the night

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La musica alta, gli occhi chiusi, il caldo umido che aderiva alla pelle e faceva sembrare il mio vestito nero ancora più attillato. E poi delle mani, che afferravano le mie, e mi portavano via da quella mischia.

"Cosa vuoi." non era una domanda, e nemmeno un'affermazione. Volevo semplicemente tornare lì e dimenticare tutto. 

"Fare così non servirà a nulla. Parlagli." disse la voce. 

Alzai gli occhi al cielo, guardai verso la voce con aria di sfida e dissi un secco "no", e dopo un sorrisetto annoiato mi allontanai. 

Ma nonostante le sensazioni fossero sempre quelle di prima, ora avevo quella voce e quelle parole che mi giravano in testa, e non riuscivo più a dimenticarle. 

Ormai annoiata da stare lì, mi incamminai fuori dal locale, e mi incamminai verso casa.

Una volta tornata nella via di casa, frugai nella borsa per cercare le mie chiavi, che caddero appena dopo averle tolte dalla serratura.  Sbuffando mi chinai a raccoglierle, poi mi avviai sulle scale di marmo che ticchettavano sotto i miei alti e sottili tacchi neri. Fortunatamente abitavo da sola lì, altrimenti avrei svegliato almeno tre o quattro persone.

Giunta alla fine della scalinata, aprii il portone principale e mi trovai davanti all'ampio atrio che portava al mio appartamento. Tolsi subito le scarpe e lasciai cadere distrattamente la mia mantella e la mia borsetta su una poltroncina di velluto nero. Dopodiché andai verso la cucina, dove iniziai a preparare l'acqua per un tè. Tornai in camera, tolsi il vestito e infilai il mio solito pigiama di seta, fresco e comodo. Andai nel bagno e presi una salvietta con la quale mi pulii il viso. 

Dopo aver preso il cellulare, che era rimasto nella borsetta all'ingresso, tornai in cucina, dove ormai l'acqua per il tè era pronta. La versai in una tazza, mentre leggevo le ultime notifiche che mi erano arrivate mentre ero alla festa. 

Mentre le mie unghie picchiettavano sullo schermo producendo un rumore rilassante quanto fastidioso, mi arrivò una chiamata alla quale non volevo rispondere, così silenziai le notifiche e lasciai il telefono appoggiato sul tavolo mentre andavo nel letto. 

La mattina dopo, una volta spostate le tende per illuminare la stanza, andai in cucina e trovai il telefono pieno di notifiche. Mentre sbadigliavo leggevo i mittenti: c'erano 3 messaggi dalla mia agenzia, 7 della mia migliore amica e 50 di un certo "louis".

Sapevo benissimo chi era, anzi, lo sapevano quasi tutti, ma nessuno lo conosceva come me. Alzai gli occhi al cielo e lessi velocemente i messaggi della mia agenzia, mentre facevo una veloce colazione con una tazza di latte e dei biscotti. I messaggi dicevano: "Daphne, lo shooting è anticipato ad oggi, verso le 15"; "make-up semplice e metti pure un vestito bianco leggero" "sii puntuale :)" risposi con un secco "ok, va bene". Dopotutto non era il mio lavoro, ma una cosa che facevo solo quando avevo tempo. 

Andai nella cabina armadio, e aprii l'anta di vetro dalla quale si intravedevano i vestiti bianchi, e ne afferrai uno che mi arrivava poco sopra le ginocchia, aveva le maniche larghe e una cintura stretta in vita. Lo preparai sul mio letto insieme ad una borsa bianca con la catena dorata e delle scarpe con il tacco anch'esse bianche. 

Nel frattempo misi dei jeans larghi e una camicetta leggera per stare in casa, e mentre mi preparavo un toast leggero per uno spuntino di metà mattina, chiamai la mia migliore amica: 

"Hey"

"Hey! Come va? Perché non hai letto i miei messaggi?"

"Oh, non ci ho prestato attenzione. Avevo tantissimi messaggi da leggere stamattina"

"Mh, ok. Cosa volevi chiedermi?"

"Vieni qui, mi sto annoiando"

"Certo, arrivo subito" ci fu una pausa, il telefono cadeva e veniva raccolto "ci vediamo tra poco"

"A tra poco" 

Chiusi la conversazione, e presi un bicchiere dove versai dello champagne. Dopodiché uscii sul terrazzo, dove si vedeva buona parte di Londra. Sentii il portone aprirsi e dei passi avvicinarsi. 

"Hey!" sorrise Cleo, la mia migliore amica.

"Hey!" risposi io, con un sorriso altrettanto ampio. 

"Di cosa volevi parlarmi?" chiese lei.

"Di Louis. È tornato." 



*SPAZIO AUTRICE*

oioii 

ammetto che non era la mia idea iniziale ma mi piace la piega che ha preso la storia ahaha.

se sarò brava ogni giovedì potrei provare a far uscire un nuovo capitolo, ma non assicuro nulla :)

intanto spero vi sia piaciuta, nonostante il capitolo non sia lunghissimo

e nulla, ditemi cosa ne pensate e cosa pensate succederà :)

ps: forse cambierò la copertina e la descrizione ahah

love love love- E <3

cigarette daydreamsWhere stories live. Discover now