Attraverso l'armadio

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Elouise Forester era la nipote del vecchio professore che abitava, scapolo, in una casa nei pressi delle campagne poco lontano dalla città di Londra. Elouise era cresciuta da sola. Suo padre era morto quando lei era piccola, mentre la madre per una brutta epidemia di peste. Viveva in quella grande casa da anni ormai, la conosceva come le sue tasche. Aveva un sacco di spazio sì, ma era sola. Il professore non aveva moglie, ne' figli. In casa non volava una mosca. Il massimo che faceva Elouise era leggere. Aveva vissuto anni così, fino all'arrivo dei Pevensie. Lei si ricordava bene il giorno in cui li aveva conosciuti. Si ricordava che suonò il campanelli e il suo vecchio zio era andato ad aprire a quatto figure. Erano Edmund, Peter, Susan e Lucy. Lo zio sorrise.
"Prego accomodatevi..." disse in tono gentile facendogli spazio mentre i ragazzi entravano timidamente nella casa.
"La ringraziamo della sua ospitalità professore..." disse subito Susan mentre gli altri andavano avanti. Peter si era soffermato a guardare Elouise, in tutta la sua bellezza. La ragazza, invece, aveva lo sguardo puntato su Edmund e solo su Edmund. Sembrava quasi che degli altri non le importasse nulla.
"Questa è mia nipote Elouise!" Disse il vecchio professore presentandola ai ragazzi.
"Oh, molto piacere..." disse la ragazza stringendo la mano a tutti, compreso Peter che non le toglieva gli occhi di dosso.
"Elouise, Susan e Lucy dormiranno insieme a te, perchè non le fai vedere la stanza?" Chiese il professore alla nipote.
"Subito zio, potete seguirmi..." disse lei a Susan e Lucy mentre sparivano dietro ad una rampa di scale.
"La stanza è questa!" Disse Elouise aprendo una porta per poi far segno di entrare a Susan e Lucy.
"Questa stanza è enorme!" Esclamò la piccola Lucy guardandosi intorno meravigliata.
"Susan ci sono delle bambole!" Esclamò Lucy gettandosi su uno scatolone pieno di bambole di stoffa.
"Lucy! Non toccare niente!" Disse Susan in tono autoritario.
"Ma no ci puoi giocare se ti va! Non le uso più, penso che a te piacerebbero!" Disse Elouise sincera.
"Grazie mille!" Disse Lucy rivolgendole un gran sorriso prima di ritornare a guardare nella scatola.
"Ah, attenta a quella coi capelli rossi, ha qualche nodo ai capelli!" La avvertì Elouise.
"Grazie..." disse Susan timidamente guardando Lucy che giocava.
"Non c'è di che..." la rassicurò Elouise.
"Da quanto tempo vivi qui?" Le chiese Susan per fare conversazione.
"Da quando i miei genitori sono morti, quindi direi... circa tredici anni..." disse Elouise contando con le dita.
"Mi dispiace..." si affrettò a dire Susan.
"Non è di certo colpa tua, è stato Dio, non tu..." disse Elouise più seria di prima.
"Questa casa è decisamente enorme..." disse Susan evitando di toccare nervi scoperti.
"Si è molto grade, ogni giorno si scoprono stanze nuove, perfino io che ci abito da anni arrivo in stanze che non ho mai visto!" Ammise Elouise guardando Lucy che giocava con le bambole.
"Deve essere bello vivere qui..." commentò Susan.
"Lo è..." disse Elouise.
"Susan eccovi! Vi stavamo cercando..." disse Peter facendo capolino nella stanza con dietro Edmund che si guardava intorno.
"Ciao..." disse Peter notando che Elouise era seduta su uno dei tre letti a baldacchino accanto alla sorella a parlare. Peter si era impallato a guardare Elouise, che a sua volta studiava curiosa Edmund che entrava dietro Peter. Susan schioccò le dita, principalmente per far svegliare il fratello maggiore, piuttosto che la sua nuova compagna di stanza.
"Come vi è sembrata la casa Peter?" Gli chiese Elouise riprendendosi con un sorriso verso il ragazzo appena menzionato.
"Oh, è immensa! Ci abbiamo messo un'ora per trovarvi!" Disse Peter sorridendo più di quanto avrebbe dovuto.
"Be' vi ci dovrete abituare... vi lascio soli così parlate un po'!" Disse Elouise alzandosi.
"No!" Disse subito Peter mentre Susan lo guardava con aria interrogativa e Lucy continuava a giocare con le bambole.
"Resta, dobbiamo conoscerci meglio..." si giustificò il ragazzo per la sua precedente affermazione.
"Oh, va bene allora..." disse Elouise risedendosi. I ragazzi parlarono allungo quel giorno e diventarono molto uniti. La loro amicizia cresceva ogni giorno che passava. Elouise aveva coltivato un legame molto stretto con Susan, che ormai era la sua migliore amica. Anche con Peter andava molto d'accordo, forse anche troppo. La piccola Lucy, invece, aveva un debole per lei dal giorno in cui le aveva prestato le bambole di pezza migliori con cui avesse mai giocato. Con Edmund, invece, aveva un rapporto che non sapeva se si potesse definire tale. Edmund la trattava come trattava Lucy: male. Lo faceva con Lucy perché era più grande di lei, e questo per lui significava un aspetto di superiorità, ma con lei. Era un ragazzo acido, molto acido, con un brutto carattere e molto irascibile con lei. Ma le piaceva, le piaceva palesemente. Ci teneva in modo particolareggiato anche se non glielo dimostrava anche lui. Cercava sempre di essere gentile con lui, ma le rispondeva sempre male. Peter, ormai perso dietro alla ragazza, le aveva spiegato che aveva assunto questo brutto carattere per aver dovuto cambiare scuola, e non si era trovato bene. La cosa che le dava fastidio era che, nonostante fosse più piccolo di lei, era più alto, ed era quello a farlo sentire superiore. Il tempo passava e i ragazzi riuscirono, finalmente, ad arrivare all'estate. Ultimamente, Lucy, già da un po' di tempo, sosteneva di aver scoperto un nuovo mondo, passando dall'armadio che il vecchio professore teneva in una stanza vuota. Peter e Susan pensavano che la loro amata sorellina si fosse rimbambita in qualche modo. Edmund era sempre più freddo con lei e continuava a chiederle se avesse conosciuto un altro strano mando attraverso la casa, subito dopo che i fratelli ed Elouise non le credettero. I ragazzi decisero di rivolgersi al professore, dopo che Lucy affermò di essere ritornata nello strano mondo con Edmund, che negò.
"Volevate vedermi?" Chiese il vecchio professore mentre Peter, Susan ed Elouise entrarono nel suo ufficio.
"Si zio... abbiamo delle novità..." disse Elouise mentre il professore gli faceva segno di sedersi. Dopo avergli raccontato tutta la storia, compreso il loro parere su Lucy e la scoperta dell'ipotetico mondo di Narnia, il professore parlò.
"Come fate ad essere sicuri che sta mentendo?" Chiese il professore squadrandoli uno ad uno. Il discorso del professore li aiutò, non tantissimo, ma li aiutò. Aveva provato che Lucy non era pazza, ed era una bambina giusta e che diceva sempre la verità, ma allora perchè inventarsi questa storia del bosco? Lucy non ne parlò più, ed Edmund non la prese più in giro. Sembrava che fosse finita lì. La casa del professore, che neanche lui conosceva molto bene, era una delle case più antiche d'Inghilterra, c'erano spesso giri turistici all'interno della casa, organizzati dalla signora Macready, la governante. Un mattina, Peter ed Edmund erano nella sala delle armature a discutere, quanto entrarono Susan, Lucy ed Elouise.
"Arriva la Macready!" Dissero in coro le ragazze sfinite. I ragazzi corsero fuori dalla stanza, ma dovunque andavano sembrava che la signora Macready fosse dietro di loro e stesse per raggiungerli. Si ritrovarono nella stanza dell'armadio, che Lucy sosteneva averla portata a Narnia.
"Qui non verrà mai!" Esclamò Elouise. Aveva parlato troppo presto, qualcuno stava girano la maniglia.
"Non c'è altra scelta!" Disse Peter mentre entrarono nell'armadio un ad uno. Fece attenzione a non chiudere l'anta, era una cosa troppo stupida da fare.
"Magari la Macready finisce prima il suo giro oggi..." disse Elouise.
"Ma... ma voi non sentite freddo?" Chiese Edmund ai ragazzi.
"Oh mio Dio!" Esclamò Susan.
"Susan cosa sta succedendo?" Chiese Peter voltandosi a guardare la sorella.
"Sono seduta contro un albero! E guardate quel chiarore!" Esclamò Susan.
"Oh perbacco hai ragione! Sembra di essere nel bosco di Lucy..." disse Peter mentre dietro di loro si estendeva un bosco coperto di neve.
"Scusami se non ti ho creduto, facciamo la pace?" Chiese Peter alla piccola Lucy.
"Certo!" Rispose la piccola stringendogli la mano.
"Adesso che facciamo?" Chiese Susan.
"Ma che domande? Esploriamo il bosco!" Disse Peter in tono ovvio.
"Fa freddo..." disse Susan titubante.
"Ho un'idea, ognuno prenda una pelliccia!" Disse Elouise.
"Si ma, non sono nostre..." disse Peter imbarazzato per averla contraddetta.
"Non usciranno mai dall'armadio!" Disse Elouise con un sorriso.
"Perché il bosco è proprio dentro l'armadio, geniale!" Esclamò Peter sorridendo. Ognuno indossò una pelliccia troppo grande per lui e si misero a camminare nel bosco innevato.
"Possiamo fare finta di essere esploratori che vanno al Polo Nord!" Disse Lucy entusiasta.
"Direi che la nostra avventura è già abbastanza straordinaria, non c'è bisogno di aggiungere dell'altro!" Disse Peter sincero. Si addentrarono nella foresta, Peter davanti a tutti, Elouise era dietro di lui e commentava con Susan la bellezza del bosco, mentre Lucy cercava di andarle dietro.
"Secondo me sarebbe meglio tirare un po' a sinistra, se vogliamo arrivare al lampione!" Disse Edmund. Si era scordato per un momento di aver negato dell'esistenza del mondo di Narnia e di esserci andato insieme a Lucy. Peter si bloccò.
"Ah è così?" Chiese Peter brusco girandosi verso di loro. "Sei già stato qui allora? Eppure quando Lucy diceva di averti incontrato, tu l'hai fatta passare per una bugiarda!" Ci fu un lungo silenzio. "Tra tutti i serpentelli velenosi, tu..." Peter si fermò. Sentì una mano sulla sua schiena. Elouise lo guardò.
"Peter calmati, non ne vale la pena..." disse Elouise al ragazzo guardandolo in modo solenne.
"Hai ragione..." acconsentì Peter dopo averla guardata un' ultima volta. I cinque ripresero a camminare.
"Allora, dove andiamo?" Chiese Susan ai ragazzi.
"Lo deciderà Lucy, credo che meriti di farci da guida! Lucy, dove ci porti?" Chiese Peter in tono gentile alla sorellina più piccola.
"Potremmo andare a casa del signor Tumnus, vedrete vi piacerà, è un fauno molto simpatico!" Disse Lucy mentre gli altri acconsentirono. E si rimisero in marcia. Lucy andò davanti a tutti e gli fece strada.
"Grazie di avermi fermato prima che urlassi ad Edmund, a volte gli diamo troppa importanza..." disse Peter camminando affianco a Elouise.
"Dovete avere pazienza con lui, in fondo non gli piace comportarsi così..." disse Elouise sussurrando in modo tale che Edmund non li sentisse. Lucy gli portò davanti a una specie di caverna. La porta era a terra, qualcuno l'aveva sfondata. Dentro c'era stato un incendio, la caverna era completamente distrutta.
"Questo cos'è?" Chiese Peter avanzando di qualche passo. Aveva notato un pezzo di carta appuntato sul tappeto.
"C'è scritto qualcosa?" Chiese Elouise andando vicino a Peter.
"Credo di sì, ma non riesco a leggere. Andiamo alla luce!" Usciti tutti e cinque dalla caverna Peter lesse il foglio di carta ad alta voce.
"L'inquilino che abitava in questi locali, il fauno Tamnus, è in carcere in attesa di processo. Deve rispondere dell'accusa di alto tradimento contro Sua Maestà Imperiale Jadis, regina di Narnia, castellana di Cair Paravel, Imperatrice delle Isole Solitarie ecc; di aver dato asilo ai nemici di Sua Maestà, e aver ospitato spie nella sua casa e fraternizzato con gli esseri umani. Formato: Maugrim, Capitano della Polizia Segreta.
Evviva la Regina!" I ragazzi si guardarono sconvolti.
"Chi è la regina?" Chiese Peter rivolto a Lucy.
"Non è la vera regina di Narnia!" Disse subito Lucy. "È un'orribile strega, tutti la chiamano Strega Bianca. Ha fatto un incantesimo: qui è sempre inverno senza mai il Natale. È una cosa orribile!" Commentò Lucy.
"Questo posto non mi piace... fa sempre più freddo, non abbiamo provviste... forse è meglio tornare a casa..." disse Susan.
"Oh no!" Disse Lucy all'improvviso.
"Non possiamo! Se il signor Tamnus è finito nei guai è per colpa mia! Mi ha nascosta qui invece di portarmi dalla Strega Bianca, intende questo con "fraternizzare con gli esseri umani" capite?" Chiese Lucy ai quattro.
"Ah, un bel affare!" Esclamò Edmund. "Pensa, invece, che non abbiamo niente da mettere sotto i denti!" Disse noncurante.
"Sta zitto!" Esclamò Peter. Sta volta Elouise lo guardò con approvazione. "Voi che cosa ne dite?" Chiese Peter a Susan ed Elouise che si guardarono.
"Lucy ha ragione!" Disse Elouise.
"Non possiamo abbandonarlo..." disse Susan.
"Sono d'accordo. Ci conviene restare!" Disse in fine Peter.
"Va bene!" Risposero le ragazze in coro. Edmund stette zitto.
"Se solo sapessimo dove hanno portato quel povero fauno..." disse Peter. I ragazzi si guardavano intorno indecisi sul da farsi. Come trovare il signor Tamnus?

For you, and for Narnia!//Peter PevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora