Ero sul treno e già mi sentivo a casa, non immaginavo come potessi sentirmi una volta arrivata ad Hogwarts. Ero nel vagone dei Grifondoro con i miei nuovi amici e Harry mi fece delle domande altrettanto personali a cui decisi di non rispondere, non volevo parlare di me immediatamente, non conoscevo bene ancora nessuno e di certo non mi fidavo. Faccio molta fatica a fidarmi delle persone ma so riconoscere le persone giuste. Fred mi chiese se mi sentissi a mio agio e io annuii, ma non sembravo molto convinta perciò aggiunse <hey piccola hai bisogno di qualcosa? non mi sembri tanto convinta..>
<no Fred sto bene ma per favore non chiamarmi così, mi ricorda una persona che però non so riconoscere> dissi confusa. <Non preoccuparti, come vuoi che ti chiami?> chiese, <Decidi un nomignolo ma non quello..> mi scese una lacrima
<hey va tutto bene? non piangere, principessa cosa succede?> chiese preoccupato <io-io non lo so, quando sento qualcuno chiamarmi 'piccola' mi sento vuota, ricordo che qualcuno mi chiamava così ma non ricordo chi> continuavano a scendermi le lacrime <va tutto bene, ci sono io con te principessa> mi rassicurò e io appoggiai la testa al suo petto cadendo in un sonno profondo.
Mentre dormivo sentivo che lui mi coccolava, giocando con i miei capelli e io stavo bene ma non ero sicura di quello che provavo per Fred, era stato il primo ragazzo che mi aveva accolto a Diagon Alley. Mi ero fatta un'impressione sul discorso che aveva detto Hagrid, quello sulle anime gemelle. Non sapevo da cosa fosse formata la bacchetta di Fred ma stavo bene con lui e penso che anche lui stesse bene con me.
Sentii una voce metallica <studenti di Hogwarts, siamo arrivati a destinazione> così aprii gli occhi lentamente, ero assonnata e non avevo voglia di alzarmi. Fred mi disse <principessa svegliati dobbiamo scendere>
<sono sveglia Fred> e piano mi alzai, presi i bagagli e scesi dal treno con accanto Fred.
Appoggiai le valigie a terra e mi strofinai gli occhi, appena riuscii a distinguere le figure, mi ritrovai davanti un castello a dir poco meraviglioso, pensavo di sognare.
<Fred ma è meravigliosa>
<lo so principessa. Inoltre sono al terzo anno penso di farti da guida, sei contenta?> mi chiese
Ero super contenta, volevo che Fred mi guidasse e mi dicesse tutto ciò che c'era da sapere su ciò che mi ero appena ritrovata davanti.
<dai andiamo, ci stanno aspettando> disse
<okay.. ma chi ci sta aspettando?>
<tutti, sono impazienti di vederti, ho parlato di te quasi a tutti e adesso vogliono sapere chi è la famosa 'Evelyn James'>
Ero felice. Non ebbi neanche il tempo di mettere piede nella scuola che già tutti mi piantavano gli occhi addosso. Camminai con consapevolezza e poi mi ritrovai davanti una signora molto alta con un cappello da strega, molto probabilmente lo era.
<Salve signora>
<Ciao cara, io sono la professoressa Mcgonagall, vedo che hai ricevuto la lettera mia e del preside Dumbledore>. Ero davanti alla professoressa migliore e io avevo detto solo 'salve signora'? Che razza di cretina dice 'salve signora' alla migliore professoressa di tutta la scuola?
<mi scusi professoressa, non sapevo che lei fosse-> poi mi interruppe dicendomi <non preoccuparti Evelyn, tra una ventina di minuti ci sarà lo smistamento. Nel frattempo il signorino Fred Weasley ti guiderà per andare all'ufficio del preside che ti assegnerà la tua camera> disse sorridendomi
<okay, va bene grazie mille professoressa> risposi educatamente, la salutai e camminai ma non seppi dove andare. Sentii qualcuno che cercò di girarmi mettendomi una mano sulla spalla, era Fred.
<oddio Fred mi hai fatto paura> dissi sconvolta
<tranquilla principessa, andiamo dal preside così ti dirà il numero del tuo dormitorio>
<va bene andiamo, grazie Fred>
Il tragitto per andare nell'ufficio del preside Dumbledore era altrettanto complicato, in più ero una sbadata perciò non mi sarei mai ricordata la strada per arrivarci. Dovevamo salire una bel pò di scale, poiché essendo al piano terra e l'ufficio era situato nella torre più alta del castello. Una volta salite le scale, c'era una specie di fessura con un uccello raffigurato, ero nervosa e tremavo.
<Fred che uccello è questo?>
<Principessa questa è una fenice, raffigura il preside, adesso stai indietro, devo pronunciare una delle parole d'ordine per entrare ma prima dobbiamo bussare> io annuii e feci due passi indietro
lui bussò e sentimmo una voce dire <avanti> quindi Fred pronunciò una serie di parole altrettanto strane
<Ape frizzola> ma il portone non si aprì perciò il preside disse <Fred prova con l'altra>.
Fred pronunciò <Sorbetto al limone> e il grande portone si aprì lentamente.
<Che piacere rivederti Weasley> disse il preside a Fred
<Salve preside, è un piacere anche per me rivederla. Dunque lei è Evelyn James e l'ho portata qui per il numero del dormitorio in attesa dello smistamento>
<Perfetto Fred puoi rimanere qui come non, come preferisci>
<Se non è un problema preferirei rimanere> rispose Fred
<bene cominciamo, come si è ben capito, io sono il preside di Hogwarts, Albus Percival Wulfric Brian Dumbledore. Adesso sei qui per sapere il numero del tuo dormitorio, presta attenzione. Ogni dormitorio è formato da due letti, un bagno, due scrivanie, due scaffali dove poter porre i libri e due armadi. Naturalmente avrai la tua coinquilina a seconda della casa in cui verrai smistata, tutto chiaro? Fino allo smistamento avrai una piccola cameretta per i nuovi arrivati dove poter posare le valigie durante lo smistamento> argomentò il preside
<perfetto, tutto chiaro grazie> risposi nervosa
Il preside si alzò per prendere la chiave della camera temporanea prima dello smistamento e me la diede. <ecco a te Evelyn, più tardi, dopo lo smistamento, ci sarà un annuncio in Sala Grande, dove io stesso spiegherò lo svolgimento delle lezioni e tutto ciò che c'è da sapere, sarà un piacere rivederti dopo Evelyn, hai cinque minuti per posare le valigie nel tuo dormitorio provvisorio, sii puntuale.> fu molto chiaro <certamente, arrivederci>
Mi alzai dalla sedia davanti la grande scrivania del preside e mi avviai verso il portone con Fred che mi seguiva. Usciti dall'enorme portone scendemmo le scale e nel mentre Fred mi chiese se il preside fosse stato chiaro e io annuii. Una volta davanti al mio dormitorio temporaneo, tirai fuori le chiavi e vidi che era il numero '234' e non potevo assolutamente scordarlo. Aprii la porta e la camera era molto piccola ma serviva solo per le valigie. Le posai a lato della porta e la chiusi a chiave mentre Fred mi osservava. <Adesso va principessa, sennò ritarderai e qui i ritardi non sono tollerati, noi ci vedremo dopo. Ci sarò anche io in Sala Grande>
<Va bene Fred grazie, a dopo>
Mi avviai verso la Sala Grande e mi misi in fila indiana insieme agli altri studenti nuovi che dovevano ancora fare lo smistamento.
Sentii pronunciare una serie di cognomi e poi ne riconobbi uno 'Smith', la ragazza che si era appena seduta sulla sedia era Amelia Smith, la mia amica babbana che non era babbana. In quel momento capii perché quella volta alla mensa fu così fredda, poiché anche lei aveva ricevuto la lettera.
Dopo Amelia ci fu un altro ragazzo, Jordan Perfume.
Era carino, aveva occhi verde prato e capelli castani.
Non avevo mai avuto un ragazzo ma sapevo per certo che provavo qualcosa per Fred ma non sapevo riconoscere il sentimento. Sentii il mio nome e cognome e più che nervosa avanzai e mi sedetti, la Mcgonagall mi mise il cappello parlante sulla testa, il cappello esitò un po' e poi iniziò a pronunciare alcune caratteristiche <mm vediamo, sicura di sè e ambiziosa, molto ambiziosa, so dove metterti..> ci fu un momento di suspense in cui io sospirai e poi il cappello annunciò <Serpeverde!> e io feci un sospiro di sollievo, ero come mia madre. Vidi Fred che era dispiaciuto poiché lui era in Grifondoro e di conseguenza voleva che mi mettessero in Grifondoro ma un po' se lo aspettava. Scesi i tre scalini sorridendo a Fred e mi sedetti al tavolo dei serpeverde. Appena seduta notai subito una cosa, davanti a me c'era un ragazzino biondo platino, occhi color ghiaccio, le labbra socchiuse e aveva la pelle pallida. Mi fissava. Ero più che egocentrica perciò lo lasciai guardare fino a che non attaccò conversazione <bene abbiamo un nuovo membro nella nostra casa, Evelyn James, giusto?>
<si, tu saresti?> chiesi <io sono Malfoy, Draco Malfoy> ma chi si crede di essere? neanche fosse dio sceso in terra.
<allora James avresti mai pensato di finire in serpeverde?> mi chiese <a dire il vero si, sono come mia madre d'altronde, ne ero sicura di finirci, infatti eccomi qui> lui fece una risatina <chi è tua madre?> mi chiese <lei è Elisabeth James>. Un'espressione strana si fece spazio sul suo volto <so chi è, è sposata con un babbano>
<questo lo so, è mio padre> mi girai sbuffando e dopo un minuto o due lui riprese dicendomi
<sei una mezzosangue>
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Possible&impossible \\ Draco Malfoy
Hayran KurguEvelyn è una ragazzina di quattordici anni completamente insolita al mondo magico. Crede pienamente nell'amore ed è impaziente di trovare la propria anima gemella, ci riuscirà? Buona lettura! <3