Nency figlia della direttrice,è una ragazza stronza,molto ordinata,testarda ma anche dolce e timida non ha mai amato anche se in fondo spera di trovare qualcuno che la ami per quel che è.
Ciro ricci figlio di un boss e anche lui futuro boss,freddo,s...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
~~~
POV nency Perfetto! Cosa meglio di svegliarsi alle 7 di mattina il sabato per andare al carcere minorile dove da poco lavora mia madre . Ok che pure io Potevo evitare di andare Alla festa ma lei poteva risparmiare di farmi andare con lei proprio alle 7!!! .
Ma tralasciando tutto e meglio che mi faccio una doccia calda così poi mi vesto. Dopo aver fatto la doccia decisi di mettermi un semplice jeans strappato e una Maglietta a maniche lunghe bianca con uno scollo.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Non mi truccai poiché erano le 7 domattina e la mia voglia era pari a zero.
"la colazione la farai all'ipm"disse mia madre "Vabene"decisi di non replicare e sali in macchina "Mi dispiace non avertelo Detto"dissi d'un tratto "Sono tua madre ho il diritto di sapere se mia figlia sta dormendo nel suo letto o se è a una festa ad ubriacarsi"disse mai madre "Lo so non succederà più"le promisi "Vabene ma avrai lo Stesso la Punizione"disse "Pace?"chiesi allungando la mano "Pace"disse stringendola
FINE POV
Una volta all'ipm la ragazza vide un grande cortile diviso in due parti,dove da una parte c'erano le femmine mentre dall'altra parte i maschi. Quest'ultimi iniziarono a fischiare e fare apprezzamenti appena videro la ragazza cosa che le diede fastidio.
"Non farci caso"disse la direttrice anche lei infastidita Nency annui semplicemente iniziò a guardarsi intorno ma il suo sguardo si fermo su un ragazzo con i capelli neri tutti pieni di gel,crocifisso al collo,maglietta con le catene,beh si classico stile napoletano niente a che fare con i gusti di nency ma nonostante ciò continuo a fissarlo in quei occhi neri da qui restò incantata,cosa che lui ricambio sin da prima.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Dall'altra parte Ciro guardo incantato la piccola figura della ragazza,ma si riprese subito,lui non era il tipo da relazioni le ragazze le usava solo per chiavare non poteva di certo innamorarsi e non lo voleva perché come futuro boss non poteva avere debolezze.
POV nency "Salve direttrî questa è vostra figlia?"chiese un uomo con la barba avvicinandosi facendomi staccare lo sguardo dal ragazzo "Salve comandante si lei è mia figlia"disse mia madre sorridendogli,aspetta!? Da quando mia madre sorride a qualche uomo "Ciao piccrè sono massimo "disse porgendomi la mano che strinsi sorridendo "Ciao sono nency"dissi "Noi andiamo nel mio ufficio per qualunque cosa me lo venga a riferire"disse mia mamma prima di entrare nel ufficio seguita da me.
Una volta nel ufficio mia madre mi diede un cornetto al cioccolato che mangiai subito. "Quindi...."dissi dopo aver finito di magiare "cosa c'è tra te e massimo?" "Cosa!! Niente assolutamente niente"disse mia madre agitata "Peccato stareste bene insieme"dissi "Non ti darebbe fastidio per tuo padre? Non che mi piaccia massimo"disse mia madre "Se tu sei felice lo sono anche io,papà rimarrà sempre con noi ma non vuol dire che non puoi farti una vita"dissi "Ti voglio bene piccola peste"disse abbracciandomi,ma questo momento fu interrotto da una telefonata "Cosa,si fallo salire non è possibile che faccia sempre Casino"disse mia madre al telefono "Cosa è successo?"chiesi a mia madre ma quest'ultima non riuscì a dire niente poiché la porta si aprì facendo entrere una guardia e il ragazzo dagli occhi neri
"Ciro cosa hai combinato oggi?"chiese mia madre alterata
quindi si chiamava Ciro PENSAI
"Niente direttrí"disse sfacciato Ciro guardandomi "Quindi non sei stato tu ad accoltellare la guardia"disse mia madre "Io nun c'entr nient"disse Ciro sorridendo da pazzo "Sono qui da pochi giorni Ciro ma non sono scema"disse mia Madre sbattendo una mano sulla scrivania "Lino andiamo fuori a parlare"
E mi lascio lì nel suo ufficio,da sola con Ciro che continuava a fissarmi mentre io feci finta di niente continuando a stare al telefono facendo finita di essere interessata a qualcosa.
All'improvviso mi sentí spostare le ciocche dei capelli che erano cadute davanti al Viso, era Ciro "Che cazzo fai?"chiesi spostandomi di scatto "Stai calma nennè"disse sorridendo da stronzo per poi avvicinare ho suo viso al mio collo e annusare Cos'è un cane per Caso PENSAI "Ma sei scemò per caso!"sbraitai tirandogli i capelli per spostarlo ma me ne pentí subito dopo vedendo il suo sguardo "Me cagat o cazz"sbraita per poi prendermi dai capelli e spingermi contro il muro "puort rispett peccrè "disse Ciro stringendi i miei capelli nel suo pugno "A nu scem"dissi in dialetto,raramente lo parlo dato che a casa mia madre non vuole ma quando mi incazzo invece inizio a parlarlo "Tien e pall peccrè"disse prima di iniziare a baciare il mio collo con baci delicati "Spostati"sussurrai e stranamente lui lo fece andando a sedersi per poi accendersi una sigaretta e fumarsela "Forza Ciro vai in cella"disse mia madre entrando nell'ufficio "Ci vediamo peccrè"mi disse Ciro prima di uscire con la guardia
POV Ciro Dopo essere stato mandato dalla zoccola della direttrice ho visto anche la figlia,E mamma mij quanto e bella,tiene coraggio a rispondermi ma io sono Ciro ricci e nessuno può parlarmi così tantomeno una femmina.
Dopo che la direttrice mi ha rilasciato Solo con la figlia ho potuto godermi il suo odore di cocco e vaniglia,purtroppo è durato poco dato che la zoccola e rientrata facendomi portare nella mia cella. "We cirù tutto bene con la direttrice"disse Edoardo,e come un migliore amico qua perché c'è sempre stato. Annui semplicemente per poi andarmi a sedere sul davanzale della Finestra e fumarmi una canna mentre guardò il mare e finisco per pensare a quella ragazza.
