eii, non sono molto buona a scrivere però mi sto divertendo un sacco a scrivere questa storia spero che vi piaccia anche a voi;
trama:
sei la migliore amica di beth harmon, siete state adottate insieme, e dopo che vostra madre è deceduta continuate...
È una giornata come tutte le altre, mi sveglio, vado in bagno, sveglio beth che ancora dorme, preparo la colazione per entrambe e mi cambio.
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(sei vestita così) oggi sarà una tranquilla giornata di torneo in un piccolo liceo a qualche isolato da casa mia. - io sono t/n ho 19anni e vivo a new york con beth harmon , la mia migliore amica da quando ci hanno messo nello stesso orfanotrofio da piccole, siamo state adottate insieme, poi quando nostra mamma è deceduta, noi abbiamo deciso di rimanere in questa casa insieme, nonostante entrambe abbiamo una vita diversa. Beth campionessa mondiale di scacchi, io faccio qualche partita, ma non sono una bambino prodigio come alle persone piace chiamare Beth, amo vincere come lei, e diciamo che ho un bel conto in banca grazie alle mie partite. - sono uscita di casa, ho salutato Beth e sono partita per andare alla partita in quella scuola. dieci minuti dopo aver camminato sono arrivata nel cortile, c'erano molte panchine e in una di quelle era seduto un uomo con un cappello, e una giacca di pelle fino a sotto il ginocchio, non lo avevo ancora visto in faccia ma avevo hai intuito chi era grazie alle riviste di scacchi con la sua faccia in prima pagina. passo davanti a lui che stava parlando con un ragazzo di qualche anno più giovane di lui, di scacchi ovviamente. mi fermo accanto a loro ad ascoltare la conversazione quando l'uomo con il cappello di gira nella mia direzione. "t/n t/c?"chiede l'uomo davanti a me, "in persona" rispondo divertita, "Benny watts" mi dice alzando la mano in gesto di saluto. "lo so" rispondo tranquillamente. "ho sempre un po' di paura a giocare con tua sorella, devo averne anche giocando con te?" dice benny ridendo sotto i baffi. "sicuramente non devi stare tranquillo quando giochi con me" finita la frase lo guardo e scoppio in una risata tranquilla, e lui ricambia quest'ultima. "staremo a vedere questo pomeriggio t/n" e nemmeno il tempo di finire la frase che mise la sua mano sul cappello e lo abbassó in gesto di saluto per poi girarsi facendomi l'occhiolino. non ho fatto neanche in tempo di salutarlo che già stava andando dentro la scuola. - È un uomo molto attraente, i suoi baffi gli donano molto, e ha davvero dei bei capelli che copre con quel banale cappello. non lo conosco ma mi da una leggera attrazione solo da quella breve conversazione.