Due famiglie da sempre amiche e socie in affari ma loro figli si odiano da tutta la vita. I due si ritroveranno entrambi chiusi nell'IMP di Napoli e chissà, lì dentro potrebbero iniziare a conoscersi...
Dalla litigata con Ciro sono passati due giorni,io non lo degno nemmeno di uno sguardo.Ieri abbiamo conosciuto la nuova direttrice,è una bella donna ma sembra severa.Purtroppo è zoppa e una cosa che ho trovato orribile è il fatto che tutti i ragazzi l'hanno presa in giro chiamandola PUNTO E VIRGOLA.Oggi c'è il funerale di mio fratello e la direttrice mi ha dato il permesso di uscire.Ora sono in mensa a fare colazione, seduta da sola mentre mangio una mela.Ciro non smette di fissarmi,per un attimo i nostri sguardi si sono incrociati però lui distoglie subito lo sguardo -Noemi- Sento qualcuno chiamarmi...è Cardiotrap -We Gianni,dimmi- -Ti è arrivato un pacco con un biglietto- Mi da il pacco e il biglietto -Grazie..ti vuoi sedere?- -Posso?-domanda quasi incredulo -Eccerto-rispondo sorridendo lui si siede -Ma non sai chi me lo ha mandato?- -No- -Allora... leggiamo prima il biglietto:indossalo oggi al funerale,sarai stupenda e mi raccomando non fare storie perché oppure te lo faccio mettere con la forza.Terry-prendo il vestito dalla scatola,è stupendo
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-Maró comm è bell stu vstit-dice Gianni -l'aggia mettr ogg u funeral- -a che or escì? - -verso le 12,il funerale è alle 17,peró torno domani mattina- -Comunq m dispiac p fratt- -grazie, comunq c sntim aropp pk mo m vag a priparà- -Ma song i 10-dice lui con uno sguardo interrogativo -U sac,ci mec temp- Saluto Gianni e Liz mi accompagna al bagno delle ragazze per farmi una doccia.Quando l'acqua calda tocca la mia pelle mi rilesso ma ammetto che oltre l'acqua scendevano anche le lacrime...sto per dire addio a mio fratello.Esco dalla doccia e metto una tuta,Liz mi asciuga i capelli lisci per poi accompagnarmi in cella.Entro in bagno e metto il vestito,mi sta davvero bene,non mi trucco tanto metto solo un po' di correttore per non far vedere le occhiaie,mascara e rossetto nude.Come scarpe metto un paio di tacchi neri non troppo alti che mi portò mia madre ieri,probabilmente si era messa d'accordo con Teresa
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Quando ho finito di prepararmi,esco dalla mia cella e mentre mi avvicino all'uscita degli alloggi sento dei commenti da parte di alcuni ragazzi ma improvvisamente mi sento tirare il polso, indovinate?!... era Ciro -C'buó? - sputo aspra -M si bell- -Grazie-dico sempre fredda -Quind mo vir a pattt- -Cosa? - Com'è possibile, so che non gli avevano dato il permesso di uscire -E capit buon, a fin ri cunt c'ann rat o permess- -O mio dio-rispondo gioiosa Finalmente dopo 16 anni della mia vita posso abbracciare mio padre e parlargli, non più da un cazzo di vetro, ma faccia a faccia. Dalla felicità abbraccio Ciro... Ma mi rendo subito conto della cazzata che ho fatto -Scusa-dico imbarazzata -Tranquill-risponde con un sorrisetto strano -ora devo andare- -C vrim riman ciu ciù- Esco dalla cella e vado da Gianni, abbiamo legato molto in 3 giorni e poi mancano ancora 20 minuti per mezzogiorno. Vado nella sua cella e lo trovo lì, seduto sul letto che scrive cose.. -We we, cosa scrivi? - -Stong scriven a robb c aggia mannà a piglià pi wuagliun-dice esausto -stai tut esaurit-rispondo per poi scoppiare a ridere -comunq t vuó fa purtà coccos ra for?.. Ovviamente no cos e drg o s no m fann o cul- -no no, grazie o stess- Restiamo a parlare un'altro po' finché il comandante non mi viene a chiamare -Noemi la direttrice vuole parlarti prima che esci- -Ok.. C vrim riman-dico a Gianni per poi abbracciarlo Esco insieme al comandante e andiamo nell'ufficio della direttrice Toc toc -avanti- -buongiorno direttrice, voleva vedermi? - -Si Noemi, volevo avvisarti del fatto che alla fine tuo padre ha avuto il permesso per uscire solo che verrà accompagnato dalle guardie al cimitero e poi va via- -ok direttrice, grazie per l'informazione- -Bene, detto questo puoi andare, ci vediamo domani e non fare stupidaggini- -Non si preoccupi direttrì-sto per alzarmi ma mi viene in mente una cosa -Ah direttrì, volevo chiederle posso portare dei miei vestiti quì dentro, ho solo i vestiti di quando mi hanno arrestata e questo vestito- -certo che puoi, comunque stai davvero bene con questo vestito- -grazie mille, allora arrivederci- -Ciao Noemi- Il comandante mi accompagna fino al cancello d'uscita -Nun fa strunzat-mi dice l'infame -Io nun stong a sntì gli infam-dico per poi entrare in macchina dove c'era Antonio, il nostro autista -È un piacere rivederla signorina-dice l'uomo sorridendo. -anche io sono felice di rivederti- Partiamo e ci dirigiamo verso casa, c'è un silenzio tomba ma sono io a spezzarlo -si sente tanto? - -Cosa? - -La sua mancanza-dico con voce balbettante -Se devo essere sincero... Si, è strano non sentirlo urlare mentre giocava alla play station o quando rivedeva le partite del Napoli-dice anche lui con gli occhi lucidi -Mamma come sta? - -Più o meno bene. Però non ti nego che la notte piange di nascosto- -Sono stata una stupida a lasciarla sola- -Invece no... A proposito, si è saputo più nulla di Di Salvo- -No, so solo che è ricoverato un ospedale- -Si cunten e vrè a pattt? - -Assaij, finalmente rop 16 anni o poz abbraccià-dico facendo spuntare sul mio volto un sorriso a 32 denti
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