Capitolo 2

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Il giorno dopo volevo andare a fare una passeggiata per Londra. Volevo far venire anche Alessia, ma stava ancora dormendo.

Decisi, così, di andare da sola.

Presi il taxi che mi portó in una via principale, per poi scaricarmi davanti a un Mcdonald's. Pagai e mi diressi dentro per far colazione.

Presi un caffé con brioche, la mia colazione preferita. Poi, uscì.

Il tempo era nuvoloso e stava per piovere, ma io ero determinata a farmi un giro.

Camminavo e camminavo, ma dopo un oretta o due, mi ero persa per le strade di Londra.

Decisi di chiamare Alessia, che fortunatamente mi aveva dato il suo numero di cellulare la sera prima.
Ma stava ancora dormendo.

Mentre camminavo, le stavo scrivendo un messaggio, nel caso si fosse svegliata.
Ma, mentre digitavo, guardavo il cellulare, e non davanti. Girai l'angolo e andai dritta addosso a una persona.

"Mi scusi" gli dissi recuperando il cellulare che mi era caduto.

"No, scusa io. Dovevo stare più attento".

Alzai li sguardo e due occhi marroni ottennero la mia attenzione.

"Scusami" ripetei. Lo guardai attentamente. Qualche ricciolo nero-marrone gli usciva dal cappello. Zigomi alti e un fisico da far paura.

"Tranquilla, tutto apposto" mi disse sorridendo.

Sorrisi anche io. Poi mi ricordai che mi ero persa.

"Mi scusi, mi sa dire dove si trova l'hotel Dear You a quattro stelle di Londra?"

Mi spiegó la strada per tornare in hotel.

"Capito?" Mi chiese gentilmente.

"Si, grazie" dissi guardandogli i bellissimi lineamenti del viso.

All'improvviso gli squilló il cellulare.

"Si, pronto?" Poi rispose una voce dall'altra parte. "Va bene, arrivo subito" rispose alla fine il ragazzo.

"Scusami devo andare" mi disse cercando di sorridermi. "Ciao".

"Ciao" gli dissi mentre si allontanava.

Si giró una volta per alzare una mano per salutarmi. Gesto che ricambiai.

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Segui le indicazioni proprio come mi aveva detto il ragazzo e trovai l'hotel. Trovai Alessia davanti l'hotel pronta pronta per venirmi a cercare.

"Alessia" la chiamai. "Alessia!"

Appena mi vide, mi corse in contro.

"Scusa, ho visto solo adesso il messaggio...".

Non fece in tempo che la fermai.

"Andiamo di sopra, ti devo raccontare cosa é successo!".

Andammo in camera e le dissi tutto.

"Wow, il primo giorno e già fai conquiste!"

"Si" dissi facendo una risatina.

"Sai il cognome che cerchiamo il suo numero?".

"No.." dissi.

"Il nome?".

Mi accorsi solo allora di non sapere il suo nome.

"Non gliel'ho chiesto" dissi facendomi triste.

"Allora domani andiamo a farci un giro, magari lo rincontri"

"Ok. Aspetta che ti faccio vedere che negozio ho trovato!" Dissi alzandomi per prendere lo scontrino nel portafogli.

Solo allora me ne accorsi.

"Alessia, il portafogli! Quando é caduto deve averlo preso per sbaglio lui!".

Lui, io e le stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora