Olivia's Pov
Cammino avanti e indietro per la stanza, soffermandomi più volte davanti al letto e iniziando a sistemarlo in maniera maniacale, cercando di scacciare le pieghe inesistenti dal copriletto. Ho troppo stress addosso. Voglio andarmene di qui e tornare alla mia vecchia vita con Mel e Sophia, insieme siamo sempre state inseparabili, in ogni ricordo bello c'è la loro presenza, non resisteremmo una senza l'altra.
Inizio a pensare ad un nuovo piano per scappare, dato che quello precedente non è andato a buon fine. L'unica cosa che so è di non fidarmi di nessuno.
-pensa Olivia, pensa- mi massaggio le tempie insistentemente nella speranza di arrivare alla fine di questo quesito: come scappo senza essere vista da nessuno? Bella domanda
D'un tratto arrivo alla risposta.
In ogni camera d'albergo ci dovrebbe essere un telefono. Nella speranza -sto avendo fin troppe speranze- che Fox non l'abbia fatto togliere, mi metto a setacciare la stanza come un segugio in cerca di un osso. Guardo sotto al letto, dentro al comodino, in bagno, ovunque ma niente. Affranta mi butto a peso morto sul letto e fisso il soffitto bianco latte fin quando non mi accorgo di un piccolo dettaglio: non ho guardato nell'armadio!
Ma chi sarebbe così stupido da nascondere un telefono in un armadio? Beh Fox!
Bingo! Trovato
-Aaron è tutt'altro che stupido Olivia- mi ricorda la mia coscienza. In effetti mi pare strano che lo abbia nascosto in un posto così scontato
-Non per te visto che te ne stavi dimenticando- sta zitta.
Non faccio in tempo ad alzare la cornetta che il dispositivo inizia a suonare insistentemente
"Pronto?" Chiedo titubante rispondendo
"Ciao Olivia" è una voce roca e maschile a parlare
"Chi parla?" Chiedo confusa, qui nessuno mi conosce eppure chiunque stia chiamando dev'essere in questo hotel e conosce il mio nome, perciò conosce anche il numero della mia stanza ! Grazie al cielo finalmente qualcosa di buono
"Un vecchio amico di Fox" pronuncia quasi con disgusto il cognome del mio rapitore
"Come fai a sapere il mio nome?" Voglio delle risposte Il prima possibile
"Saprai tutto a tempo debito, so un modo per farti scappare senza che lui se ne accorga ma tu devi farmi un piccolo favore" conclude con tono autoritario ma allo stesso tempo intimidatorio
-Il tutto porta al comportamento di una persona della quale non ci si può fidare- mi avviso da sola
"Che tipo di favore?" Chiedo esitando e ignorando i miei pensieri."Una volta che avrai concluso la tua piccola missione faró recapitare nella tua stanza la chiave di un auto e dei soldi così che tu possa andartene indisturbata dopo avermi consegnato il bottino... allora, abbiamo un accordo?" Chiede il ragazzo all'altro del telefono dopo avermi spiegato la mia "missione" come la chiama lui. Esito un attimo
-Pensaci Olivia, se Fox avesse voluto ucciderti lo avrebbe già fatto. Chi ti dice che questo tizio non sia uno dei suoi amici? Ricordi? Non fidarti di nessuno-
"Si" dico in un sussulto
"Benissimo, a presto OLLY" conclude riattaccando. Mi affretto a nascondere nuovamente il telefono dentro all'armadio e inizio a pensare a tutto quello successo in questi due giorni: il diciottesimo compleanno al Moon's club, la red zone, Il rapimento, la ragazza dell'autogrill, la sparatoia con la polizia, la fuga da alcuni tizi che volevano fare fuori me e Aaron ed infine la telefonata di quel ragazzo. Sono arrivata già al limite della sopportazione. Mi alzo di scatto dal letto convinta di concludere al più presto questa sceneggiata, in modo da tornarmene alla mia vecchia vita senza tutti questi problemi.
Inizio a battere insistentemente sulla porta e gridando, in ogni lingua a mia conoscenza, aiuto.
Dopo una buona mezz'ora passata ad urlare sento dei passi pesanti venire nella direzione della camera. Indietreggio quando sento la serratura della porta aprirsi
"Si può sapere che cazzo ti urli?!" Ed eccolo qui, in tutta la sua bellezza: Aaron Fox
"Ciao anche a te" dico sfidandolo con lo sguardo
"Ciao Olivia, tutto bene ?" Chiede prendendomi in giro e scimiottandomi
"Ecco, così va meglio" esclamò forzando un sorriso
"Allora?" Chiede aspettandosi una risposta alla sua prima domanda.
"Cosa?" Chiedo fingendo di non ricordarmi
"Si può sapere perché stavi urlando?" Chiede spazientito
"Uhm mi annoiavo" dico arrotolando una ciocca di capelli sull'indice
"Ti annoiavi?!" Chiede con un sopracciglio alzato
"Che c'è di male? Mi avete rinchiusa qua dentro, come una prigioniera, ma andiamooo c'è la piscinaaa" dico sorridendo alla fine. Cercando di convincerlo a farmi andare giù.
Si avvicina a grandi passi schiacciandomi contro la parete
"Senti ragazzina, non è un gioco, qui la gente muore! Hai presente quei figli di puttana che ci sparavano prima di cadere in acqua ?" Chiede arrabbiato. Annuisco
"Ecco, se solo dovessero vederti, anche solo di sfuggita, senza neanche essere sicuri che sia tu, potrebbe essere chiunque, a loro non interessa, ti sparerebbero e non avrebbero alcun rimorso, così come farebbero con chiunque" conclude allontanandosi. Non mi ero accorta di aver trattenuto il respiro fino ad adesso.
"Si può sapere chi sono?" Chiedo isterica
"Saprai tutto a tempo debito" dice riprendendo le parole del ragazzo al telefono. Beccato
Inizio a ridere come una matta
"È adesso che hai da ridere?" Chiede come se stesse perdendo la pazienza
"Beh devo dire che il tuo amico è stato molto convincente al telefono" dico massaggiandomi la pancia per le risate, lo vedo contrarre i muscoli
"Quale telefono?" Chiede serio. Qualcosa non va, non sembra il tipo da tirare per le lunghe una messa in scena. Piano piano smetto di ridere
"Quello nell'armadio" dico ovvia. Subito scatta verso il mobile a lo apre tirando fuori il dispositivo
"Ti ha detto il suo nome ?" Chiede preoccupato
"No" dico soltanto
"Che ti ha detto?" Chiede frenetico
"Nulla" mento. Mi guarda intimandomi di dire la verità
"Dovevo prenderti qualcosa e lui mi avrebbe aiutato a scappare" dico arrendendomi al suo sguardo. Lo vedo irrigidirsi
"Cosa dovevi prendermi"________________________________
SPAZIO AUTRICE
CIAOOOOO COME VA? Io sono stra felice, finalmente sono tornata a scuola in presenza come molti altri presumo. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Se è così fatemelo sapere!
Cosa mai dovrà rubare Olivia ad Aaron? Lo scopriremo nel prossimo capitolo, restate connessi!
-Ally 💕
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Moon's Club
General FictionOlivia è una dei gioielli più preziosi di Kevin Moon, capo e direttore del più noto nightclub di Los Angeles. Olly aveva dei sogni prima di essere presa sotto l'ala protettiva di Moon, voleva andare al college come tutte le altre sue coetanee, conos...