Possible&impossible \\ Draco Malfoy

nove

Tornai al dormitorio con i miei amici, per tutto il tragitto da Hogmade ad Hogwarts, Amelia non faceva altro che stuzzicare Draco e la cosa più ridicola era che il biondino ci stava. Entrammo a scuola e vidi Fred che voleva parlarmi. Non sapevo cosa fare perché, da una parte volevo sapere di cosa si trattasse la cosa importante di stamani mattina, ma dall'altra non volevo perdere tempo dato che dovevo prepararmi per la festa e dovevo essere assolutamente impeccabile. Volevo scegliere la seconda opzione ma il mio istinto mi tradì, così andai verso Fred lasciando i miei amici indietro e dicendo a Pansy che non avrei fatto ritardo di nuovo. Mentre camminavo per andare da Fred, malgrado Amelia che gli stava fra i piedi, il biondino mi fissava e giuro che non mi toglieva gli occhi di dosso. In quel momento avrei davvero voluto cambiare direzione per andare verso il ragazzino e dirgli che cosa avesse da guardare ma non lo feci, sennò avrei perso tempo inutile. Ero davanti a Fred, di fronte l'entrata dell'enorme castello, mi osservava con le lacrime agli occhi ma non parlava così decisi di farlo io. <Ciao Fred che ci fai qui, adesso? perché mi hai chiamata?>. Aveva gli occhi pieni di lacrime e quando iniziai a parlare gliene scese una. <perché stai piangendo adesso?>, e finalmente si decise a parlare. <Ciao Evelyn, io- io sono qui adesso per te. Oggi o meglio stamani, durante lo smistamento, speravo davvero che tu capitassi in grifondoro ma quando ho sentito serpeverde, sono rimasto deluso-> lo interruppi. Ma che razza di discorso è questo? io non ho parole. <hey hey, frena frena. Non c'entro io, non è colpa mia se sono una serpeverde, basta parlare di ciò ma se mi hai chiamata esclusivamente per discutere di questo, per me puoi anche andartene, o se preferisci lo faccio io> <non sembri dispiaciuta di essere in serpeverde> <perché non lo sono!, adesso basta davvero, devo andare> <no aspetta non ti ho chiamata per questo. Ti ho chiamata per chiederti se volevi uscire con me stasera, tu mi piaci Evelyn, mi piaci dal primo momento che ti ho vista, ed è per questo che non riuscivo a parlare oggi ma da quando mi hai detto di tirar fuori le palle l'ho fatto perché farmi sfuggire una ragazza come te, non ci penso proprio>. Ero esterrefatta, volevo uscire con Fred ma non stasera, cazzo la festa. <Fred pensavi che non l'avessi capito? ma ascoltami, non puoi chiamare una persona e poi non parlare, ad ogni modo sono felice che tu me l'abbia detto ma con grande dispiacere devo dirti che stasera sono già impegnata, vado alla festa di serpeverde><danno una festa?> <si perché oggi è la giornata delle serpi> <oh si giusto non lo ricordavo, okay allora se ti va facciamo un'altra volta?>, un sollievo sapere che Fred non avesse ceduto, così non esitai ad accettare. <Quando vuoi, facciamo domani dopo le lezioni?> <si perfetto ale 17:00> <benissimo, tieniti pronta ti porterò in un posto strepitoso> <okay, adesso devo andare a prepararmi, ci vediamo domani> così abbracciai Fred e me ne andai. Ero molto felice che le cose tra me e Fred si erano risolte, sapevo di provare qualcosa per lui e non vedevo l'ora di uscirci domani. Pansy, Blaise e Amelia erano andati via, probabilmente nei loro dormitori per la festa, ma Draco era ancora lì appoggiato ad una colonna, non volevo pensare che mi stesse aspettando così lo lasciai perdere e andai verso i sotterranei. <hey James, dove vai?> lo sentii dietro di me, <al mio dormitorio per prepararmi> <ti stavo aspettando, e così con Weasley> <Malfoy fatti gli affari tuoi> <tranquilla volevo solo sapere, sai a me piace la tua amica Amelia> <oh davvero?, non l'avevo notato sai, state appiccicati 24 ore su 24> alzai gli occhi al cielo <la gelosia James> risi ma chi si credeva? un cretino <ah io gelosa? di te? forse non hai capito biondino, domani esco con Fred, ha anche detto che mi porterà in un posto meraviglioso. Non me ne frega niente di te Malfoy, NON.MI.PIACI per niente, mettitelo in testa> detto questo presi ed entrai in camera mia senza far caso alla sua espressione. Appena gli sbattei la porta in faccia sentii che lui urlò dicendo <James stasera ti aspetto, fatti bella e non mancare> ma che diavolo di problemi aveva. <Ev lascialo perdere fa sempre così con tutte le ragazze, penso tu sappia com'è fatto, con parole povere è un puttaniere> intervenne Pansy <si lo so, speriamo però che con Ame sia diverso, non voglio che lei soffra per un viscido> risposi <mi dispiace dirtelo Ev ma lui prende una ragazza, fa quello che deve fare, la fa innamorare e poi la scarica> rispose <non penso che con Amelia sia diverso> continuò <che schifo> risposi. Così lasciai perdere il patetico discorso con Pansy e scelsi un vestito per la festa. Consigliato da Pansy indossai un vestito verde scuro, con un paio di tacchi bianchi non troppo alti:

Ero sicura di me stessa.
Arrivò l'ora della festa, io e Pansy entrammo e ad un certo punto, tutti gli occhi degli invitati erano su di noi. Ragazzi che ci sbavavano dietro e puttanelle invidiose. Perfino i gay ci guardavano. Fischi e sguardi e poi, tra la folla, riuscii a riconoscere una piccola testa in lontananza piena di capelli biondo platino ben sistemati. Lui indossava uno smoking nero, era elegante ed era sexy. Ero persa, non sapevo dove andare c'era così tanta gente. Poi vidi un ragazzo, alto con i capelli castani. Veniva verso di me con un bicchiere di vodka liscia in mano.
<ei bellissima, come stai?> mi chiese, non era ubriaco, probabilmente era solo un ragazzino con un bicchiere di vodka in mano. <ciao, sto bene grazie. Dovrei farti la stessa domanda, tutto bene? non sembri ubriaco ma non sembri nemmeno star tanto bene> risposi <sto bene ragazzina, sono Adrian Pucey>, lo presi per la maglietta e lo tirai verso di me con aggressività <primo, ragazzina lo dici a tua sorella, secondo "Adrian Pucey" o come cazzo ti chiami sparisci e torna al banco delle bevande>
Mi stava sul cazzo.
Tutti mi guardavano dopo quella scenata e anche lui.