𝘴𝘵𝘳𝘪𝘱𝘱𝘦𝘳

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«Puoi andare»
Un ragazzo dai folti capelli lunghi e corvini aprì il cassettino del comodino, tirando fuori un pacchetto di sigarette Marlboro rosse, prendendo un cicca da questo per poi rimetterlo al suo posto, richiudendo infine il cassetto.

Mentre si accendeva quel cilindro mortale in camera sua, guardò come la ragazza, con cui aveva appena finito di fare sesso, sembrò delusa mentre si rivestiva, tendendo poi al ragazzo un biglietto con su scritto un numero.

«Se vuoi.. richiamami»

«Si si, certo Minso»
Non curante di niente, il ragazzo inspiró il fumo, rilasciandolo dopo poco e riprendendo subito dopo una boccata di fumo, uccidendo piano i suoi polmoni.

Per fortuna però non fumava sempre, solamente qualche volta alla settimana.
L'aveva promesso a sua madre dopo che avevano perso una figura importante nella loro famiglia per colpa proprio del fumo.

«..mi chiamo Jenny..»

«Ok Lisa, ciao»

Delusa, la ragazza se ne andò via correndo mentre il corvino, dopo aver preso un'altra boccata di fumo, si alzò dal suo letto e andò verso il cestino, dove buttò il biglietto che la povera ragazza gli ha dato.

«Tsk»
Buttando anche la cicca, dopo averla spenta per bene, il ragazzo decide di andare a in cucina a mangiarsi qualcosa; l'attività fisica gli ha messo appetito.

Stava per mettere il piede fuori dallo stipite della porta quando il suo cellulare iniziò a squillare, segno che gli era arrivata una telefonata.

Andando verso il telefono, che era sulla scrivania, il corvino lo prese in mano e lesse il mittente della chiamata; Taehyung.

«Hey Tae»

«Hey Kook»

«Che vuoi?»
Scocciato, il ragazzo corvino iniziò ad andare giù per le scale, dopo essere uscito dalla sua stanza, arrivando subito in cucina, dove iniziò a prepararsi un semplice sandwich, mettendo la chiamata in vivavoce e appoggiando quindi il telefono sul bancone della cucina, continuando a parlare con il suo amico.

«Mamma mia Jungkook, che palle che sei»
Alzando gli occhi al cielo, Taehyung si lamentò con il suo amico dicendogli che era davvero uno stronzo.

«Va bene scusami Tae, che cosa vuoi? Perché hai chiamato?»
Con voce più calma, Jungkook questionó il suo amico mentre si gustava il suo panino.

«Volevo chiederti se ti andasse di venire con me, Yoon e Nam in un pub che hanno aperto da poco, dicono che ci siano anche le stripper»
Alzando un sopracciglio, il corvino ghignó.
Era da tanto che non andava in un pub quindi perché no? Si sarebbe divertito.

«Va bene, a che ora?»

«Per le undici meno venti siamo da te»

«Perfetto, ciao»
Senza aspettare oltre, il ragazzo mise giù la chiamata e finì il suo sandwich, camminando verso il frigorifero e aprendolo, tirando fuori un semplice, ma sempre buono, banana milk ; gustandoselo.

Buttando via il cartone del liquido, Jungkook ritornò in camera sua per iniziare a cambiarsi nella tenuta di lavoro, si mise quindi una semplice felpa nera con il logo del posto dove lavorava e dei semplicissimi pantaloni larghi di tuta neri.

Jungkook lavorava in un negozio di videogiochi, una sorta di Game Stop ma molto più grande e con delle console su cui giocare.
Un Game Stop misto ad una sala giochi in pratica.

𝖲𝗆𝗎𝗍𝗌 › 𝗃𝗃𝗄+𝗉𝗃𝗆 · 𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗵𝗼𝘁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora