Annoying

⚠️OS smut boyxboy

Avanti, portatelo qui, forza" ordinò con aria annoiata.

"Subito, ispettore" e uscirono dalla stanza.

L'ispettore Tomlinson stava seduto con le gambe accavallate e allungate verso la scrivania, ma non ci avrebbe mai appoggiato le scarpe, dio no.

Teneva tra le dita una penna, la sua penna prediletta, che a volte poggiava nel labbro inferiore per poi venire catturata dai suoi denti bianchi. Quante condanne e accuse ci aveva scritto con quella penna. Gli aveva sempre portato fortuna.

Louis Tomlinson aveva il diritto di sedere, possedere, lui e solo lui, in quella scrivania, la scrivania, da 7 anni. La scrivania dell'ispettore.

In molti avevano cercato di ostacolarlo, molte volte sottovalutandolo data la giovane età, voglio dire, a vent'anni non sono in molti ad ambire ad un ruolo così alto, figurarsi raggiungerlo, a quella stessa età. Quindi, si, si era dato molto da fare, trascurando relazioni e rapporti umani con chiunque, e concentrandosi sul suo sogno.

"Tra qualche minuto sarà qui, signor ispettore. Ci scusiamo per l'attesa" lo avvertì una guardia.

Già.

In 7 anni aveva fatto un buon lavoro, sempre, gli innocenti li riconosceva immediatamente, i delinquenti anche, e agiva sotto il nome della giustizia, non sbagliando mai un colpo, e non perdendo tempo.

Ma. Dopo, appunto, 7 anni di servizio meticoloso, non aveva mai, mai incontrato un uomo come-

"Harry Styles, la prego entri pure, sa perfettamente come fare"

-come Harry Styles. Quell'uomo era così... così misterioso. Così irritante. Così sconcertante.

"Lo so perfettamente da un anno, grazie tante. Ma me lo sarei già dimenticato, se un certo ispettore non volesse vedermi ogni tre giorni per la sua sega settimanale"

Così fastidioso.

Scortato da due guardie, Payne e Higgins, una figura alta e slanciata, giovane, riccia e spavalda fece il suo ingresso nell'ufficio dell'ispettore.

E quel sorrisetto, dio.
Che fastidio.

"Come vuole che mi metta, questa volta? A novanta per provarle che sono abituato a farmi ammanettare come un delinquente, o sempre a novanta per provarle che sono abituato a farmi ammanettare come una puttana?" gli sorrise nuovamente il riccio, con i polsi legati dietro la schiena da due manette, avvicinandosi alla sedia dinnanzi alla scrivania per poi buttarsici sopra come se fosse il divano di casa sua.

Che fastidio.

Louis se ne stava ancora nella sua posizione iniziale, gambe accavallate, penna tra le dita e tra i denti, e sguardo pensieroso.
Il bicipite appoggiato al braccio della sedia fletteva per portare la penna alle labbra, e il suo sguardo pensieroso presto divenne profondo e concentrato verso la figura irritante davanti a lui. Estremamente irritante.

Si erano incontrati la prima volta in tribunale, quando il riccio era stato accusato di una rapina in casa di un bastardo. E a Louis era stato affidato il caso.
Dal primo momento in cui i loro occhi si sono incrociati, il liscio ha capito che averci a che fare sarebbe stata una rottura di coglioni.

Era lì da un anno, quell'Harry Styles, e se mentre per molti mesi sembrava aver mantenuto un comportamento simile a quello di ogni altro detenuto, innocente o meno, nell'ultimo periodo era diventato più spensierato, allegro e strafottente.
E non perdeva mai l'occasione di provocare Louis con battutine a sfondo sessuale ogni qualvolta l'ispettore si trovasse nei paraggi.