Bakugou pov's
Erano giorni che tutto andava male, nulla andava per il verso giusto, né a lavoro, né con kirishima. Mi sentivo solo, nonostante sapessi che a casa c'era una persona meravigliosa ad aspettarmi. Non sono il tipo che chiede aiuto, dovevo farcela da solo a tutti costi, pur di restare giornate intere a lavoro.
La mia palestra stava andando in rovina, era al verde, non avevo più i fondi per pagare le bollette, i dipendenti, le attrezzature nuove, e altre varie spese. Kirishima ovviamente era allo scuro di tutto ciò, e non potevo dirglielo, poiché non gli volevo dare un peso in più. Anche lui ha un lavoro da portare avanti e non può di certo badare a me con la mia attività;
L'unica mia priorità in questo momento era la palestra, per quanto io ami kirishima, non potevo andare in fallimento
Costruita con tanti sacrifici, tanti sforzi, tutto da solo, era il mio sogno formare uno intero staff di bodybuilder, personal trainer, mental coach ecc... E questo sogno si è realizzato, se solo quel dannato stronzo non avesse aperto una palestra a 200m dalla mia.
Nella mia palestra non volevo che ci fossero distinzioni, tutti avevano il diritto di esporre un loro parere, non mi piaceva precisare che io fossi il capo e loro i miei dipendenti, perché la palestra non era solo mia, ma di tutti, se io avevo un problema anche loro lo avevano, eravamo una grande famiglia.
A differenza di quel dannato stronzo che deve per forza precisare che lui è il capo e che gli altri devoono fare per forza quello che diceva altrimenti gli licenziava. Essendo ricco e figlio di papà si poteva permettere di tutto, infatti la sua palestra era quasi il triplo della mia, aveva una piscina olimpionica, attrezzature di ultima generazione, all'incirca una quindicina di corsi con apposite stanze, una spa e come se non bastasse aveva campetti da calcio, basket e tennis.
Ovviamente tutti i clienti sono attratti dalle novità del quartiere, e una componente del genere ha influito nella mia palestra facendo disdire quasi tutti gli abbonamenti annuali per andare da questo idiota che sottometteva la gente. Io a questo punto non potevo farli andare via così, quindi decisi di impegnarmi al massimo e trovare una soluzione.
Ebbi l'idea di chiedere un prestito alla banca e comprare tutto ciò che lui aveva, così da riprendermi i miei clienti ed essere di nuovo il numero uno nella zona. Nel corso della settimana qualche cliente era tornato, perché avevano notato che in realtà all'interno tutto lo staff non era all'altezza di consigliare o di seguire i clienti. Con quei pochi clienti che avevo non riuscivo a ripagare il debito fatto, così fui costretto a licenziare con molto dispiacere qualcuno dello staff o a tagliare alcuni fondi.
Non riuscivo a trovare altri soluzioni, ero confuso, incazzato e deliso con me stesso per me e la mia palestra non c'era più niente da fare, il mio unico pensiero fisso durante le varie giornate era chiuderla per sempre.
Non consapevole di ciò che stesse accadendo alla mia attività, kirishima era mattina e sera incazzato e infastidito per i miei atteggiamenti così altalenanti.
Perdevo così tanto tempo dietro ai problemi che c'erano in palestra che avevo perso la condizione del tempo. Pur di fare qualcosa mi ero messo a distribuire volantini con un piccolo slogan per incitare le persone a venire nella mia palestra. Arrivata sera la voglia di andare a casa per stare con Kirishima era pari a zero, sapevo che se fossi tornarto a casa avrei sicuramente litigato con kirishima e non mi andava per niente, quindi decisi da andare a bere qualcosa a un pub a pochi metri da casa.
Arrivato lì mi appoggiai al bancone, difronte a me c'era una ragazza che stava servendo dei ragazzi forse un po' più piccoli di me con un vassoio di 4 shottini, dietro questa ragazza c'era una vasta scelta di alcool, mentre aspettavo che servisse i due ragazzi e mi guardai attorno: il pub era abbastanza pieno, c'era una piccola band in fondo al locale che suonava, una gruppo di ragazze che ballava e dei ragazzi che cantavano a squarciagola. Appena la ragazza finii di servii colsi l'attimo per chiederli un bicchiere di whisky.
Dopo un paio di bicchieri, anzi forse un po' più di un paio, mi alzai dallo sgabello non riuscivo a tenermi in piedi, infatti caddi addosso a uno dei ragazzi che erano affianco a me:
- Ehi idiota stai attento a dove cammini- disse il ragazzo con tono infastidito.
- Hei coglione non mi rompere il cazzo- risposi avvicinandomi a lui.
Lui mi spinse, io reagii tirandogli un pugno sul naso, facendolo cadere addosso al suo amico, e un signore sii inserii dicendo:
- Se dovete picchiarvi andate fuori-
- Te lo avevo detto che non mi dovevi rompere il cazzo- dissi riferendomi al ragazzo atterra. Non tenendo conto di ciò che mi avesse detto quel signore.
Mi diressi verso il bagno, quando entrai, avevo la percezione che attorno a me girava tutto, mi avvicinai al lavandino appoggiando le mani sul bordo, mi fissai per un paio di minuti allo specchio e vedevo un ragazzo che pian piano stava perdendo tutto, partendo dalla palestra, mi facevo schifo, ero deluso da me stesso. In quel momento tutte le parole che mi dicevano i miei genitori che non mi sarei mai realizzato, che non mi sarei mai creato un futuro, che ero una nullità, mi si ripetevano nella mente.
A un certo punto con tutta la mia rabbia interiore caricai un pugno per poi tirarlo allo specchio, tagliandomi del tutto la mano.Uscii dal bagno per andare verso il bancone, lasciai la mancia e prima di andarmene presi la bottiglia di whisky che stavo bevendo.
Durante il tragitto incominciò a piovere e mi venne in mente una canzone di un film e con la bottiglia in mano e barcollante la cantai a squarciagola, per tutto il tragitto. Per fortuna il portone era aperto e nel frattempo che salivo le scale fecendo un paio di cadute, cervo le chiavi di casa.
Una volta aperta la porta cantando feci molto casino anche se il mio intento era tutto il contrario, poiché non volevo svegliare Kirishima.
Chiusa la porta mi sdraiai a terra tutto sporco di fango e non c'era cosa più bella che vederlo arrivare da me a braccia conserte tutto incazzato ma allo stesso tempo preoccupato, in quel momento gli sorrisi e gli dissi:
- Amore sei felice che sia tornato...
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Ciao ragazzi come state?Ecco a voi un altro capitolo, spero vi piaccia.
Ci vediamo la prossima settimana per il prossimo. Ciaooo
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Parlami-Kiribaku
FanfictionIn un età ormai adulta Kirishima e Bakugou andranno a convivere e dovranno affrontare vari ostacoli Linguaggio spinto