CAPITOLO 10

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QUELLA ERA L'UNICA VOCE CHE AVREI VOLUTO SENTIRE...Teresa, era proprio lì, dietro di me.

Mi voltai velocemente e la vidi finalmente in volto, una ragazza alta, capelli castani e occhi verdi.

Era proprio a pochi passi da me, non riuscivo a guardarla dato che immaginavo solamente il bacio tra lei e Dylan.

<<che fai...mi ignori?>> disse essa con fare abbastanza altezzoso, quella ragazza mi faceva sempre più schifo avrei voluto tirarle un pugno, ma dissi solamente: <<mi fai solo schifo>> e lei fece una risatina malefica ed improvvisamente io cessai di far scendere le mie lacrime e la mia faccia disperata si trasformò in un misto di rabbia e delusione.

La fissai per qualche secondo fino a che mi avvicinai velocemente ad essa e le sferrai un pugno dritto in faccia atterrandola.

Lei mise la sua mano dove l'avevo colpita, assumendo un'espressione di dolore e si rivolse a me dicendo: <<tutto qui quello che sai fare è...come pensavi di poter piacere a Dylan se sei solamente una stupida ragazzina>> lo disse con tono provocatorio, ma non le feci proferire altro dato che mi accasciai in ginocchio vicino a lei e cominciai a tirarle altri pugni, continuavo e...ancora...ancora...ancora, avrei voluto tanto che morisse, fino a che mi sentii afferrare per le spalle e fui trascinata lontano da lei.

Non ero più in me, l'unica cosa di felice che avevo nella mia vita mi era stata portata via, il mio amore mi era stato portato via, per questo non ragionavo più.

Ad un certo punto mentre fissavo il vuoto, avvolta dai pensieri, sentii una voce chiamarmi ripetutamente urlando: <<T/Y...T/Y...T/Y>>, ed improvvisamente vidi Sharon apparirmi davanti <<MA SEI COMPLETAMENTE IMPAZZITA, VOLEVI UCCIDERLA?>> mi disse lei, in verità lo avrei tanto voluto, ma mi rendo conto che non ero in me.

Sharon mi aiutò ad alzarmi ed io guardai Teresa che piano piano si stava rialzando, così mentre dolorante cercò di andarsene la afferrai di nuovo per la maglietta.

<<ora chi è la bambina?>> dissi facendo un'espressione provocatoria

Teresa: <<tu non sai con chi hai a che fare, la pagherai per questo, fidati, Dylan sarà l'ultimo pensiero da quando ci sarò io>> disse andandosene, probabilmente con qualche costola rotta.

Ad un certo punto caddi di nuovo a terra e scoppiai di nuovo a piangere, Sharon corse verso di me e mi abbracciò forte.

Non dissi nulla e nemmeno lei, fino a che improvvisamente pensai di nuovo a Dylan ed ebbi un mancamento.

SKIP

<<DOTTORE, DOTTORE SI STA SVEGLIANDO>> sentii una voce maschile, era mio padre.

Papà t/y:<<ei, tesoro come stai?>>

Non sapevo minimamente cosa fosse successo, ma ero letteralmente sfinita, mi sentivo a pezzi.

<<sto bene papà...ma...dove sono?>>

Papà t/y: <<tesoro siamo in ospedale, ieri sera ti sei sentita male, sei svenuta e Sharon ti ha portato qui...per fortuna che lei c'era>> improvvisamente mi riaffiorarono alla memoria i ricordi della sera prima...Teresa, Sharon, Dylan...<<DYLAN>> urlai appena vidi l'ultima persona che avrei voluto incontrare varcare la porta.

Weak enough to need you   //Dylan O'brien//  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora