sollevando le mani verso l'alto in segno di resa. "Se proprio vuoi continuare a piangere, almeno raccontami che cosa è successo..."

Harry lo guardò in silenzio per qualche secondo prima di abbassare lo sguardo.

"Perchè adesso ti interessa tanto quello che ho da dire? Lo hai detto tu quando siamo stati da Rosmerta. Sono uno sfigato senza amici. E non sono affari che ti riguardano"

Draco annuì, mesto. Ovviamente Potter si comportava come lui qualche settimana prima. Lui voleva cercare di tirargli su il morale.

"Touchè" disse a bassa voce Malfoy prima di passarsi una mano sulla fronte.

Era un gesto che faceva spesso quando era nervoso o preoccupato per qualcosa.

Potter lo fissò in silenzio e in quel momento arrivò il cameriere con le loro ordinazioni e Draco gli consegnò la carta di credito per pagare.

Potter prese a giocherellare con il tovagliolo sotto la tazza di caffè Americano.

"Cosa vuoi sapere?" Chiese Harry in un sussurro.

Draco lo fissò dolcemente.

"Tutto" rispose e quando Harry sollevò lo sguardo su di lui, il cameriere tornò per restituirgli la carta di credito.

Fu quando rimasero nuovamente soli che Potter cominciò a raccontare.

"Mi sono innamorato di Ginny il sesto anno. In realtà l'avevo già notata l'anno prima ed ero geloso nel vederla con altri ragazzi che non erano me. Poi abbiamo vinto una partita di Quidditch e ci siamo baciati. Io dopo la scuola ho fatto il corso da Auror e lei è stata presa come riserva nelle Holyhead Harpies. Eravamo felicissimi. Finalmente tutto quello che volevamo nella vita si era realizzato. Abbiamo formato la nostra famiglia. Ginny è rimasta incinta di James ed io il Natale di quello stesso anno le ho chiesto di sposarmi. Poi sono arrivati Albus e Lily. Ero felice. Non mi sono mai accorto di nulla di strano. Ero sempre da solo a casa ad occuparmi dei ragazzi, ma sapevo che lei doveva per forza stare con la sua squadra, abbiamo anche pensato di trasferirci tutti in Scozia, ma al tempo stesso io ero stato da poco preso come Auror e non volevo trasferirmi. Così abbiamo vissuto in quel modo per anni. Fino all'altro giorno, quando mi ha consegnato la pergamena per il divorzio. Sono rimasto imbambolato. Mi ha detto che è sempre stata bisessuale e che le piacevano sempre le donne e che se abbiamo avuto tre figli è solo perché li volevo io. E poi se n'è andata."