[IN CORSO]
Y/n si risveglia dopo 5 anni dal coma e per puro caso incontrerà un ragazzo , un ragazzo che le cambierà la vita.
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"Mi sfiorai le labbra e ripensai a ciò che è appena successo , chissà cosa...
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Apro gli occhi , i raggi del sole arrivano fievolmente sul mio viso.
Mi lecco le labbra secche e screpolate inumidendo prima il labbro inferiore e poi quello superiore .
Dove caspita mi trovo?
Spremo con tutta la forza che ho in corpo le mie meningi cercando di ricordare qualcosa degli ultimi avvenimenti ma niente , è come se la mia mente fosse una tela vuota , senza nemmeno uno scarabocchio sopra di essa.
La prima cosa che vedo è il bianco freddo e monotono del soffitto sopra di me , poi guardandomi intorno porgendo attenzione ad ogni minimo dettaglio , noto che sono in una noiosa e classica stanza d'ospedale.
C'è persino il classico odore pungente che caratterizza la struttura.
Bello schifo .
Sospiro e richiudo gli occhi cercando di rilassare i miei muscoli tesi come le corde di un vìolini ,ma come un fulmine a ciel sereno mille domande mi piombano nella testa non lasciandomi via di scampo.
Apro gli occhi nuovamente.
-"Che ci faccio qui"?- Penso tentando di muovermi ma invano, qualsiasi movimento provo a fare rimango ferma , paralizzata.
Un senso di angoscia inizia a diramarsi nel mio petto.
Deglutisco un groppo di saliva cercando di mantenere la calma ma non ci riesco , ormai l'ansia si e impossessata della mia anima lacerandomi da dentro.
-"Oh si è svegliata!"- Urla un'infermiera venendo da me .
Poso lo sguardo sulla ragazza così da poter osservarne meglio la sua figura.
Guardandola meglio , ha delle labbra carnose , capelli lunghi biondi ed occhioni che avrebbero fatto innamorare qualsiasi ragazzo ,persino la sua voce è attraente.
È perfetta al contrario mio.
Che invidia.
-"Come ti senti?" -Mi chiede guardando quella che credo sia la"mia" cartella clinica.
Ancora non riesco a credere di essere sdraiata su un lettino di un ospedale.
Non me ne capacito.
-"Sto bene ...ma non riesco a muovermi" -dico fissandola facendo uscire dalla mia gola un verso angosciante .
Butto giù un altro groppo di saliva e faccio un respiro profondo .
Devo darmi una calmata.
La guardo sapendo che stava per dirmi qualcosa , e dalla sua espressione so perfettamente che non si tratta di nulla di positivo.
Cerco di prepararmi mentalmente alla rivelazione.
-"È normalissimo , dopo cinque anni di coma-"
Spalanco gli occhi incredula e come presa da un impeto le vomitai addosso domande su domande interrompendo il suo discorso.