Asahi×Nishinoya

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L'allenamento è finito, tutti i ragazzi si dirigono verso gli spogliatoi, tranne Daichi che ferma Asahi e Nishinoya, per un nuovo richiamo, stavolta Nishinoya si era alterato con Asahi, saltandogli addosso, perché continuava a sottovalutarsi, dicendo frasi come "non riuscirò a superare quel muro, ho troppa paura", quando Daichi finalmente fini di tirare le orecchie ai due, li mandò a cambirsi, "Asahi" richiamò l'attenzione il più piccolo, "si Noya?", "smettila di dire che non sei abbastanza, o che non riuscirai mai a superare quel muro, mi fa male vederti deprimere in quel modo, mi fa male vedere il tuo viso con una smorfia di quasi dolore", Nishinoya disse infilando la testa nell'armadietto per non mostrare il suo viso arrossato e con gli occhi lucidi, Asahi si avvicinò, lo tirò da dietro, dai fianchi, "N-noya, senti non voglio che tu stia male, soprattutto per me, ma devi capire che per me è...è d-difficile superare la mia paura e insicurezza", confessò il maggiore abbassando lo sguardo, quasi impaurito dalla possibile reazione del più piccolo, "Asahi ascolta, tu non sei solo! Hai paura e chissene frega! Sia io che qualsiasi altro membro della squadra ti aiuteremo a superare la tua paura, sei il nostro asso, sei importante, e se ci pensi uno dei motivi principali per cui sono rimasto in squadra sei tu!" Asahi lo guardò sbalordito, "i-io?", Nishinoya giro lievemente la testa verso il viso del più grande, "si idiota! Si! Amo la tua compagnia, amo prenderti a calci quando mi fai arrabbiare e soprattutto amo...te", lo aveva fatto, Nishinoya si era appena confessato, la reazione del più grande fu confusa, non sapeva cosa dire o cosa fare, il suo volto era diventato più rosso di un pomodoro, al contrario il viso di Noya era quasi in lacrime, si era accorto di quello che aveva fatto e se ne era pentito subito, aveva il terrore di aver appena rovinato un amicizia tanto importante per lui, gli sarebbe bastato essere suo amico per stargli accanto, ora invece aveva il terrore che non gli avrebbe più rivolto la parola, "i-io-", balbettò Noya, ma fu interrotto dalla voce di Asahi "oh al diavolo, non sono bravo con le parole", Nishinoya non ebbe il tempo di capire cosa stava succedendo, che si ritrovò due labbra morbide premere sulle sue, Asahi lo stava baciando, un bacio dolce e timido, le sue mani si muovevano con movimenti  lenti e insicuri, sui piccoli fianchi del minore, il bacio durò poco ma abbastanza da far capire ad entrambi i sentimenti che provavano l'uno per l'altro, "N-noya, provo anch'io dei sentimenti per te, non è una semplice amicizia, è un sentimento davvero forte, mi travolge completamente ogni volta che sono in tua compagnia, m-ma non ho mai avuto il coraggio di dirtelo", Asahi punto gli occhi su quelli di Nishinoya, "da un timidone come te non mi sarei aspettato diversamente", disse ridendo Nishinoya, la risata solare del minore travolte il maggiore che iniziò a ridere insieme a lui, afferrò i fianchi di Noya e lo avvicinò velocemente al suo corpo, spingendolo contro l'armadietto, entrambi erano rossi in volto, ma spinti dal desiderio andavano avanti, si baciarlo per molto tempo, le loro lingue si cercavano l'un l'altra, danzavano insieme, Asahi morse leggermente il labbro inferiore di Noya facendolo sussultare, portò una mano sotto la sua maglia, accarezzandogli il petto, dei brividi salirono lungo la schiena del più piccolo, nonostante Asahi fossi così intraprendente, era nervoso e impacciato, si imbarazzava ogni volta che incontrava lo sguardo del suo, ormai, ragazzo, Noya notando il leggero tremolio della mano del più grande l'afferrò, "Asahi, stai tranquillo, non imbarazzanti, sono solo io", "Noya è proprio perché sei tu, ho paura di sbagliare", "certe volte non ti capisco, devi stare tranquillo, non ti giudicherò mai per una cosa del genere, e se sbagli non mi importa, capisco benissimo che non è semplice, si solo te stesso", Nishinoya avvicino il viso a quello di Asahi, lascio un bacio sulla sua fronte, per poi scendere alle sue labbra, baciò ogni millimetro del suo viso, Asahi sorrise, era davvero felice di sentirsi dire quelle parole da Nishinoya,  "adesso finiamo di cambiarci", disse alzandosi e tornando al suo armadietto.
Dopo essere usciti dallo spogliatoio si presero per mano, camminavano senza problemi, parlarono e riservato insieme, senza alcun tipo di imbarazzo.

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