Capitolo 1

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Eccomi qua su un aereo con le cuffie nelle orecchie cercando di dimenticare il mio passato mia madre mi ha portato via da mio fratello e mio padre ma che sbadata non mi sono ancora presentata mi chiamo Alessandra Jones ho 18 anni sono una ragazza molto solare e molto stronza quando voglio tornando a me ero appena arrivata all'aeroporto di Riverdale arrivata cercai qualche locale vicino e trovo un locale che si chiama Pop's chiamai un taxi gli diedi l'indirizzo a cui si deve dirigere appena arrivata presi la mia piccola valigia ed entrai era carino come locale andai ad un tavolo e mi sedetti tirai fuori il mio computer

Cameriera: Buongiorno cosa le porto? disse tirando fuori il block notes dal grembiule

Ale: Vorrei un hamburger e le patatine con un frullato alla fragola in quell'esatto momento vidi entrare dalla porta 3 ragazzi con la giacca dei Serpents   distolsi lo sguardo e guardai il mio computer, arrivo la cameriera e mi poso il piatto consumai il pasto finito tutto pagai poi andai all'indirizzo dato arrivai nel punto indicato trovai solo delle roulotte guardai i cognomi segnati finche trovai quello che cercavo Jones suoni con le mani che tremavano ad un certo punto vidi la port aprirsi ed era un uomo sulla cinquantina d'anni mi assomigliava appena mi vide rimase di stucco e inizio ad piangere

FP: Alessandra sei tu? ti credevo morta

Alessandra: No papà sono ancora qua viva e vegeta e nessuno ci dividerà e una promessa dissi per poi abbracciarlo forte

Papà: Vieni entra disse facendomi entrare prendendomi la valigia la casetta era piccola ma famigliare

Papà: so che non sei abituata a questo disse ma io lo fermai subito ci sediamo sul divano

Alessandra: Non ti preoccupare l'importante che sono qua con te promettimi che non mi manderai più da quella strega che ho sempre chiamato madre ti prego non lasciarmi dissi piangendo

Papà: Non ti preoccupare figlia mia non ti lascerò andare mai più io e Jughead ti abbiamo cercato per anni pensando che eri morta o che qualcuno ti avesse portato via da me e non mi sono sbagliata tua madre mi ha sempre odiato, ma la promessa che posso farti e che non ti lasceremo mai più andare te lo prometto disse abbracciandomi in quel esatto momento si apre la porta da dove entra mio fratello con tre ragazzi dietro gli tessi che erano da Pop's

Jugh: Ale disse sorpreso io non resisto e corro fra le sue braccia e mi prende al volo inizia a piangere io cercai di trattenermi ma con scarsi risultati mi staccai e lo guardai

Ale: Mi sei mancato e anche tanto

Jugh: Anche tu e anche tanto

Papà: Finalmente staremo insieme per sempre disse abbracciandoci ci asciughiamo le lacrime e poi Jugh si gira verso di me

Jugh: Ale loro sono i miei amici Sweet Pea e Tony più tardi ti presento anche gli altri disse

Ale: Hey io mi chiamo Alessandra dissi si presenta per prima il ragazzo con il tatuaggio sul collo

Sweet Pea: Sweet Pea disse facendomi un cenno con la testa

Tony: Io sono Tony disse facendomi un sorriso dopo le varie presentazioni presi la valigia e la portai in camera che avrei condiviso con mio fratello mi cambiai con una semplice tuta e andai di la vidi che i ragazzi si erano seduti sul divano con mio padre

Papà: Vieni piccola siediti disse battendo la mano sul divano di fianco a lui e così feci

Ale: Dimmi papà

Papà: Devi sapere delle cose del tipo che abbiamo una gang si chiama South Side Serpents e tu da oggi ne farai parte non farai nessun rito sei mia figlia essendo che io tra un po' mollerò tu e Jugh prenderete il commando

Alessandra: Papà farei di tutto per stare con voi dissi prendendoli la mano mi girai verso mio fratello e mi sorrise poi iniziamo a parlare del più e del meno e restiamo così la giornata era sera ormai sentiamo dei grandi botti fuori usci correndo e vidi che c'erano due persone mascherate

Alessandra: Ei teste di cazzo se avete e palle togliete le maschere dissi per istigarli e loro per risposta iniziarono a menarmi solo che il risultato e che loro erano a tappeto e io ero in piedi con le mani sporche di sangue mi girai c'erano gli altri che mi guadavano stupiti

Alessandra: Bene ora che e finito lo spettacolo potete prenderli e sedergli e legarli stretti mi passarono accanto Sweet Pea e un altro ragazzo

Papà: QUESTA E MIA FIGLIA disse dandomi un bacio io andai a lavarmi le mani poi andai dagli altri intanto quei due bastardi si erano svegliati mi feci spazio fra gli altri e arrivai davanti e li guardai

Alessandra: Allora essendo che siete venuti qui a distruggere casa mia vorrei delle spiegazione dissi guardandoli attentamente negli occhi ho visto il terrore e la cosa mi fece ridere

Tizio 1: Lavoriamo per ghoulies disse terrorizzato

Alessandra: Bene quella stronza di Penny e tornata giusto in tempo dissi con tono sarcastico e freddo allo stesso tempo

Tizio 2: Ci ha minacciato disse mi girai verso gli altri che mi guardavano con uno sguardo interrogativo di colpo mi girai dando due schiaffi a tutti e due e mi allontanai

Alessandra: Sweep Pea Tony Jogh papà ho bisogno di voi dissi andando fuori

Alesssandra: Ho un idea per incastrare Penny essendo che non mi lasciava stare neanche in Italia ho deciso di farla fuori se le accetta le mie richieste potrei non farli niente se invece non ci sta la sfiderò a fare a botte con me dissi convinta

Sweet Pea: No e troppo pericoloso

Tony: Ha ragione Ale e troppo pericoloso

Ale: Non temo nessuno, Sweet Pea devi portare un messaggio a Penny lasciali questo bigliettino dissi dandoli un biglietto con ciò che avevo appena detto lui lo prese e poi sfreccio via con la moto intanto noi andammo in casa lasciando gli altri he si occupassero dei tipi andai in camera mi lavai e cambiai e tornai di la mi sedetti sul divano ma bussarono andai ad aprire ed era Sweet Pea tirai un sospiro di sollievo lo feci entrare

Ale: Ero preoccupata

Sweet Pea: Tranquilla sto bene disse facendomi un sorriso dei suoi iniziammo a parlare del più e del meno finché non senti gli occhi pesanti e mi addormentai.

RIVERDALE - SWEET PEADove le storie prendono vita. Scoprilo ora