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"Olivia! Sbrigati tocca a te!" Urla Mélusine una volta entrata in camerino. Sbuffo; sono qui da 2 anni e ancora mi lasciano a ballare su una pista, il mio posto è dietro ad un bancone, senza occhi puntati addosso. Non voglio fare questa vita, in giro la gente mi guarda e vede solo la mia "carriera". Oggi è il mio 18esimo compleanno e speravo di passarlo con Mélusine e Sophia, mentre invece mi ritrovo a lavorare per compiacere una mandria di quarantenni arrapati. Sarò pure la cocca del capo, ma non vi trovo benefici.
"Olivia muovitii" protesta sfinita Mel, alzo gli occhi al cielo e mi do un'ultima occhiata allo specchio, sistemando dei ciuffetti di capelli caduti dalla coda. Osservo i trampoli su cui ballo e mi meraviglio di come non mi sia mai presa una storta.

-Beh tecnicamente sei caduta una ventina di volte-
Mi ricorda la mia coscienza.
Sbuffo e mi alzo dalla sedia ricevendo un imbocca al lupo da Mel, mi chiedo dove sia Sophia.
Prima di uscire allo scoperto, svuoto la mente, tutti i pensieri se vanno in vacanza ed io mi ritrovo concentrata al massimo. Prendo un grande respiro profondo e aspetto che Kevin mi presenti.
"Ed ora, a grandissima richiesta, la nostra fantastica ed insuperabile OLIVIAAAA" una marea di fischi e d'applausi rimbombano nella sala non appena entro.
"Signori, un attimo di attenzione" un coro di disapprovazione si eleva nuovamente facendomi confondere e guardare male Kevin.
"Lo so, lo so, dico una cosa veloce e poi vi lascio allo spettacolo ok?" Un ennesimo ululato di approvazione di innalza nel locale
"Oggi, la nostra Olivia compie 18 anni, quindi per la gioia dei vostri genitali, da staserà è disponibile anche lei per le Red Zone" tutti applaudono e fischiano.
Le Red Zone sono le stanze private, a luci rosse, del locale dove gli uomini pagano per passare una notte con una delle ballerine.
Guardo confusa Kevin, eravamo d'accordo che il non avrei partecipato a questo. Ricevo un occhiolino dall'uomo che scende dal palco, lasciandomi in uno stato di ansia e stress. Non appena le note di Dangerous Woman di Ariana Grande rimbombano nelle mie orecchie inizio a muovermi in modo sensuale osservando il pubblico. Dio mio mi viene da vomitare, quanti padri e impiegati modello ci saranno qui dentro. Al ritornello mi piego e sciolgo i capelli alzandomi di colpo, provocando una reazione positiva nel pubblico. Attacco l'incavo del ginocchio al palo e vi ruoto attorno, terminando la coreografia con una specie di spaccata. Mi alzo e prima di uscire mando un bacio volante al pubblico, tenendo a stento un coniato di vomito.
Mi dirigo subito nello spogliatoio in modo da coprirmi un po', trovando Mel e Sophia ad aspettarmi
"Ragazza sei stata magnifica là fuori" esulta Sophia abbracciandomi. Alzo gli occhi al cielo e la ringrazio
"Già richieste per la Red Zone?" Chiede Mel mimando con le mani le ultime parole. Nego con la testa
"Ti hanno mangiato la lingua?" Chiede Soph, la guardo male
"È il mio compleanno e sono costretta a lavorare in questo covo di arrapati" sbotto avvolgendomi in una specie di accappatoio, le due davanti a me sbuffano e guardano verso la porta del camerino che si apre lasciando entrare Kevin
"Ehi raggi di sole" ci saluta l'uomo a comando del locale, lo salutiamo con un accensò del capo e continuiamo a preparaci per andarcene a casa
"Oh no, Olivia metti giù quella roba" mi ferma, lo guardo confusa
"Hai un sacco di richieste per stasera tesoro mio" dice con un sorriso a trentadue denti
"No signore, eravamo d'accordo su questo, niente Red Zone" sentenziò decisa
"Oh andiamo non vorrai deludere i tuoi ammiratori" mi prega
"Perché no? Ci sono disponibili Katherina e Moldava" dico sbuffando
"Beh c'è un cliente speciale che richiede esplicitamente di te" ammette facendomi alzare un sopracciglio
"Un cliente speciale?" Chiedo
"Aaron Fox" dice. Aaron Fox?! Ma che stiamo scherzando?
"Oh no no no hai capito male, non rimango con un potenziale assassino in una stanza ok?!" Dico esausta
"Beh, il capo sono io Olivia, e poi ti farai un bel mazzetto di soldi" conclude con fare gentile la frase che aveva iniziato con tono autoritario. Lo guardo e alzo gli occhi al cielo sbuffando. È solo una notte, che sarà mai.
"Bene! Lo trovi nella stanza 42" conclude uscendo
"Beh... ti è andata bene" asseriscono le ragazze mostrandomi la foto di Aaron. Strabuzzo gli occhi per la sua bellezza. Ma ritorno subito in me
"Ci vediamo" le liquido uscendo e dirigendomi verso la stanza.

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