2

11 3 0
                                    

Sono passati 10 minuti da quando sono scappata e subito dopo da dietro la camera mi ha gridato che lui sarebbe uscito e se al suo ritorno non mi avesse trovata a casa sarebbero stati guai che neanche immagino.

ma io ovviamente che ho pensato di fare? ovviamente scappare

Se lui pensa anche solo un secondo che io possa stare chiusa dentro questa casa a fargli da serva si sbaglia di grosso.

Infatti calcolando l'altezza del balcone fino suolo non mi farò nulla se non qualche graffio.

Apparte che non ci sono altri metodi...

Prima di uscire ho sentito la porta chiudersi a chiave da fuori e devo dire che non ha capito niente se secondo lui io mi faccio fermare da una porta,

tornando a noi appena cerco di varcare la soglia del terrazzo una specie di barriera trasparente non me lo permette.

E io nera dalla rabbia, faccio avanti e indietro nella stanza sperando di trovare come togliera questo "incantesimo" mah- aspetta incantesimo? quindi lui... non ho capito... non era un vampiro? forse è più cose in una volta, può essere?

Vabbe tra un po quando riuscirò a toglierla non sarà più un mio problema .

Sto fissando questa barriera da due ore e non è successo nulla

Sono così arrabbiata che potrei rompere qualsiasi cosa ma perché la barriera no?

Decido di avvicinarmi e quando la tocco con il dito la casa inizia a tremare e la barriera scompare facendomi trovare con metà corpo che pende verso terra e l'altra metà sul balcone

(non ci sono le sbarre del balcone)

essendo che sono con la faccia e il Busto a penzoloni non riesco ad afferrare nulla per tenermi su considerando che sto anche scivolando...

quando penso di star per morire, sento qualcuno affermarmi per le gambe e tirarmi su

quando sono completamente sdraiata sul pavimento del terrazzo mi alzo con la testa bassa

lui arrabbiato inizia a gridare

«LO SAI CHE SE NON FOSSI ARRIVATO IO SARESTI MORTA?? SEI UNA BAMBINA, U N A B A M B I...» ma si blocca quando vede che mi porto le mani sulla faccia e singhiozzo

lui mi guarda e il suo sguardo si addolcisce«vieni qua» e mi tira in un abbraccio, io lo abbraccio a mia volta singhiozzando sempre più forte.

Dopo un po mi prende da sotto le cosce mi alza e mi porta dentro poggiandomi sul letto

ma quando stava per staccarsi lo tiro a me e gli dico «n-non te n-ne a-an-andare, t-t-ti pr-pre-prego»

lui mi guarda e si corica, io mi nascondo con la faccia nel suo collo per non farmi vedere piangere appoggiando una gamba immezzo le sue, lui mi accarezza con una mano i capelli con l'altra mi fa i gattini sul fianco, e così mi addormento.

-spazio autrice-

questa volta il capitolo è un po più corto ma almeno ho aggiornato presto<3

la mia rovina? i suoi occhi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora