CAPITOLO 1

41 5 0
                                    

Morto...mio padre è morto. Continuo a ripeterlo nella mia testa perchè mi sembra ancora assurdo. Non ci credo che è morto sul colpo, come mi hanno spiegato i suoi colleghi. Io so quanto tempo impiega un uomo a morire con quelle ferite. Circa un'ora. Nessuno si è accorto di lui, nessuno lo ha aiutato, nessuno ha mosso un dito. E' stato travolto da una trave durante dei lavori di ristrutturazione di un palazzo, un palazzo per quei figli di puttana dell'agenzia di credito, stessi topi di fogna che ormai torturavano mio padre affinchè pagasse. L'unica cosa che è riuscito a dirmi il direttore che seguiva il caso di mio padre è stato solo: "mi dispiace". Si... ti dispiace soltanto perchè ora hai un giocattolino in meno da usare per sfogare le tue frustrazioni di merda. 

Sono a casa, quella che un tempo era anche la mia, alla ricerca di qualcosa da portare via. Mia zia appena ha saputo della sua morte, la prima cosa che ha fatto è stata tirarmi uno schiaffo in pieno viso, dandomi poi la colpa di tutto. Secondo il suo ragionamento, è stato il volermi bene ad ucciderlo, tutte stronzate. Come seconda cosa, ha pensato bene di mettere in vendita la casa, per "pagare il funerale". Ma lei non sborserà un soldo per lui, non lo ha mai fatto.

Frugo tra le cose di mio padre, prendendo i suoi oggetti più cari e alcuni vestiti, e un cofanetto attira la mia attenzione. E' un vecchio carillon, con una principessina che balla a ritmo di quella dolce melodia, è molto delicato e femminile, il contrario di quello che sono io. Dietro la ballerina c'è una busta bianca con su scritto 'step' il mio nomignolo. La apro senza esitazione e quello che c'è dentro mi spacca il cuore in due:

«Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel tuo caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere. Non c'è limite di tempo, comincia quando vuoi. Puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo. Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio. Spero che tu viva tutto al meglio. Che tu possa vedere cose sorprendenti. Spero che tu possa avere emozioni sempre nuove. Che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi. Spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita. E se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero.

Con tanto affetto, papà.>>

Ho il cuore a pezzi, ma nello stesso tempo non posso permettermi di farmi vedere in lacrime, la casa è piena di avvoltoi pronti a vedermi vacillare. Nascondo la lettera nella mia mimetica e prendo il resto delle cose che dovevo prendere, ormai non ho più niente da fare qui.

Adesso, sono davvero sola.

------------------------------------------

Questo capitolo l'ho fatto corto di proposito, in modo da cominciare il prossimo entrando nella vera storia.

Al prossimo capitolo!!!

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 15, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Come Un TuonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora