CAZZO CAZZO CAZZO CAZZO, LA MIA AUTO NO!
Sbatto continuamente le palpebre, forse è tutto un incubo. Attorno a me si circondano un gruppo di ragazzi che mi fissano, mentre i ragazzi della squadra di football ridono. Io voglio solo piangere e uccidere tutti quei bastardi.
Faccio un respiro profondo per tranquillizzarmi e non fare sciocchezze. La mia bellissima, preziosa e amata Lamborghini rossa è stata riempita di chiazze di pittura gialla mentre sul cofano c'era dipinto il logo della squadra, un pallone di colore marrone con una corona disegnata sopra.
-Chi è il malato mentale che ha fatto questo?!- grido indicando la mia macchina.
Sento posarsi una mano sulla mia spalla. E' Lee.
Ha uno sguardo comprensivo, quasi dispiaciuto. Per rassicurarla le dico: -Tranquilla, nulla che non si possa sistemare.-
-CHE?!- strilla Caleb, facendosi strada tra la folla di ragazzi. Sapevo che era stato lui.
-Qualche problema...?- Lascio in sospeso la frase, facendo finta di non ricordarmi il suo nome.
-Caleb, mi chiamo Caleb! Ed è ovvio che c'è un problema!- continua, passandosi le mani sui capelli.
-Ti ricordo che sono io quella a cui hanno rovinato la macchina e gettato l'acqua addosso- dico sorridendo.
Lui mi guarda sbalordito: -Ecco il problema! Ti abbiamo rovinato la giornata e tu sorridi!-
-Non siete importanti, non valete nulla tu e i tuoi stupidi amichetti. La mia vita non è stata rovinata dalla morte dei miei genitori e pensi che possa rovinarmela una stupida macchina che posso benissimo riparare. E se sei agitato perchè pretendi che io mi arrabbi, mi dispiace, non accadrà- dico tutto d'un fiato. -Puoi andartene ora C...- Adoro stuzzicarlo!
-Mi chiamo Caleb cazzo! E si, sono agitato, dovresti essere rossa di rabbia, dovresti staccare la testa ad ognuno di noi ed invece te ne stai quì come se non fosse successo nulla!-
Faccio spallucce: -Ei tigre, rilassati, o ti esploderà la vena sul collo- dico, cercando di calmarlo, anche se non dovrei farlo. -Puoi organizzare scherzi di cattivo gusto quando vuoi, puoi anche cercare di distruggere la mia vita, ma non otterrai nessuna reazione da me. Ricordalo.-
Saluto Lee, che ha assistito a tutto questo senza nemmeno dire una parola, e salgo sulla mia auto. Fortunatamente hanno rovinato solo la parte fuori.
Durante lungo il tragitto per tornare a casa, ho pensato al super auto controllo che ho avuto fino a mezz'ora fa. Ho pensato anche ad una stupida vendetta che io e Lee potremmo organizzare per farla pagare a quegli stronzi. No, non devo vendicarmi, altrimenti arriverò al loro livello di stupidità. Questo Caleb mi farà ammattire, è maleducato, stronzo e tutte le cose più brutte che esistono.
-Che cosa è successo alla tua auto?!- chiede mio fratello mentre scendo dalla macchina.
-Nella mia scuola c'è la moda di bullizzare la nuova arrivata. E sai qual'è la parte divertente? Che la nuova arrivata sono io!- dico ridendo.
Mio fratello non batte ciglio e continua: -Dove sono i tuoi vestiti?-
-Mi hanno fatto uno scherzo buttandomi dell'acqua addosso. Questi vestiti me li ha prestati una ragazza che almeno non mi odia.-
Lui sghignazza: -Chiamerò qualcuno per far sistemare la tua auto.-
Annuisco e lo vedo allontanarsi con il telefono all'orecchio.
-Che ci fai quì?- Mi volto e resto a bocca aperta. Cosa ci fa Caleb nel mio giardino? Accanto a lui c'è Zoe, la ragazza di mio fratello.
-Vi conoscete?- chiede Zoe.
-Si, ci siamo conosciuti questa mattina, purtroppo- rispondo guardando in cagneso Caleb. -Invece voi due come vi conoscete?-
-Oh, ricordi quando ti dissi di avere un fratello che veniva nella tua stessa scuola?-
No, non può essere. Ti prego, fa che non sia chi penso che sia.
-Beh, Caleb è mio fratello!- escalama sorridendo.
Cerco di mantenere la calma: -Che bello! Vi assomigliate tanto- dico balbettando. Non sono brava a mentire. Lo sguardo di Zoe si posa sulla mia macchina.
-Cos'è successo alla tua auto?-
-Tuo fratello questa mattina ha deciso di farmi uno scherzo- rispondo, guardando lo stronzetto davanti a me.
Sua sorella lo strattona e lo guarda male: -Ti sei bevuto il cervello?-
Caleb mi guarda dritto negli occhi: -Mi dispiace, ma ci siamo già chiariti a scuola, vero Karol?-
Stronzo. Decido di dargli retta e annuisco leggermente con la testa.
-Zoe, lei è la sorella del ragazzo con cui esci?- chiede Caleb.
-Si! Lei è Karol Baker mentre lui è suo fratello, John Baker- dice Zoe.
Con un sorriso strafottente, Caleb dice: -Non sapevo il tuo nome. Comunque piacere, Caleb.-
Ora è il mio turno: -Mi dispiace non poter dire lo stesso. Le persone normali non sono contente nel fare conoscenza di un idiota dopo che le ha rovinato la macchina e inzuppato i vestiti- dico, forse a voce un pò troppo alta. Mio fratello mi da un pizzicotto.
In quel momento, mi arriva un messaggio. E' di Lee.
'Andiamo a prenderci un gelato? Mi sto annoiando e tu sei la mia unica via di fuga. Per favore, di di sì!
Rispondo al messaggio: 'Verrò, dimmi dove abiti e ti raggiungo il prima possibile.'
Mi risponde che abita proprio sopra la gelateria, che si chiama Green Garden. Dista solo due isolati da casa mia.
-Vado con Lee a prendere un gelato- dico a mio fratello. -Andrò a piedi, fammi sapere dell'auto.-
Mi guarda preoccupato. -Va bene vai, ma sta attenta. E' pericoloso.-
Annuisco. Prima di andare, salgo in camera mia per cambiarmi. Prendo i soldi e saluto mio fratello, la sua ragazza e il ragazzo di cui non ricordo il nome.
Mentre cammino mando un messaggio a Lee per dirle che sto arrivando. Ho la strana sensazione che qualcuni mi segui, ma non ci faccio caso.
Appena arrivo, vedo Lee che corre verso di me e mi abbraccia.
-Allora, mi aiuteresti a vendicarmi della mia auto?-

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Figlia Della Mafia
RomansaKarol è un adolescente dal passato oscuro e traumatico: è figlia dei mafiosi più potenti dell'Olanda, i Baker. Per sfuggire da una vita che sembra non appartenerle, Karol, insieme a suo fratello John si trasferisce in California. Qui, suo fratello...