La visita...

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Avete presente quelle persone che quando sorridono illuminano la stanza in cui si trovano?

Io si.. e ora scriverò un attimo che, probabilmente anche se descritto, non avrà mai l'intensità potente da cui sono stata travolta quando l'ho vissuto.. 

Era un semplice giorno di Agosto del 2010.. Vik faceva temporaneamente visita a una signora anziana sostituendo un'altra badante.. spesso mi portava con lei e quel giorno mi è rimasto dentro.. 

Arriviamo in questa splendida casa, davvero molto bella da fuori.. avvolta da un grande giardino verde attraversato da una stradina ciottolata che porta all'ingresso, ed entriamo..la seguo ma, appena varco la soglia subito una sensazione cupa mi ha assalito.. ricordo molto bene quello che sentivo..abbandono..tristezza.. vecchio.. le tapparelle erano socchiuse quindi tutto era avvolto in una lieve oscurità.. mi guardo intorno ed è una casa ormai abbandonata a se stessa ma.. in ogni angolo dove poso il mio sguardo riesco a sentirne il vissuto..ci sono mobili scuri antichi, pieni di soprammobili e ricordi di ogni tipo e poi, tante foto.. ritratti bellissimi di famiglia.. i più vecchi, in color seppia antico mi fanno soffermare.. ho sempre amato le vecchie foto.. non hanno colori a emozionarti ma ne percepisci comunque il calore e la profondità.. e nonostante amo il buio, mi sento un pò a disagio nel cupo di questo ambiente... saliamo da questa scalinata e, dietro una porta di una delle stanze al piano di sopra, si intravede una piccola luce in disparte.. mi soffermo appoggiandomi al telaio senza entrare e.. ho iniziato ad osservare il più bell'atto d'amore prendere forma..in questa stanza ci viveva una piccola anziana signora.. aveva dei capelli bianchissimi e nonostante la sua età.. aveva l'apparenza di una persona forte, vanitosa e soprattutto ancora molto esigente.. era seduta su una poltrona di quelle antiche dalle forme molto simmetriche color rosso.. rivolta verso la finestra, in silenzio e nella più totale solitudine.. finchè non si è accorta del nostro arrivo e.. appena ha visto Vik entrare, il suo viso si è acceso di luce pura..  Vik le è andata incontro facendogli domande scherzose su come stesse, parlandole in modo affettuoso come si fa con i bimbi.. e lei una piccola e dolce nonnina rispondeva a tutte, col sorriso stampato.. le visite erano brevi, massimo una mezz'ora, giusto il tempo di una sistematina .. qualche passo per sgranchirsi e tanti sorrisi rubati alla solitudine..

Era piccola.. magra.. e in apparenza molto provata dal suo vissuto.. faticava a muoversi ma, quando Vik le ha allungato le mani per sollevarla lei, nella sua piena fiducia e sicurezza le ha afferrate, seguendola nei piccoli passi che le chiedeva di fare.. probabilmente per lei era dura ma... tra le mani amorevoli di Vik, si muoveva con disinvoltura.. felice... con calma e leggerezza...e in tutto questo la chiave principale era il sorriso e l'amore che vik le trasmetteva.. due sorrisi che ai miei occhi stavano illuminando tutto quello che c'era intorno compreso il mio cuore.. avevo indosso occhiali da sole scuri.. che non levo quasi mai, nemmeno in ambienti bui perchè mi infastidisce la luce e evito ai miei occhi lo sbalzo tra chiaro e scuro.. e quel giorno fortunatamente mi han coperta dall'emozione che stavo vivendo.. le lacrime scendevano indisturbate.. lente ma continue.. più cercavo di ascugarle e fermarle e più l'emozione mi travolgeva.. ero commossa da quanto amore sentivo in quei semplici ma intensi attimi..

E dopo la breve camminata per sgranchirsi, ecco il momento della sistematina per poi metterla a letto.. sempre giocherellando con lei, vik le ha passato salviettine profumate sul viso, sul collo, nelle braccia, rinfrescandola e donandole sollievo dalla calura della calda giornata.. e poi con una spazzola le ha pettinato delicatamente i suoi folti capelli bianchi mettendole poi una mollettina.. vik conoscendo la sua dolce vanità, con quel suo sorriso avvolgente si complimenta con lei per la sua bellezza porgendole uno specchietto, istigandola a guardarsi e lei, rispondendo a sua volta col sorriso afferra lo specchio e.. "oui je veux me regarder.."  

Attimi.. attimi fuggenti, in cui Vik l'ha avvolta col suo calore.. le ha regalato tempo.. offerto amore incondizionato.. e con la luce dei suoi sorrisi le ha dato gioia e spensieratezza, facendole dimenticare in quel breve lasso di tempo, quel grande senso di abbandono che la circondava.. un tempo che è passato veloce.. e nell'immensità dell'emozione che stavo provando, purtroppo ricordo ancora come fosse adesso.. il suo sguardo.. uno sguardo profondo e intenso che a poco a poco è andato incupendosi, quando ha iniziato a capire che il tempo dedicato a lei stava per scadere..

Emozioni.. alcune sono profonde e ti segnano come cicatrici.. altre ti percorrono giusto l'attimo che le vivi e poi svaniscono come il ritrarsi delle onde a riva.. tutto dipende dall'intensità come le percepisci.. più ti toccano nel profondo e più il ricordo si rafforza nel tempo.. io sono sicura che al mondo ci siano persone nate esclusivamente per amare più di altre, solo per il semplice fatto di farlo.. senza pretendere nulla in cambio.. ripagandosi solamente con la felicità di chi hanno amato, anche senza legami, e tutto questo con l'intensità leggera della naturale bontà d'animo..

Grazie Vik..

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