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                          L’Incontro 
Lauren si trova al suo armadietto quando qualcosa, o meglio qualcuno, la urta. Quel qualcuno è una ragazza alta,snella,con i capelli di un bellissimo arancione carota, due grandi occhi verdi e tante piccole lentiggini sul suo piccolo naso all’insù. 
Lauren si gira di scatto, già pronta ad insultare qualcuno, ma appena vede chi le ha causato quel piccolo urto si blocca. Insomma tutto molto scena da film americano.
“Scusami tanto” dice la ragazza misteriosa e Lauren, ancora un po’ esterrefatta, “Figurati, non mi hai fatto nulla”

                            Lauren
È bellissima, non riesco a pensare nulla, oltre a quanto sia perfetta. Sembra un angelo.
“Sai sono nuova e devo ancora orientarmi bene” dice risvegliandomi dal mio sogno ad occhi aperti. Non sapendo bene cosa dire, le rispondo “Ah benvenuta in città, posso aiutarti?” 
“Si grazie vorrei sapere dove si trova l’aula del professor Parkinson”. Dunque le mostro la strada e la saluto, ovviamente con un’espressione da ebete stampata in faccia.

***
Lauren passerà il resto della prima ora a pensare a lei, la nuova ragazza arrivata in città e della quale non sa neanche il nome.
***
Ad ora di pranzo va a mensa con le amiche, ma non decide di parlare del suo strano incontro, preferisce far finta di nulla.
Si fanno le 16:00 ed è ora di andare ad allenamento.
Eccola , riconosce subito la chioma arancione e vede la sua splendida figura in un uniforme che le sta divinamente.
Lauren non sa cosa sta accadendo dentro di sé, sa solo che guardando quella che lei paragona ad un angelo, il suo cuore batte all’impazzata e la ragazza,che tutti credono tanto forte e sicura di se , inizia ad arrossire ed essere impacciata. 

                             Naya 
 Vado al glee club principalmente per sfogarmi e staccare da quello che è il crudele mondo che mi circonda, ma ormai da quando il professor Hudson se ne è andato non è più la stessa cosa.
È arrivata questa donna insopportabile, dovrebbe chiamarsi Mrs. Robinson o una cosa del genere, e sta cambiando drasticamente le nostre abitudini. Sta distruggendo quello che è la nostra seconda famiglia creando una sensazione di continua competitività e tensione. Ci mette sempre in sfida l’uno contro l’altro e il gruppo inizia a sgretolarsi. 
Devo fare qualcosa, non resterò a guardare con le mani in mano. Ovviamente dovrò avere l’aiuto di qualcuno e so che potrò contare su Betty. Lo faccio in parte anche per lei perchè dopo la tragica morte della sorella il glee club è stato l’unico posto in cui ha potuto trovare conforto.
Mi reco in classe e noto che sono in molti a mancare. Mi siedo come al solito nella seconda fila in un posto abbastanza centrale e dopo poco arriva anche Betty.
Mrs. Robinson inizia a parlare”Benvenuti, da oggi il lavoro inizierà ad essere sempre più duro, vi ricordo che tra poco ci saranno le provinciali e non possiamo assolutamente perdere. Dunque se vogliamo vincere…” mi rifiuto di continuare ad  ascoltarla, è patetica. Dopo quest’ora dovrò parlare con Betty e gli altri sul da farsi. 
                          Lauren
L’allenamento finisce e per fortuna sono riuscita a non farmi distrarre da Chloe, ho finalmente scoperto il suo nome.
Vado nello spogliatoio e mi preparo velocemente per tornare a casa, ma qualcuno mi picchietta con la mano, mi giro e vedo lei.
“Ho visto che fai parte anche tu delle cheerleader e mi sono sentita meno smarrita, So che ci siamo rivolte parola mezza volta e probabilmente non ti ricorderai neanche di me, ma mi sei stata di conforto” mi dice. 
Mi ricordo fin troppo bene di te dato che hai torturato la mia mente per tutto il giorno, ma ovviamente non posso dirtelo.
“Oh mi fa piacere, ti stai trovando bene?” è l’unica cosa sensata che riesco a dire e lei “Si la scuola è bellissima, sai vengo da una piccola cittadina quindi per me è come essere in un mondo nuovo. Pensavo… perchè non ci facciamo un giro? Così potresti farmi vedere la città” dice spiazzandomi. 
La mia testa dice di rifiutare, ma il mio cuore vorrebbe gridare di gioia. Dovrei dire si, d’altronde sembrerei antipatica no?
Dunque le dico che per me va bene e le do “appuntamento” alle sei davanti casa mia. 
***
Sono le sei e dopo essermi lavata, vestita e leggermente truccata, sono pronta. Ho messo una semplice gonna bianca con un top rosso, i capelli li ho sciolti e ho messo un po’ di eyeliner; il più semplice possibile perchè tanto è una semplice uscita fra amiche. 
Ma so che per me è molto di più altrimenti ne avrei parlato con le altre e non mi sarei fatta così tante paranoie, ma soprattutto se fosse stata una semplice uscita non mi sarei scervellata sul mio outfit, ma avrei messo probabilmente la prima tuta che trovavo nell’armadio.
Bussano il campanello e scendo velocemente le scale, saluto nonna e, facendomi coraggio, esco.
Lei è splendida. Ha un semplice vestito azzurro che le arriva poco più sopra del ginocchio, un paio di converse bianche e una coda che mette in evidenza il suo splendido viso struccato. 
Ci salutiamo e siamo pronte per il nostro “giro turistico”.
***
Dopo un paio d’ore decidiamo di andare a mangiare qualcosa e ovviamente la porto da Barney’s. Prendiamo entrambe un hamburger con patatine e ci sediamo in uno degli ultimi tavoli. 
Sono estasiata dal modo in cui parla e come si pone in modo così gentile ed elegante. 
Ha tanti interessi fra cui la letteratura e la pittura, ama ascoltare la musica e da quando è arrivata in città ha deciso di far parte delle cheerleader per la prima volta e la cosa mi sorprende dato che è già molto brava. 
Passiamo circa un oretta sedute lì al tavolo e dopo passeggiamo un altro po’ per poi fare ritorno a casa. La saluto e le dico “tieniti libera per domani, ti voglio portare in un posto speciale.” Mi sorride e se ne va.

Tempesta in arrivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora