2- l'incontro con gon

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preparai le mie cose, misi tutto nella stessa valigia. mi misi a dormire pensando alla scuola.
passata la notte, mi svegliai presto, mi lavai, mi vestii e feci tutto quello che dovevo fare. alle 8 mio padre entrò nella mia camera e mi disse che dovevamo partire. presi tutto e lo portai dentro la macchina. dalla sua faccia pensai che era parecchio stupito dato che io non avevo detto niente sul fatto della scuola. nella macchina c'era anche mia madre e durante il viaggio non spiccicarono una parola.
arrivammo tardo pomeriggio, quando le lezioni si erano già concluse. -menomale- pensai.
scesi dalla macchina con i bagagli in mano, vidi una figura alta, vestita in modo elegante, fuori dalla scuola. scesero anche i miei genitori e andammo incontro a quella figura.
"salve, sono il preside di questa scuola, sono realmente onorato di poter istruire, qui nella mia scuola, un membro della famiglia zoldyck" -preside eh? non mi sembra un tipo che ci tenga a farsi rispettare-
"vieni killua, ti accompagno nel tuo dormitorio, i tuoi genitori possono anche andare." i miei non se lo fecero ridire e se ne andarono, il preside cominciò a camminare verso un anorme edificio e io lo seguii.
"ecco killua, questi sono i dormitori e dietro c'è la scuola"
era veramente tutto troppo enorme, i dormitori assomigliavano a un palazzo, con un sacco di finestre, adesso non so come descriverlo. avevo molta paura di quello che mi sarebbe potuto succedere.

"killua, questa è la tua stanza, la numero 99406(speriamo che qualcuno capisca la combinazione), ecco la chiave"
il preside se ne andò e io infilai quella chiave aprii la porta. -menomale, sono da solo- pensai. nella stanza c'era un letto matrimoniale, un bagno, degli scaffali e una piccola cucina con dei prodotti con cui cucinare. volevo andarmi a fare una doccia e rilassarmi un po' dopo tutto lo stress che avevo accumulato per colpa della scuola.
mi spogliai e misi i miei vestiti sporchi sopra il letto e quelli puliti in mano. afferrai la maniglia e
-OMMIODIO C'È UNO DENTRO IL MIO BAGNO CHE SI STA FACENDO LA DOCCIA-
"ESCIIIII" gridò quello all'interno.
chiusi velocemente la porta d'impulso.
-chi era? e poi io non ero solo nella stanza?-
ripensai a quella scena. era un ragazzino dai capelli verdi, gli occhi marroni e grandi e una corporatura- arrossii. l'avevo visto nudo? beh però era- arrossii di nuovo.
-cosa? perché mi sento bollire le guance?-
"EI TU" gridò la voce di quel ragazzo da dentro il bagno "cosa ci fai nella stanza del mio dormitorio?" -che tipo strano, mi sta parlando da dentro il bagno, vabbè mi limiterò a rispondergli
"guarda che questo è anche il mio dormitorio" -oh no, mi toccherà condividere il dormitorio con qualcuno, beh almeno sembra carino-
"ah, scusa allora, non lo sapevo. senti, vorrei parlarti di persona e mi sono scordato i miei vestiti sopra alla sedia vicino al letto, me li puoi portare?"
senza problemi risposi "si certo", mi alzai dal letto e, ah ero ancora nudo. mi rivestii in fretta e presi i suoi vestiti, erano tutti verdi, doveva piacergli particolarmente il verde. aprii la porta e glieli lasciai dentro mettendo solo il braccio all'interno. "grazie compagno di stanza!", non gli risposi.
dopo qualche minuto uscì dal bagno questo ragazzino con i capelli bagnati.
"piacere, mi chiamo gon!" mi disse spalancando un sorriso a 32 denti.
"oh ok" mi limitai a rispondere, non ero bravo a socializzare, non sapevo cosa rispondergli. lo guardai in faccia e un po' arrossii, mi misi le mani sopra la faccia perché sentivo di nuovo le mie guance bollire. -perché? smettila-
"e tu? come ti chiami?"
"ti serve a qualcosa?"
"si, se dovessi chiamarti, come ti chiamerei?"
"perché dovresti chiamarmi?"
"beh sei il mio compagno di stanza, ti chiamerò prima o poi"
"ok, mi sono stufato, mi chiamo killua."
"killua? killua, bel nome!"
feci un sorrisino. -aspetta, cosa? io? un sorriso? da quando in qua sorrido?-
"sei nuovo vero, killua?"
"oh si, sono nuovo"
"beh, scusa se cambio discorso, ma, abbiamo solo un letto, ti da un problema se dormiamo insieme?" arrossimo insieme, non spropositatamente, leggermente.
"si, non è un problema per me"
ci fu un attimo di silenzio
"killua, che ne diresti di diventare anche il mio compagno di banco a scuola? quelli nella stessa stanza hanno anche la stessa classe, io vado nella 1C. te l'ho chiesto perché nessuno vuole mettersi vicino a me e sinceramente neanche io l'ho voluto fino ad ora. certo, sono tutti miei amici, ma per esempio i miei due migliori amici sono in banco insieme e io sono da solo, ti va di stare con me?"
"per me va bene, gon"
"quindi da ora in poi siamo amici?"
-amici? ho trovato quello che stavo cercando?-
si aprii la porta

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ciao, spero che la storia stia andando bene. non vorrei superare le 800 parole in questi primi capitoli per non far diventare la lettura troppo pesante, magari li allungherò man mano. se vi è piaciuto questo capitolo lasciate una stella, grazie a tutti

finalmente è finita (killuaxgon)[sad] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora