EDMUND!

593 15 5
                                    

Panico. Panico nella maniera più assoluta. I ragazzi cominciarono a farsi mille domande. Da quanto tempo era scomparso? Chi l'aveva visto per ultimo? Magari era solo uscito fuori per un momento per prendere un po' d'aria? I ragazzi corsero fuori. Nevicava ininterrottamente dal centro della diga non si vedeva quasi niente in lontananza. I ragazzi si divisero per girare intorno alla casa sperando di trovare Edmund. La neve alta fino alle caviglie.
"EDMUND!" Elouise e Peter continuavano a gridare il nome del ragazzo senza risposta, mentre la nevicata era sempre più fitta.
"Ma dove si è cacciato? EDMUND!" Continuò Elouise mentre Peter la seguiva intorno alla casa.
"Non chiederlo a me! Potrebbe essere ovunque! EDMUND ESCI FUORI! NON È PIÙ DIVERTENTE!" Urlò Peter non ottenendo risposta.
"Tu pensi che ci stia prendendo in giro?" Chiese Elouise fermandosi di colpo.
"È possibile... ma non credo! Non è così meschino..." disse Peter. Si guardarono. Entrambi erano in dubbio adesso.
"Insomma, è una cosa da Edmund sparire così di colpo, per poi costringerci a cercarlo?" Chiese Elouise a Peter.
"È sempre stato un ragazzo bisognoso di attenzioni..."commentò Peter.
"Questa non è una risposta completa..." obbiettò Elouise.
"E se ci stesse prendendo in giro? Magari è dietro un albero che se la ride adesso, mentre noi siamo preoccupati per lui!" Propose Elouise indignata.
"Comunque sia..." disse Peter con quell'idea che gli balenava nella mente. "Dobbiamo trovarlo!"
"EDMUND! EDMUND! ESCI FUORI! PROMETTO CHE NON MI ARRABBIERÒ SE È TUTTO UNO SCHERZO!" Peter non ottenne risposta.
"EDMUND TI PREGO! SEI PIÙ... MATURO DI COSÌ" disse Elouise speranzosa.
"Non credo che sia qui..." commentò Peter.
"EDMUND ESCI! IMPARA A FIDARTI DI ME! IMPARA A FIDARTI DELLE PERSONE!" Tentò di dire Elouise sprecando fiato.
"Hai-hai ascoltato la nostra conversazione?" Chiese Peter facendo un passo avanti venendo accanto ad Elouise.
"Non pensavo che potesse essere così diffidente anche verso un pettirosso..." commentò Elouise incrociando le braccia al petto.
"Non è stato del tutto sbagliato quello che ha detto..."disse Peter ad occhi bassi. Elouise lo guardò.
"Lo so." Disse Elouise pacata. "Ma dopo che ho capito che non si fidasse nemmeno di un pettirosso, non ho potuto non chiedermi se si fidasse davvero di me..." Elouise abbassò lo sguardo.
"Ma certo che si fida di te!" Disse subito Peter alzando lo sguardo dalla neve candida sotto i loro piedi.
"Non me lo ha mai dimostrato... e adesso sparisce così, in un niente, in un mondo che nemmeno conosciamo... e per cosa poi?" Chiese Elouise amareggiata.
"Senti..." Peter le mise una mano sulla spalla. "Lui si fida ciecamente di te, solo non sa dimostrarlo. Lo conosci, sappiamo com'è... ma tu, tu riesci comunque a renderlo la persona più gentile e premurosa del mondo quando ne parli..." Elouise arrossì mentre Peter guardava a terra in segno di sconfitta.
"E adesso, che si stia nascondendo dietro un albero o meno, dobbiamo ritrovarlo... non so quanto durerà senza di noi, senza di te... ma io ti prometto che lo troveremo..." Elouise lo guardò negli occhi e per qualche secondo abbe l'impressione di voler azzerare la distanza che c'era tra il suo viso e quello del ragazzo. Peter la osservava attentamente mentre le guance della ragazza prendevano nuovamente colore, e non per un qualche riferimento ad Edmund che avesse potuto renderla particolarmente felice, ma perchè era davanti a lui, a lui che l'aveva rassicurata, a lui che le era sempre rimasto accanto.
"RAGAZZI! TROVATO NIENTE?!" Furono interrotti dal signor Castoro che li richiamava.
"NOI NIENTE! E VOI?!" Urlò a sua volta Peter.
"NULLA! FORZA RIENTRATE! FA FREDDO E VI DEVO PARLARE!" Disse in fine il signor Castoro rientrando nell'abitazione.
"Andiamo che fa freddo!" Disse Peter guardando avanti mentre si dirigevano all'ingresso della casa.
"Siete arrivati finalmente!" Commentò Lucy agitata mentre Peter aiutava Elouise a togliere la sua pelliccia. Come se la situazione non fosse già abbastanza imbarazzante.
"G-grazie..." Disse Elouise mentre Peter l'aiutava a sfilare la pelliccia, maledicendosi mentalmente per aver balbettato. Me che le stava succedendo?
"Figurati..." rispose subito Peter.
"Che cosa terribile!" Esclamò Susan andando verso Elouise per poi abbracciarla mentre Peter si allontanò di scatto per farle spazio.
"Vorrei non esserci mai venuta!" Commentò Susan.
"Noi-noi lo troveremo, sta tranquilla!" Disse Elouise guardando Peter che annuì in senso di approvazione.
"Cosa possiamo fare?" Chiese Peter al signor Castoro.
"Fare?" Ripetè il signor Castoro. "Dobbiamo andare via subito! Non c'è tempo da perdere!" Disse il signor Castoro infilandosi gli stivali da neve.
"Forse dovremmo dividerci, come abbiamo fatto prima! Chi lo trova torna subito qui e..." Peter fu fermato dal signor Castoro.
"Dividerci in gruppi? E perchè mai figlio di Adamo?" Ribatté il signor Castoro.
"Per cercare Edmund naturalmente !" Disse subito Elouise.
"Cercare Edmund?" Chiese il signor Castoro sconvolto. "È inutile!" Disse in fine.
"Che vuol dire che è inutile? Non può essere andato lontano! Dobbiamo trovarlo!" Disse subito Susan.
"E invece sì! Sappiamo benissimo dove è andato, quindi è inutile cercarlo!" Disse il signor Castoro. I ragazzi lo guardarono sbigottiti.
"Ma come?" Chiese il signor Castoro in tono ovvio. "Non avete ancora capito? Edmund è andato da lei! Ci ha traditi!" Disse in fine.
"Che cosa? No!" Disse subito Elouise. "Lui-lui non farebbe mai una cosa simile! Non esiste!" Insistette Elouise.
"No?" Chiese il signor Castoro quasi divertito dalla speranza della ragazza. I ragazzi guardavano fisso il signor Castoro. Capirono quello che Edmund aveva fatto.
"Oh, quel viscido..." Elouise era incredula. Avrebbe potuto spararne di ogni su Edmund in quel preciso momento. Gli occhi pieni di lacrime per la rabbia che provava nei confronti del ragazzo, ma la delusione prevaleva in quel suo stato d'animo. Peter la fermò prima che potesse finire la frase.
"Non fare così..." le sussurrò subito lui. "Non ne vale la pena..." Peter l'abbracciò mentre lei cominciò a singhiozzare sul suo petto, incapace di controllarsi.
"Ma non sa la strada..." disse Susan mentre osservava Elouise che piangeva.
"Lui è mai stato in questo paese?" Chiese il signor Castoro.
"Sì..." disse Lucy con un filo di voce. Elouise si sporse a guardare guardare Lucy senza mai lasciare le braccia accoglienti di Peter. La signora Castoro li guardava intenerita.
"E vi ha detto che cosa ha fatto e chi ha incontrato?" Chiese ancora il signor Castoro.
"No..." disse subito Lucy.
"Allora, se non vi ha detto nulla della sua avventura a Narnia, significa che ha incontrato la Strega Bianca e si è messo dalla sua parte. Lei gli avrà dato delle istruzioni e gli avrà fatto vedere dove abita. Non ve l'ho detto perché comunque e vostro fratello e..." il signor Castoro si soffermò su Elouise che lo guardava mentre Peter la teneva stretta a se. "E... amico, ma appena ho visto i suoi occhi ho subito capito che era un traditore. Aveva proprio lo sguardo di uno che era stato con la Strega Bianca e che aveva mangiato il suo cibo magico. Ve ne sarete accorti anche voi, è da un po' che siete a Narnia. C'è qualcosa nei loro occhi..." mormorò il signor Castoro.
"Dobbiamo cercarlo lo stesso..." disse subito Susan.
"Susan ha ragione. È solo un ragazzino un po' stupido, ma è comunque nostro fratello. Andiamo a riprenderlo!" Propose Peter mentre Elouise nel frattempo si era calmata mentre lui le accarezzava la testa, ma, nonostante ciò, non si staccò dal petto del ragazzo. Le dava la protezione e la tranquillità di cui aveva bisogno n quel momento.
"Vorresti andare nella casa delle Strega Bianca? Ma non capisci che la sola speranza di salvezza per Edmund, e per tutti noi, è proprio stare alla larga da quel posto?" Chiese il signor Castoro.
"Come? Non capisco!" Disse Susan disperata.
"Non farà del male ed Edmund." Disse subito il signor Castoro. "Non gli farà niente finché non avrà anche voi. Lo terrà come esca per farvi andare lì, non capite? Si aggiungerebbero quattro statue in più alla sua collezione!" Disse il signor Castoro.
"Non c'è proprio nessuno che ci aiuti?" Chiese Elouise, che si era ripresa e girata a guardare il signor Castoro mentre Peter continuava ad abbracciarla da dietro. Come se fosse la situazione più normale del mondo.
"Aslan, soltanto Aslan può aiutarci." Disse subito il signor Castoro. "Dobbiamo affettarci, la nostra sola speranza è di incontrare Aslan al più presto!" Disse il signor Castoro.
"Mi sembra importante stabilire un cosa." Si intromise la signora Castoro. "Quando è andato via Edmund? Quello che dirà alla strega dipende da quello che ha sentito qui. Per esempio, se non ha sentito dell'arrivo di Aslan, non può mettere in guardia la Strega Bianca e questo sarebbe un bel vantaggio." Disse la signora Castoro.
"Non saprei se Edmund era qui quando abbiamo parlato di Aslan." Ammise Peter.
"Sì purtroppo." Cominciò Lucy. "Non ricordi che è stato proprio lui a chiedere se la Strega Bianca potesse trasformare anche Aslan in una statua?" Gli chiese Lucy.
"Perbacco è vero!" Esclamò Peter.
"Era questo quello che gli interessava sapere..." disse Elouise cupa inclinando leggermente la testa sulla spalla destra di Peter.
"C'è un pericolo peggiore." Li avvertì il signor Castoro. "Che Edmund le riferisca dell'appuntamento con Aslan. Lo sa che stiamo andando alla Tavola di Pietra?" Chiese il signor Castoro. Nessuno parlò e così riprese a parlare.
"Se la strega viene a sapere che incontreremo Aslan e dove, ci taglierà la strada con la sua slitta e non riusciremo a incontrarlo!" Disse il signor Castoro.
"Secondo me non andrà così." Disse la signora Castoro. "Se la conosco, quel poco che credo di conoscerla, lei piomberà qui. Appena saputo che i ragazzi sono a casa nostra, vorrà averli nelle sue mani. E se Edmund è andato via circa mezz'ora fa, lei sarà qui tra, al massimo, venti minuti." Concluse la signora Castoro.
"Temo che tu abbia ragione, moglie mia." Concordò il signor Castoro. "Sbrighiamoci, dunque. Non c'è un minuto da perdere!" Disse il signor Castoro. Detto ciò i ragazzi corsero a rimettersi le pellicce mentre la signora Castoro prendeva il necessario per sfamare una famiglia di orsi per tre giorni interi. Diede ad ognuno dei ragazzi un fagotto.
"Possiamo andare adesso?" Chiese esasperato il signor Castoro dopo tutto il tempo che ci aveva messo la moglie per prendere tutto.
"Non saprei... secondo te posso portare la macchina da cucire?" Chiese quest'ultima.
"Andiamo!" Dissero in coro i ragazzi uscendo dalla porta. La signora Castoro ci mise ancora un po' di tempo per chiudere la porta a doppia mandata.
"Così la strega ci metterà un po' ad entrare!" Annunciò la signora Castoro mentre si incamminavano costeggiando il fiume.
"Vuoi che lo porti io?" Chiese Peter ad Elouise riferendosi al fagotto
"No sta tranquillo, ce la faccio!" Disse subito Elouise.
"Sembra pesante..." commentò Peter.
"Il tuo lo è ancora di più, non voglio darti un peso in più sulle spalle, non più di quanti tu ne abbia già..." disse Elouise con voce pacata.
"Tu non sei un peso, anzi sei la cosa migliore in questa situazione!" Si lasciò sfuggire Peter. Elouise si fermò e si voltò a guardarlo.
"Cosa?" Chiese lei credendo di aver sentito male.
"Teniamoci alla larga!" Disse il signor Castoro indicando la valletta sulla sponda opposta del fiume, dove sorgeva la casa della Strega Bianca.
"È meglio fare il giro più lungo attraversando i cespugli, con la slitta non potrà venirci." Annunciò il signor Castoro, e tutti lo seguirono senza fare domande. La luna brillava alta nel cielo immersa in un mare di stelle.
"La luna è bellissima..." commentò Elouise, dopo ore che camminavano, senza fiato.
"E non è l'unica..." disse Peter aumentando il passo lasciandola di sasso.
"Ehi, va tutto bene?" Chiese Susan andando vicino ad Elouise mentre Peter andava accanto al signor Castoro.
"Si, credo di si... forse ho le allucinazioni!" Disse Elouise guardandola.
"Come mai?" Chiese Susan. Elouise guardò Peter davanti a lei che faceva strada con il signor Castoro.
"Forse sono solo preoccupata per Edmund..." disse Elouise guardando in basso.
"Te l'ho detto: lo troveremo!" Disse Susan mettendole una mano sulla spalla. In quel momento Susan le era sembrato Peter poche ore fa quando tentava di tranquillizzarla.
"Lo so..." disse subito Elouise scuotendo il capo. Ma che le stava succedendo? E soprattutto: che cavolo aveva fatto quell'idiota di Edmund?

For you, and for Narnia!//Peter PevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora