Capitolo 1

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-"Quindi per il giorno dopo Carnevale?"- chiese lei bevendo il suo frappè al cioccolato.
-"Si Adele quante volte te lo devo dire?!"- Era la mia migliore amica ormai da anni, per me la sorella che non ho mai avuto, aveva lunghissimi capelli neri contrastati a occhi verdi come smeraldi al sole.

-"Scusami, ma questa sarà la festa più bella di tutte, perché non la facciamo in maschera?"- disse lei con gli occhi che le brillavano, in quel momento sembrava proprio una bambina che non avrebbe mai ricevuto un no come risposta. L'ho sempre paragonata a quelle caramelle di mille colori frizzanti e dolcissime, lei è proprio così,  frizza energia in giro, ovunque vada. E poi è dolcissima.
-"Va bene, come vuoi tu, tanto so che deciderai tutto senza farmi prendere neanche una decisione" - Mi piaceva lasciarla vincere anche perché mi fidavo di lei, sapevo di cos' era capace.
-"Bene, tra poco ci raggiungono i ragazzi, sarà la festa più bella dell'anno e proprio per il tuo compleanno, abbiamo un sacco di cose da preparare.."- Già il mio compleanno, il diciottesimo per l'esattezza, è il primo da quando i miei genitori hanno divorziato.
-"....e poi potremmo chiamare Pietro che mette la musica che ne pensi? Nico? Mi stai ascoltando?"-
- "Eh, si ti sto ascoltando dobbiamo solo decidere dove farla"- gli risposi smettendo di pesare a quel brutto periodo.

La campanella avanti la porta, che suonava ogni volta che si apriva, fece smettere la conversazione, anche perché Adele si precipita alla porta.
-"Hey, amore"- grida saltando addosso a Fabio che gli stampa un bacio sulle labbra, due anni sono passati da quando si sono fidanzati, ma il loro amore sembra sempre come il primo giorno, certo avevano avuto parecchi litigi come tutte le migliori coppie ma si amavano e questo era l'importante
-"Ciao ragazzi"- salutai io gli altri mentre guardavo ancora quei due. Anche io avrei voluto un amore come il loro, ma forse l'amore non voleva me, in ogni relazione che avevo avuto io ero sempre stata la scema che ci soffriva mentre loro erano gli eventuali stronzi menefreghisti.

-"Allora io e Adele avevamo pensato a..."- stavo dicendo io quando sento gridare Adele che mi tappa la bocca.
-"No, devo dirlo io"- mi stava affogando solo per dire lei della festa, una pazza insomma.
-"Noi, ovvero me e Nico abbiamo pensato di organizza una festa in maschera per il suo compleanno, ovvero il giorno dopo Carnevale"- iniziò a sorridere aspettando una loro risposta, a questo punto stavo per morire senza respirare, allora gli do un morso.
-"Ahi, sei impazzita" gridò Adele massaggiandosi la mano.
-"No non sono impazzita, è solo che mi mancava l'aria e non mi lasciavi, comunque ragazzi che ve ne pare della nostra idea?"- dissi iniziando a ridere guardando le smorfie che faceva Adele per il dolore.
-"Io ci sto se posso fare i trucchi"- ruppe il silenzio Marta, una ragazza molto carina che cambiava spesso look, però di solito vestiva con abiti nero, spesso cordinato con un trucco scuro.
-"Se è per lei va bene, lo è anche per me"- rispose Mario, era il fidanzato di Marta appassionato di tecnologia, quei due stavano insieme da molto prima di Adele e Fabio, ho sempre pensato che nonostante i frequenti litigi siano davvero una bella coppia.

-"Questo era ovvio, amore mio"- disse Marta dandogli un bacio.
-"Vabbe, io penso che ho voglia di gelato per ora poi si vedrà in futuro"- disse Luca massaggiandosi la pancia che brontolava.
-"Luca dimmi una sola volta che tu non hai fame"- lo rimproverai io sorridendogli
-"Allora cosa volete ordinare visto che noi abbiamo già preso un frappè aspettando il vostro arrivo?"- dico mentre mi alzavo per andare al bancone del bar.

Quello era il nostro bar. Stavamo sempre li ci andavamo quasi tutti i giorni infatti eravamo ormai diventati amici del barista, si chiamava Mirko aveva più o meno una trentina d'anni era per noi come un padre, sapevamo che con lui potevamo confidarci. -
"Mirko, puoi darmi un foglietto che te le scriviamo noi le ordinazioni?"- dissi salutandolo mentre stava preparando un caffe.
-"Certo Nico, i foglietti stanno sul bancone in fondo prenditele da sola, comunque so che fra poco è il tuo compleanno, dopo Carnevale, giusto?"- disse lui servendo un caffe a un cliente mai visto prima.
-"Si , e tra poco farò diciott'anni"- presi i foglietti e me ne stavo per andare quando mi giro e gli dico
-"Te lo ha detto Adele vero?"- lui fa segno di non poter parlare, io rido e vado verso il tavolo.
-"Allora dove avete in mente di fare la festa?"- disse Gabriel, un ragazzo sempre d'accordo con gli altri di raro si opponeva, era quello che in caso di litigi metteva la pace, era l'hippie della situazione.
-"Questa era l'unica cosa che non sappiamo, infatti abbiamo pensato di chiederlo a voi, idee?"- dissi io sedendomi vicino a Luca.
-"Potrei chiedere a mia madre per una sala"- disse guardando prima me poi Adele"- la madre di luca allestiva per i ricevimento
-"Sarebbe perfetto, puoi per favore"- disse Adele mentre finiva la sua ordinazione.
-"Perfetto, provo a costringerla"- disse Luca iniziando a ridere.

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