•risveglio•

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Apro gli occhi , i raggi del sole arrivano fievolmente sul mio viso

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Apro gli occhi , i raggi del sole arrivano fievolmente sul mio viso.

Mi lecco le labbra secche e screpolate inumidendo prima il labbro inferiore e poi quello superiore .

Dove caspita mi trovo?

Spremo con tutta la forza che ho in corpo le mie meningi cercando di ricordare qualcosa degli ultimi avvenimenti ma niente , è come se la mia mente fosse una tela vuota , senza nemmeno uno scarabocchio sopra di essa.

La prima cosa che vedo  è il bianco freddo e monotono del soffitto sopra di me , poi guardandomi intorno porgendo attenzione ad ogni minimo dettaglio , noto che sono in una noiosa e classica stanza d'ospedale.

C'è persino il classico odore pungente che caratterizza la struttura.

Bello schifo .

Sospiro e richiudo gli occhi cercando di rilassare i miei muscoli tesi come le corde di un vìolini ,ma come un fulmine a ciel sereno mille domande mi piombano nella testa non lasciandomi via di scampo.

Apro gli occhi nuovamente.

-"Che ci faccio qui"?- Penso tentando di muovermi ma invano, qualsiasi movimento provo a fare rimango ferma , paralizzata.

Un senso di angoscia inizia a diramarsi nel mio petto.

Deglutisco un groppo di saliva cercando di mantenere la calma ma non ci riesco , ormai l'ansia si e impossessata della mia anima lacerandomi da dentro.

-"Oh si è svegliata!"- Urla un'infermiera venendo da me .

Poso lo sguardo sulla ragazza così da poter osservarne meglio la sua figura.

Guardandola meglio , ha delle labbra carnose , capelli lunghi biondi ed occhioni che avrebbero fatto innamorare qualsiasi ragazzo ,persino la sua voce è attraente.

È perfetta al contrario mio.

Che invidia.

-"Come ti senti?" -Mi chiede guardando quella che credo sia la"mia" cartella clinica.

Ancora non riesco a credere di essere sdraiata su un lettino di un ospedale.

Non me ne capacito.

-"Sto bene ...ma non riesco a muovermi" -dico fissandola facendo uscire dalla mia gola un verso angosciante .

Butto giù un altro groppo di saliva e faccio un respiro profondo .

Devo darmi una calmata.

La guardo sapendo che stava per dirmi qualcosa , e dalla sua espressione so perfettamente che non si tratta di nulla di positivo.

Cerco di prepararmi mentalmente alla rivelazione.

-"È normalissimo , dopo cinque anni di coma-"

Spalanco gli occhi incredula e come presa da un impeto le vomitai addosso domande su domande interrompendo il suo discorso.

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