Spavento

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Continuiamo a baciarci senza pensare che siamo in mezzo alla strada piena di macchine che passano suonandoci.
Quando ci stacchiamo  per mancanza di fiato ci guardiamo negli occhi e  quando capisco ciò che è appena successo dico
"Scusami, io..." ma lui mi ferma
"È stato bellissimo" sorrido e mi mordo le labbra dicendo
"Si, è stato bellissimo" sorride e continuiamo a guardaci negli  fino a quando penso che stasera  c'è la luna piena.
"Giorgia che succede?" dice Simone preoccupato, ma io non riesco a rispondere, cado a terra in ginocchio mentre Simone mi abbraccia dicendo
"Respira, ci sono io qui con te" il mio respiro dopo un po' grazie a lui  si fa regolare e staccandomi dal suo braccio dico
"Come hai fatto?"
"Non lo so" dice toccandosi i capelli mentre io guardo la luna e sento il terrore ritornare da me così cerco di riflettere di nuovo alle parole di Simone che mi tranquillizza.
"Portami a casa, ti prego"Dico
"Certo" dice aiutandomi per poi salire in  macchina.
Quando arrivo vedo le macchine della polizia davanti casa così esco subito correndo aprendo la porta dove trovo mia nonna che piange seduta nel divano mentre la polizia gli fanno delle domande.
"Nonna> dico, alza lo sguardo.
"Giorgia dove sei stata? Mi hai fatto preoccupare"  dice piangendo venendo ad abbracciarmi.
"Mi dispiace nonna, ti racconterò tutto"  si stacca da me sorridendomi lasciandomi un bacio sulla fronte.
"E lui chi sarebbe?" dice guardando dietro di me, mi giro e vedo Simone davanti alla porta che mi sorride
"Nonna lui è Simone" dico mentre mia nonna sorride asciugandosi le lacrime
"Piacere sono la nonna di Giorgia" dice allungando la mano
"Simone"  stringendogli la mano
"Sedetevi e raccontateci cos'è successo" dice il puliziotto facendomi annuire.
"Rimani a cena?" dico riferendomi a Simone che dice
"Mi piacerebbe, ma devo andare, mi dispiace"  annuisco dispiaciuta accompagnandolo davanti alla porta mentre mia nonna lo saluta.
"Allora...grazie" dico mettendomi le mani in tasca imbarazzata non sapendo cosa dire
"Di nulla" dice sorridendomi  andando verso la sua macchina dove quando sale mi fa l'occhiolino facendomi sorridere e chiudere la porta.
Quando Simone s'è ne andato racconto tutto a mia nonna che dice
"Tesoro mi dispiace" passandomi una tazza di te caldo ai frutti rossi
"Non ti preoccupare nonna, ora sto bene" dico prendendo la tazza e bevendone un sorso
"Grazie a Simone" dice sorridendomi facendomi strozzare con il te, subito arrossisco.
"Ti piace!" dice mia nonna iniziando a ridere.
"NONNA, ma che dici?" dico imbarazzata.
"Si vede che ti piace, sei diventata lo stesso colore del te" dice ridendo più forte prendendosi una cuscinata da me quando poso il te iniziando a  scappare correndo per le scale ridendo mentre mia nonna mi rincorre anche lei ridendo con un cuscino in mano.

Tutto in una notte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora