Marrakech Fondata alla fine del IX secolo dagli uomini velati venuti dal Sahara, Marrakech è la seconda città imperiale. E’ conosciuta come la “Perla del Sud”. I visitatori apprezzeranno la bellezza dei suoi famosi monumenti e le tombe decorate che accolgono i resti dei monarchi delle antiche dinastie. Molto interessanti i mercati, le piazze, lo scintillio dei colori nella città totalmente rossa e ocra, attorniata da un lato da palmeti e dall’altro da oliveti.Da ricordare : Djamaa ed Fnaa, la grande piazza dove danzatori, maghi, acrobati e raccontano storie offrono uno spettacolo senza fine. La Koutoubia, un minareto del XII secolo alto quanto le torri di Notre Dame.La Medersa Ben Youssef con i suoi mosaici, i suoi marmi e le sue leggi scolpite. Il sontuoso palazzo Bahia, le meravigliose tombe che accolgono i resti della dinastia Saadiane. La Menara e i giardini dell’Agdal. Il mercato dei cammelli e la passeggiata in carrozzella al tramonto in un raggio di dieci km attorno alle fortificazioni della città per ammirare i colori luccicanti dei suoi muri immersi nella luce della sera. Ad un’ora di macchina da Marrakech si trova Oukaimden che è la più bella stazione di sci del Marocco. A Marrakech, e in tutto il paese, si tengono festival, nazionali e islamici e alcuni di loro sono considerati come feste nazionali. I festival culturali più noti che si tengono a Marrakesh includono il Festival del Folklore Nazionale, il Festival delle Arti Popolari di Marrakech (a cui partecipano molti famosi musicisti e artisti marocchini) e il festival berbero. Il Festival Internazionale del Film di Marrakech, che aspira ad essere la versione nordafricana del Festival di Cannes, è stato istituito nel 2001. Il festival, che presenta ogni anno oltre 100 film provenienti da tutto, ha attirato stelle di Hollywood comeMartin Scorsese, Francis Ford Coppola,Susan Sarandon, Jeremy Irons, Roman Polanski e molti importati attori cinematografici europei, arabi e indiani. La Biennale di Marrakech è stata fondata nel 2004 da Vanessa Branson come un festival culturale di varie discipline, tra cui arti visive, cinema, video, letteratura, arti dello spettacolo e architettura.
Fès(detta anche Fes o Fez) (in arabo:فاس, Fās, in francese Fès), è una città santa delMarocco, a 350 m s.l.m., nel fondo di una fertile vallata, capoluogo della Prefettura di Fes. La città vecchia è, per i suoi monumenti, i suoi mercati e le sue moschee, uno dei centri più attraenti di tutto il mondo islamico.Per popolazione è la terza città del Marocco e la più antica città imperiale e deve questo prestigio alla sua prevalenza politica secolare e all'importanza della sua antica università sulla cultura e sull'arte del Nordafricamusulmano.Fès è famosa per la sua "medina", nome con cui gli europei indicano la parte vecchia delle città arabe, si tratta essenzialmente di Fās al-Bālī in cui si manifesta tutta la complessità di una città musulmana antica con le sue tortuose e strette strade, percorribili solo a piedi in cui i trasporti avvengono con gli asini carichi fino all'inverosimile che ingombrano i vicoli più stretti, fino a costringere i passanti a schiacciarsi contro le pareti. L'intrecciarsi delle strade è tale per cui i turisti sono consigliati di munirsi di guide ufficiali per non correre il rischio di perdersi. Ogni tanto si aprono slarghi o piccole piazze con mercati di ogni tipo. I negozi espongono nelle vetrine le merci anche più imprevedibili, anche dentiere, ma accanto ai prodotti occidentali ci sono prodotti dell'artigianato del legno, del metallo, del cuoio, ed anche botteghe artigiane dei più svariati mestieri. Nella medina è presente ilmellah, l'antico quartiere ebraico, analogo alghetto europeo.Fra i monumenti notevoli la Medersa Madrasa Bu ʿInayna, con alloggio per gli studenti, fronteggiata da un orologio ad acqua e da un arco che scavalca la strada. Eretta nel 1350-57 dal sultano Abū ʿInān secondo i canoni architettonici di questo tipo di costruzioni, ha sulla sinistra del portale maggiore (in legno di cedro placcato in bronzo lavorato) una più modesta porta detta "degli scalzi", riservata ai visitatori che si dovevano pulire i piedi grazie ad una canaletta d'acqua che scorreva vicino, per non sporcare il luogo.Tutti gli edifici del complesso si affacciano su un cortile il cui pavimento è ornato da marmo, onice, gesso e legno scolpito. Le porte degli edifici sono finemente decorate, i gradini per salire al piano superiore, sede degli alloggi, sono bordati in onice. Al seminterrato si trovano le aule, lungo un lato del cortile si apre la sala di preghiera, il cui ingresso è vietato ai non musulmani, e dall'esterno si può solo sbirciare il miḥrāb (nicchia che indica la direzione della Kaʿba, verso cui si deve rivolgere la preghiera) finemente decorato, le antiche vetrate e i capitelli.Un'altra madrasa è quella degli ʿAṭṭārīn (profumieri), eretta dal sultano Abū Saʿīd ʿUthmān nel 1323-25: uno dei capolavori dell'arte merinide a Fès. La città ha molte moschee con relativi minareti, la più importante è la Moschea al-Qarawiyyīn(francesizzata Karaouine), ossia "Moschea degli abitanti di Qayrawān"), fondata nell'857 da Fāṭima, figlia di Muḥammad al-Fihrī, espatriato appunto da Qayrawān, più piccola in origine ma ampliata nel 1135-44. La Moschea è anche sede della più antica università islamica, con una biblioteca di antichi testi coranici ed è seconda per prestigio - insieme alla Zaytūna di Tunisi - solo ad al-Azhar del Cairo, fondata nel X secolo.Al Palazzo reale è impedito l'accesso e di esso si possono solo vedere dall'esterno le porte dorate costruite fra il 1969 e il 1972, è un complesso di edifici, giardini cortili, composto da un serraglio, una moschea una medersa (madrasa) merinide del 1320 e una kubba: piccolo edificio cubico sormontato appunto da una cupola che custodisce il sepolcro di un personaggio stimato o venerato. In Occidente alcuni chiamano erroneamente la kubba col nome di marabutinvece murābiṭ, o "marabutto", indica un sufiche si ritirava in un ribāṭ, sorta di eremo eretto in aree non abitate e spesso lungo i confini delle aree islamiche, per condurvi vita monastica di meditazione, difendendo al contempo la dār al-Islām, il territorio sottoposto alla legge islamica. Generalmente le kubba sono mèta di pellegrinaggi per ottenere la "baraka" cioè la "benedizione", la fortuna, la buona sorte.Interessante è la cerchia delle mura che circonda insieme le due città ed è munita di torri e di pregevoli porte.
Kenitra (in arabo: القنيطرة, al-Qunayţra) è una città del Marocco, capoluogo della provincia omonima, nella regione di Gharb-Chrarda-Béni Hssen.La città, che si affaccia sull'oceano Atlantico, è anche conosciuta come al-Qanīţrah,Kénitra, Knitra, al-Q'nitrah e Port-Lyautey.Kenitra, il cui nome in arabo significa piccolo ponte, è una città portuale sul fiume Sebou. Kenitra è situata a circa 10 km ad est delle rovine di Mehdiya, un sito di occupazione risalente al periodo cartaginese. I fenici si stabilirono lungo le coste di questa parte del Marocco già nel primo millennio a.C. dando il nome di "Thamusida" alla zona.Nel marzo 1912 il governo francese e il Sultano del Marocco, Abd-El-Hafid, firmarono il Trattato di Fez. Per far fronte alla sua crescente impopolarità, il Sultano chiese la protezione del governo francese, contro le ribelli tribù berbere intorno a Fes. La Francia nominò il Generale Louis Hubert Gonzalve Lyautey, che ristabilì la pace e l'ordine nel Paese, sedando le rivolte tribali. Dopo aver spostato il sultano da Fes all'attuale capitale del Marocco, Rabat, Lyautey iniziò la sua attività di amministrazione civile.Una delle prime preoccupazioni del Generale Lyautey fu di costruire porti lungo la costa atlantica, laddove non vi erano porti naturali. Nel 1912 trasformarono una piccola qasba, alla foce del fiume Sebou, in una città portuale, che divenne il principale porto fluviale del Marocco. Il porto fu terminato nel1913.La città è cresciuta rapidamente per il trasporto di prodotti agricoli, pesce, legname, piombo e minerali di zinco.Nel dicembre 1930, il porto, fu tra le tappe della Crociera aerea transatlantica Italia-Brasile, la prima delle due crociere transatlantiche di massa, organizzate da Italo Balbo.Fu rinominata Kenitra con l'indipendenza del Marocco nel 1956. Il nome è dovuto ad un canale sotterraneo, costruito a monte del lago Fourat, che fu distrutto nel 1928.Dopo l'operazione Torch del 1942 il porto fu utilizzato anche come base navale dagli Stati Uniti, che continuarono ad utilizzarla anche durante tutto il periodo della guerra fredda.
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MAROCCO
RandomIl Marocco è sempre stato il mio paese preferito. Qua racconterò tutto: la cucina, le tradizioni, le città e molto altro