Pov Diego
Tanc sta baciando una ragazza. Sposto il mio sguardo su lele e vedo che è sull' orlo di una crisi di pianto ma si trattiene. Cazzo deve essere distrutto
E ( Elisa): CHE FAI TANC? NON CE LA PRESENTI?
T: si avete ragione
La fa entrare
T: ragazzi lei è Martina pompeiano ( peia ) la mia ragazza
La sua ragazza non ci credo
Le ragazze iniziano a sclerare e Gian si congratula con lui. Io non dico nulla e nemmeno lele. Improvvisamente mi guarda con uno sguardo buio. Capisco subito, da quello sguardo, che sta soffrendo e che vuole andare via.
D: rega io e lele facciamo una passeggiata, casa è vostra non fate casini.
Dopo aver detto questo, chiudo la porta e lele scoppia a piangere. Dio in questo momento vorrei strangolare tanc
Pov tanc
Vado ad aprire. È la mia ragazza peia. Sorrido, è bello vederla anche se volevo stare ancora con i ragazzi e soprattutto con uno di loro...
improvvisamente mi bacia, poi mi stacco e la presento ai miei amici. Gian, Marta ed Elisa sembrano felici ma Diego e Lele non mi dicono nulla, si guardano e subito dopo Diego dice che lui e Lele vanno a fare una passeggiata. Escono con lo sguardo basso. Mi chiedo se sia stata colpa mia o altro, non capisco. Sono preoccupato non voglio litigare con Lele è il mio migliore amico! Cerco di non pensarci e mi godo la serata
Pov Lele
Non ci credo ha una ragazza, no no no non può essere. Io... io lo sapevo che avrei sofferto, lo sapevo fin dall'inizio. Accidenti! Perché devo essere così perché, perché devo sempre innamorarmi dei più stronzi. E il bello è che mi piace, mi piace troppo, ancora di più nonostante quello che sia successo. Cazzo sono uno stupido. Scoppio a piangere davanti a Diego, lui mi capisce è il mio migliore amico e non provo alcuna vergogna a frignare come un bambino davanti a lui
D: mi dispiace bro, è uno stronzo lascialo perdere tu meriti di meglio
L: è questo il problema die, non riesco a lasciarlo perdere io sono un sottone di Merda e non riesco a levarmelo dalla testa cazzo
D: ci sono un sacco di ragazzi al mondo, disponibili e adesso te ne accorgerai perché andiamo a rimorchiare bro
Risi per quello che aveva detto Diego, sapeva sempre come tirarmi su il morale. Mi asciugai le lacrime e andammo in centro per avvistare qualcuno da rimorchiare. Diego aveva visto un bel ragazzo per me che, come dice lui, di sicuro era gay e si vedeva dal suo comportamento. Presi coraggio e andai da lui
L: ehm ciao
X: ciao
L: piacere sono Emanuele ma puoi chiamarmi Lele
X: io sono Alessandro
L: carino il tuo nome
A (Alessandro) : per me sei carino tu
L: oh beh grazie neanche tu sei male
L: senti non è che ti andrebbe di andare al cinema ?
A: si certo
L: meraviglioso
Mi voltai verso Diego e gli feci dei pollici in su. Lui sorrise e mi salutò. Mi girai verso Alessandro e ci avviammo per il cinema.
....
18:23
Uscimmo dal cinema, devo dire che mi sono divertito. Credo di aver dimenticato tanc e, solo il pensiero mi Rende felice. Torno a casa e vedo tanc e peia che limonano sul divano. Riecco quel fastidio, ma credevo di averlo dimenticato! Bhe sarà così appena uscirò con ale domani sera. Salgo di sopra e racconto tutto a Diego e lo avviso che domani sera esco di nuovo con lui.
D: grande bro , hai visto ? Che ti dicevo?
L: si ma non ho ancora dimenticato tanc
D: è normale bro, ci vuole un po' di tempo ma vedrai che ci riuscirai ne sono sicuro
....
23:48
Siamo sul divano a vedere una serie su netflix, peia è andata via qualche minuto fa. Ormai quasi tutti sono andati a dormire manchiamo solo io e tanc
T: oi le
L: dimmi
T: senti ma.... a te da fastidio peia per caso?
Cazzo. E adesso che gli dico? Che poi da dove gli salta fuori questa domanda! Aiuto aiuto aiuto.
L: c-cosa perché me lo chiedi?
T: bhe oggi tu e Diego non l'avete salutata e poi siete usciti subito
L: avevamo un impegno...
T: sicuro le?
L: s-si sono sicuro
T:ok...
Finita quella chiacchierata imbarazzante mi alzai dal divano e andai a dormire. Mi infilai sotto le coperte e sentii qualcuno che mi abbracciava da dietro. Era tanc. In quel momento mi passò un brivido lungo la schiena. Sapevo che non dovevo farlo e che dovevo iniziare a dimenticarlo, sapevo che era sbagliato ma non posso di certo dire che non mi dispiaceva
