Un altro giorno in questa stupida classe, con un ragazzo altrettanto stupido, penso voltandomi verso Maya, una ragazza bionda come il sole in piena estate, alta più o meno 1.60, occhi verdi come degli splendidi smeraldi e con delle fossette in cui solo toccarle ti ci potresti perdere; in poche parole ne sono cotto.
"Buongiorno" le dico sorridendo a bocca chiusa.
"Buongiorno" contrabbate sorridendo anch'essa. Lei si gira verso di Louis. "Ho ascoltato il vostro nuovo singolo e ho pure 'lacrime buie', il vostro album; siete troppo bravi" roteo gli occhi e rispondo acido:
"Sinceramente non so cosa ci troviate in loro, ci sono band migliori." dico senza peli sulla lingua.
"Del tipo quali?" Mi risponde Louis, con area di sfida.
Io lo guardo e ci penso. "Quindi?" Chiede a braccia conserte.
"Linkin park?"
"Mh, negli ultimi tempi sono diventati commerciali, soprattutto da quando è morto Charles. Altre Band?"
"Beatles?" Ora sono sicuro della risposta.
"Magari di questi tempi" sinceramente non so dove la trova tutta questa pazienza.
"Allora non ne conosco" lui ridacchia.
"Non ne capisci niente di ste cose, non sei del campo, noi siamo tra le band migliori di questi tempi e non te lo dico solo io, ma tutti"
"Forse non ne capirò tanto, ma almeno non ci provo con chiunque e non faccio eccitare le ragazzine di 12 anni"
"A prova contraria sono le altre a provarci con me e mica faccio il pedofilo con le 12enni, sono loro che mi vengono dietro. Sono bisessuale, con preferenze verso i ragazzi. Credi di conoscermi? Non penso proprio" è ancora calmo. Non riesco a capire come faccia. Osservo la finestra e vedo due uccellini: uno nero e rosso, mentre l'altro blu e verde. Non c'entra molto, ma amo gli animali. "Ti piacciono?" Mi chiese. Arrossisco leggermente.
"Non sono cazzi tuoi"
"Come vuoi. Cercavo di essere amichevole"
Maya ci guarda e ride.
"Che hai da ridere?" Dico scocciato.
"Niente, niente." Che strana che è...
_____________________________________"Benvenuti" sorrido. Dentro di me sono furioso. Lavorare in questo bar è l'unica cosa che mi rilassa: le pareti gialle, con qualche ricamo blu ai bordi, il pavimento in quarzo roseo, i tavoli neri in legno raffinato disposti almeno 2 metri di distanza per ognuno, la clientela tranquilla, i miei colleghi e superiori molto gentili... sì, questa è vita.
"Adam, potresti andare al tavolo 24? C'è quel cliente abituale." Sorride Marylin, la più gentile di questo posto. Prendo un respiro profondo e subito l'odore di cannella e vaniglia mi pervade le narici. Mi avvicino al tavolo di Lawrence, un ragazzo alto più o meno come me, capelli neri come la pece e gli occhi blu mare con qualche sfumatura azzurra.
"Ciao Law" lo saluto.
"Ehy, Adam, tutto bene?" Mentre pulisco il tavolo sorrido.
"Non tantissimo, tu?" Mi fermo per guardarlo negli occhi.
"Io tutto apposto. Vuoi parlarne?" Arrossisco leggermente e faccio cenno di no.
"In caso ci sono, hai pure il mio numero"
"Oh ehm.. grazie" faccio per sorridere, ma Lukas, uno dei miei colleghi, mi chiama per servire il tavolo accanto. "Scusami law, ma il lavoro mi chiama" accenno un altro sorriso e me ne vado.
_______________________________________Sbuffo. L'unica cosa che mi viene da fare in questo momento è sbuffare. Ho da poco finito di lavorare e stavo camminando da solo per strada. Faceva freddo, il vento poteva gelare anche il sangue alle persone più dolci di questo mondo. Stavo tremando, non vedo l'ora di tornare a casa e mettermi sotto le coperte, almeno lì sto lontano da tutti e da tutto. Ad un tratto sento una goccia picchiare contro il giubbotto, poi ne sento un'altra, un'altra ancora, fino a che, alla fine, non ha iniziato a piovere. Stavo correndo per non bagnarmi, ma inciampo a causa di un tombino: oggi non me ne va mai una giusta! Fortunatamente non mi ero fatto niente, però che figura di merda. Mi rimetto a correre, con la speranza di arrivare presto a casa, magari sano e salvo, senza rompermi un osso. Non vedendo davanti, per via della troppa pioggia e i capelli gocciolanti, vado a sbattere contro qualcuno.
"Cazzo! Scusami, ma sono di fretta" e senza vedere chi fosse arrivo a casa. Corro in camera e mi cambio i vestiti fradici. Dovrei farmi una doccia, ma non ho per nulla voglia, ora voglio solo sdraiarmi e dormire, non penso di chiedere tanto. Prendo una maglia larga nera, una tuta grigia e una felpa rosa e indosso tutto velocemente. Nemmeno il tempo di toccare il letto che mi addormento, sono molto stanco ultimamente. Sono solo le 22:00, ma capitemi se sembro un vecchietto.

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The Curls
Romancei The Curls sono una band molto famosa e una volta all'anno, vanno in una scuola diversa per un po' di tempo. Questa volta sarà diverso: Adam, un ragazzo che ha sempre considerato gli artisti famosi persone normali, si ritroverà a bisticciare con Lo...