Amore Tormentato

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Severus entra nella stanza delle necessità e trova lo specchio delle brame che mostra ciò che più desideriamo.

Entrai di soppiatto nella stanza avevo bisogno di vederla un ultima volta. Era così difficile tenere tutto dentro e per quanto lo  meritassi non potevo continuare così. Dovevo vederla dirle tutto anche se non in modo convenzionale. So che è solo un illusione ma ne ho bisogno. Da quando ho incontrato Iren-La signorina Brooks sento di averla messa da parte e il mio cuore è sempre e solo stato suo. Non può succedere devo rivederla. I ricordi fanno talmente male. Devo sfogarmi anche se con un immagine riflessa.
Mi misi davanti a quello specchio e lessi le incisioni. Dopo posai gli occhi sullo specchio e la vidi. Vidi l'amore della mia vita che mai è stata mia. La donna che ha scelto un altro e che mai mi ha perdonato. Ma anche l'unica che mi ha trattato come suo pari che mi ha donato amicizia e compagnia. Che mi ha fatto vivere anche se per poco. E per questo le sarò sempre grato. Iniziai a far fluire i pensieri e la guardai i quei suoi occhi così fintamente vivi.
<<Erano occhi così vividi i tuoi, occhi in cui mi immergevo totalmente, in cui il mio essere annegava, annaspava, senza avere tuttavia la forza nè la volontà di smettere di farlo. Erano verdi come un prato rigoglioso in primavera, erano profondi come l'universo... Erano unici perchè appartenevano a te. Tu unico essere riuscito a penetrare nelle profondità del mio cuore di marmo, riuscito a renderlo di tua proprietà, come nessuno mai avrebbe potuto fare.
I tuoi capelli rossi, il tuo sorriso radioso di bambina, di ragazza, di donna... il tuo sguardo... sono indelebili nella mia mente, sono marchiati a fuoco, e sono più dolorosi della lacerazione della carne viva. Ti ho perduta quando eravamo solo dei ragazzi, a causa della mia estrema arroganza e stupidità, e ti ho perduta un seconda volta, definitivamente... di nuovo per colpa mia...
Sono stato io a ucciderti, io che indirettamente non ho potuto fare nulla... che ho permesso che tutto ciò accadesse, che l'ho reso possibile. Ho ucciso l'unica creatura che fossi mai stato in grado di amare, l'unico spiraglio di luce nel buio del mio cuore... E sono morto anche io, sono morto con te. Ogni singolo frammento del mio essere continua a vivere per inerzia perchè dentro si è spenta persino la più piccola fiammella.
Ricordo bene quel giorno a Godric's Hollow... sapevo quel che era successo, sapevo che quel mostro non ti avrebbe risparmiata, tuttavia non riuscivo ad accettarlo, e non sono riuscito ad accettarlo neppure quando finalmente ho trovato ciò che era rimasto di te... Il tuo corpo... un involucro ormai vuoto, privo di vita, disteso a pancia in giù sul pavimento. I capelli color del fuoco sparsi disordinatamente intorno al tuo viso, la pelle pallida e fredda.
Un urlo disumano provenne da me, quasi involontario, dalle labbra, e calde e copiose lacrime mi scesero dagli occhi... Non avevo mai pianto prima di allora, mai era successo... Eppure in quel momento mostravo a te, ormai morta... a te che in realtà non potevi più vedere e nemmeno sapere cosa si celava dentro di me, la mia parte più sensibile e fragile prendere il sopravvento.
Mi inginocchiai pesantemente sul pavimento freddo... come la morte che ormai aveva preso possesso di quel luogo... e ti strinsi a me, strinsi a me quel corpo che aveva perso la tua essenza, ma che tuttavia aveva le sembianze del mio amore. Ti strinsi a me, urlando tutta la mia disperazione, singhiozzando come un bambino delirante, mentre la mia anima era a brandelli non più rinsaldabili.
A pochi passi da noi, tuo figlio Harry mi guardava con gli occhi colmi di lacrime... occhi del tutto uguali ai tuoi, occhi ancora vivi, che avevano tutto di te... Sarebbero stati per me un continuo tuo ricordo, un continuo rivivere le mie colpe verso di te, colpe incancellabili, colpe che investono tutti i giorni il mio essere.
Non ho mai smesso di amarti, voglio che tu sappia questo, mai lo farò.
Continuerò a vivere per te, e se ce ne fosse bisogno a dare la mia vita per amore tuo.
Ovunque tu sia non dimenticarmi, ovunque tu sia perdonami, ovunque tu sia concedimi di rivederti da qualche parte quando non ci sarà più posto per me a questo mondo.
Ti amo.
Per sempre tuo,
Severus Tobias Piton. >>

Spero vi piaccia questo capitolo un po' malinconico.

Una vita passata a sopravvivere... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora