XII (Epilogo)

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Nico si svegliò con la schiena contro il petto di qualcuno. Il petto di Percy. Erano nel loro appartamento a New York. I due stavano insieme da 12 anni e da 5...erano sposati. Percy era diventato un biologo marino (Sì, era riuscito a superare il liceo!), mentre lui, dopo, il liceo aveva iniziato inspiegabilmente a desiderare di studiare giurisprudenza e così aveva fatto, ora era un avvocato. Nico controllò l'orologio sul comodino: erano le 10 di mattina. Credeva di essere in ritardo per il lavoro così si divincolò dalla dolce stretta di Percy e si alzò, poi si ricordò che era Domenica e si ributtò a letto. Ormai Percy si era svegliato, così, rantolando, lo abbracciò di nuovo e lo tirò a sé, poi lo fece girare e gli diede un bacio a fior di labbra.

“Buongiorno”

La voce roca di Percy Jackson di Domenica mattina era decisamente la cosa più sexy del mondo

“Buongiorno, Percy”

Prima che potessero baciarsi di nuovo, qualcuno aprì la porta e una piccola figura entrò nella stanza.

“Buongiorno papi, buongiorno papà”

A parlare era stata una bambina sui 5 anni, dai capelli lunghi e neri, un piccolo nasino e con gli occhi verdi ancora pieni di sonno.

“Buongiorno, principessa”

Così Percy e Nico salutarono loro figlia, Bianca.

La bambina sorrise e si avvicinò a letto e ci si arrampicò sopra, poi gattonò trovandosi in mezzo ai suoi genitori

“Sapete che vi voglio bene e che sono molto felice oggi?”

Nico, insospettito, le chiese

“Bianca, cos'hai combinato, rotto o fatto di male?”

La bimba iniziò a ridere

“Niente, papi, lo giuro, non ricordi chi viene a trovarci oggi?”

Nico si scambiò uno sguardo allarmato con Percy e realizzò

“Oddei, abbiamo invitato a Pranzo, Jason, Leo e il piccolo Mike oggi e noi siamo ancora a letto!”

Percy lo prese per le spalle e lo abbracciò, e nella stretta finì anche Bianca

“Calmati, ora ci organizziamo per bene, ci laviamo, io preparo Bianca, tu intanto puoi iniziare a cucinare”

Nico non rispose sorpreso dalla fermezza di Percy. Da quando si erano sposati aveva finalmente messo la testa a posto, non era più spericolato e avventato, almeno non tanto, era maturato parecchio e si era anche fatto crescere un po' di barba e questo lo faceva sembrare ancora più

sicuro di sé.

“Papà, mi stai schiacciando”

Iniziarono a ridere come idioti e strinsero loro figlia in un altro abbraccio.

*

Si trovarono tutti e tre davanti ai fornelli con un grembiule da cucina. Quello di Nico aveva anche dei fiori gialli, disegnati da Bianca, quelli di Percy erano blu.

“Bene”

Esordì il figlio di Ade

“Io penso alla portata principale, tu Percy pensa al dessert, mentre tu Bianca...”

Guardò la bambina che sembrava euforica

“...tu prendi un foglio e disegna qualcosa”

“Ma uffa, io volevo cucinare”

Percy intervenne

“Principessa, dai, ubbidisci a tuo padre”

“Va bene”

My ending and my Beginning (Pernico/Jasico)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora