Capitolo 4.

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Kirishima pov's

-Dove sei stato?- gli chiesi incazzato.

Inizialmente non mi rispose quindi glielo richiesi con tono più aggressivo:

-Bakugou dove.sei.stato- alzando la voce.
-Sooonoo andato aaaa berrrr... un beeel bicchierr di whiskyyy... al pub quii... vicinoo a meee- rispose cantando.

-Ora smettila di cantare Bakugou. Stai facendo un casino assurdo e in più se continui i vicini si incazzeranno e ci verranno a bussare- dissi avvicinandomi a lui.

-Che venissero a bussare quei due coglioni, non me ne fotte un cazzo che sto urlando. Che mi sentissero. È casa mia, decido io se urlare o meno.- era abbastanza irritante,  mi avvicinai a lui togliendoli con forza la bottiglia dalle mani e aiutarlo ad alzarsi.

-Dai Bakugou vai a farti una doccia, puzzi come un maiale e sei sporco ovunque di fango- lo presi sotto braccio e lo accompagnai in bagno.

Sentii suonare il campanello, io avevo già capito che fossero i vicini.

Cazzo... lo sapevo... E adesso che mi invento...se dicessi a Bakugou che hanno suonato i vicini si incazzerà di brutto.

- Cosa è stato?- mi chiese, io feci finta di nulla

-Senti fai una cosa tu incomincia a spogliarti, nel frattempo io vado a prendere lo shampoo che sta di là. Poi se ti va potremmo... Beh..- avvicinandomi a lui toccandogli dolcemente il petto fino a scendere - potremmo... fare uno di quei bagni caldi che ci piacciono tanto ti va?- gli dissi tono sensuale e passionale.

-Certo che mi va... Ma non metterci troppo, lo sai che odio aspettare.- lasciandomi un bacio sulle labbra.

Andai subito ad aprire la porta di casa e come avevo previsto mi sono ritrovato il vicino rompipalle

-Ah ma alla buon'ora. Senta io sto cercando di dormire, domani mi devo alzare presto, ma purtroppo se ci siete voi a fare baccano non riesco, quindi perfavore non fate casino avete capito?- disse il signore alzando la voce

-Sì mi scusi è che... Beh...- a un certo punto sento arrivare Bakugou alle mie spalle

-Perché ci stai mettendo così tanto- disse per urlando per tutto il corridoio

Si girò verso di me e disse:
-Ah ecco perché... Che cazzo vuole questo bastardo ehh-

-Nulla Bakugou, tranquillo, torna di la sto arrivando- gli risposi preoccupato, spingendolo verso il bagno

-Che cazzo sono un cane, che se gli comandi di andare da una parte lui va. Io rimango qua finché questa testa di cazzo non se ne va- disse Bakugou urlando avvicinandosi sempre di più al signore.

-Senti intanto ti calmi ragazzino- rispose il vicino infastidito

-Guarda signor testa di cazzo io sono calmissimo. Forse è lei un po' agitato.- rispose sarcasticamente

-Bakugou smettila non è divertente.- dissi io prendendo la sua spalla.

Lui prese il mio polso con forza e a un centimetro da me mi disse:

-Levati...- non feci altro che spostarmi dalla porta, vidi Bakugou molto vicino al signore, aveva i pugni stretti e la mandibola contratta.

Da lì a poco caricò un pugno che fece cadere il signore a terra. In quel pugno non c'era altro che rabbia interiore che era lì da molto tempo ma che forse per autocontrollo, non l'ha mai fatta uscire.

-VAFFANCULO STRONZO-disse sbattendo la porta.

Io ero pietrificato dalla scena che avevo appena visto, ero immobile, non mi aspettavo una cosa del genere. Non sapevo cosa fare, se aprire la porta e vedere come stava il vicino oppure parlare con Bakugou, non sapevo più cosa aspettarmi dopo questa scena.

Parlami-KiribakuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora