Flashback

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Pov Severus
Silente ed io stavamo discutendo l'indomani sarebbe arrivata una donna, la migliore amica del nuovo professore di difesa contro le arti oscure, Remus Lupin. Quando quest'estate mi è stato detto che Lupin, uno dei malandrini, avrebbe occupato la cattedra che tanto bramo sono andato su tutte le furie. Ho saputo anche che egli ha una figlia che mi sta sempre tra i piedi essendo serpeverde, Charlotte Lupin. Mi sono sentito stupido a non aver collegato le due persone. Quegli occhi marroni e quel capelli ricci, lungi e castani. Ma il carettere era completamente diverso non so da chi abbia preso la testardaggine. La signorina Lupin era esasperante e ribelle molto diversa dal pacato seppur fastidioso Lupin. Quella ragazzina insolente prima o poi mi porterà all'esaurimento.

Vedemmo quel lupastro uscire dall'aula abbracciato ad una donna slanciata. La notai subito, certo avevo il pieno controllo di me ma avevo comunque due occhi funzionanti, e lei difficilmente passerebbe inosservata. Aveva i capelli legati in uno chignon spettinato ma veramente delicato, gli occhi luminosi e di un marrone che sembrava contenere pagliuzze d'oro e un viso armonioso. Era vestita comodamente con un maglioncino verde salvia, dei jeans che le stavano a pennello e in spalla portava una tracolla di cuoio con all'interno sicuramente dei libri e delle fiale visti i dettagli. Io se fossi in lui la prenderei per lei ma si vede che Lupin oltre che fastidioso è anche stupido. La ragazza, che attualmente rimaneva senza nome per me aveva un fisico asciutto ma tonico e quella borsa era troppo pesante per quelle spalle secondo me. Ero dietro il mio mentore, completamente assorto nel guardarla quando sentii che stavano discutendo.
Pov Remus
<<... E si te lo dicevo Felpato non può essere un attimo serio stavamo parlando di Charlotte e delle punizioni che si è presa qui a scuola e lui scherzava dicendo che è tale e quale a lui. Io impazziró! >> dissi mentre lei rideva << A proposito di vostra figlia, la ragazza ha un caratterino che mi fa morire. Ti giuro di solito ci scambiamo qualche lettera e lei mi aggiorna su tutto ma certi commenti che fa mi fanno ridere fino alle lacrime. Tale e quale ai suoi papà. Sai io sono venuta oltre per farti visiva anche perché il ministero mi ha chiesto di confezionare una pozione e Silente, mi ha invitata così che io possa chiedere un ingrediente raro al professore di pozioni. È ancora Severus Piton giusto? Spero che abbia un po' di tempo da dedicarmi.>>. Io la guardai divertito << Non so se ne uscirai viva da questo incontro il professor Piton è una persona abbastanza scontrosa. Lo conoscevi già? >>. Lei mi sorrise e disse <<Certo bietolone non so se ricordi che io fino a qualche anno fa frequentavo questa scuola era un mio professore e io non lo insulterei con me se fossi in te. >>. Mi accigliai <<lo difendi ancora? si vede proprio che sei una serpe! >> scoppia a ridere. <<Ora mi accompagni dal preside? Professor Lupin sa non ricordo molto bene l'intricata piantina di questa immensa scuola quindi la pregherei di scortarmi. >> disse fingendosi disorientata. << Sai che sei proprio cocciuta, smetterai mai di pensare solo al lavoro? Io ti accompagno a condizione che tu mi racconti un po' di te, ancora zitella? >> lei sbuffò infastidita e disse <<Non ho incontrato uomini interessanti sai?. Nessuno capisce l'arte della preparazione di pozioni o della lettura di libri interessanti. Il quiddich per quanto possa essere bello non è l'unica cosa al mondo. Ero una battitrice nei miei anni di scuola ma non parlavo solo di quello. Vorrei incontrare una persona più matura e magari più affine mentalmente con me. Ora che la tua curiosità è stata assolta puoi di grazia portarmi nel suo ufficio? questa borsa sta iniziando a pesare>>. Io le presi la porsa e iniziai a guidarla verso l'ufficio del mio attuale datore di lavoro Albus, un infinita di altri nomi, Silente.
Pov Silente
<<Sarà meglio farci trovare lì non credi? ragazzo mio e poi chiudi la bocca su, ci entreranno dei gorgo sprizzi come dice saggiamente la signorina Lovegood.>> dissi con voce divertita. Quella ragazza l'aveva ammaliato e io ero molto compiaciuto sarebbe stato più facile attuare il mio piano se i due si erano già simpatici. Entrammo attraverso una scorciatoia nel mio ufficio e ci sedemmo ad attendere il loro arrivo. Severus se ne stava perso nei meandri della sua mente e attraverso quelle iridi che risucchiavano luce al posto che rifletterla si potevano notare l'infinità di pensieri che gli affollavano la mente. Io dissi con un tono assorto guardando fuori e spacchettando una caramella al limone <<Ricordati caro ragazzo mio, chi vive di ricordi è già morto, non escludere tutte le possibilità solo perché una tua speranza è andata in fumo. Tutto varia sia le persone che i sentimenti. >> . Lui mi guardò confuso ma non poté ribattere. Sentimmo bussare e poi due figure entrarono nella stanza, Severus si rimise la sua maschera di indifferenza e io lo guardai un po' deluso. Quella ragazza non gli stava indifferente e vederlo così freddo mi faceva male. Considerandolo come un figlio timido e impacciato noscosto da strati e drappi di tessuto nero che lo facevano sembrare a chiunque imponente e sicuro di sé.

Angolo autrice: eccomi qui tornata con un'altra storia ve l'avevo accennato. Spero che questo primo capitolo vi incuriosisca fatemelo sapere

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