Immagina Neville

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T/n: Neville? Buongiorno scusa per il ritardo, dove sei?!
N: nella serra
Prendo i miei guanti e lo raggiungo
N: questa pianta deve essere travasata ma sta dando troppi problemi
T/n: tranquillo, vai di la, ti ho portato del succo di zucca, me ne occupo io di lei.
Sorride mi annuisce per poi andare all'ingresso.
Prendo la pianta, per l'esattezza una mandragola, Neville non le ha mai sopportate, questo odio risale addirittura da quando eravamo ad Hogwarts. Io e Neville proprio ad Hogwarts ci siamo conosciuti, e naturalmente poi siamo diventati colleghi, abbiamo aperto un negozio di piante ed eventuali derivati.
Finito il travaso, sistemo il piano da lavoro e vado anche io all'ingresso.
T/n: beh com'era?
N: ottimo ottimo, comunque ti volevo chiedere se ti va di...
Prima di concludere la frase entra dalla porta una signora, dalla figura slanciata, i capelli raccolti e un impermeabile lungo fino a sotto il ginocchio.
X: buongiorno lei dev'essere il proprietario, mi servono diverse piante, mi segue?
N: Sisi va bene...
E iniziano a girare per il negozio con piante e altro di ogni tipo.
X: sa?! Dovrei passare più spesso di qui
N: come mai?!
Dice mentre la segue come un cagnolino
X: beh lei è un bel tipino! Non mi sfuggono queste cose
T/n: si l'ho notato
Dico mettendomi davanti a lei
N: t/n non essere scortese! Venga
Dice facendosi seguire al bancone la signora, mentre io sono ferma ancora in quello stesso punto, le parole di Neville?! Non mi ha mai risposto così, al massimo avrebbe riso senza darlo a vedere o avrebbe fatto finta di nulla, non ci posso credere.
Li lascio al bancone mentre io mi dirigo sulla terrazza, che a quest'ora del mattino è fantastica.
Sono passati 10 minuti, nel frattempo mi sono messa ad appuntare alcuni fattori di  piante esotiche.
N: t/n! Sei qui, ti ho trovata
Gli faccio un cenno con la testa
T/n: dimmi
N: che ti devo dire? Ti volevo solo trovare
T/n: ok...mi hai trovata puoi andare dalle tue clienti focose
N: ahahahah ma che stai dicendo?!
T/n: pensavo in qualche modo di difenderti visto che stava sminuendo le tue competenze riducendoti a un "bel tipino ", ma a te fa piacere essere visto così quindi...
N: t/n scusa ma ti ho risposto così perché è una buona cliente magari ci fossero persone che comprano quanto lei!
T/n: questo tuo ragionamento mi sembra stupido, abbiamo sempre data tanta importanza ai nostri sforzi e al lavoro
N: t/n hai ragione ma penso che te la stia prendendo per una cretinata, o forse c'è altro sotto?
Certo che c'è altro, mi piaci da quando abbiamo aperto questo cavolo di negozio ma tu da fantastico tonto non lo vuoi capire?!
T/n: non c'è nulla
Dico superandolo e ritornando al bancone, prima che Neville possa nel frattempo raggiungermi e continuare la nostra discussione entra qualcuno.
Un uomo sui 20 forse qualcosa di più, che mi saluta per poi iniziare a fare un giro.
Neville mi guarda, sa già che cosa sto per fare, il mio orgoglio da grifondoro si fa sentire sempre in queste situazioni.
T/n: le serve una mano?
Annuisce, e inizia ad elencarmi ciò che gli occorre
Porto tutto al bancone mentre lui sta ancora facendo un giro e gli faccio il conto.
T/n: ok serve altro?
X: un appuntamento?
N~T/n: come scusi?
Diciamo in coro
X: si un appuntamento
T/n: guardi ora non è proprio...
X: va ben le lascio il mio recapito
Annuisco, gli passò la busta e se ne va
N: ah si com'era?! Non flirtare con i clienti per vendere il frutto del nostro lavoro?!
T/n: si beh, ma lo hai visto?!
N: t/n ! Sono arrabbiato?!
T/n: si hai ragione scusa, niente più atteggiamenti che ci fanno arrabbiare, ok?
Annuisce per poi abbracciarmi, quel suo profumo fantastico, le sue braccia, penso di poter ben affermare che potrei finalmente morire tra le sue braccia
N: comunque ti stavo dicendo prima
Mugulo facendogli capire che lo sto ascoltando
N: no no nulla
T/n: dici!
Mi stacco dal suo petto ma senza staccarmi dall'abbraccio
N: no davvero sarebbe una cavolata
T/n: va bene... se proprio non me lo vuoi dire...
N: dai t/n! Sono combattuto
Mi stacco dall'abbraccio per poi andare a chiudere la porta e abbassare le tendine
T/n: così se ti convincerai non sarai bloccato ok?
Annuisce sorridendomi, mi piace troppo il suo sguardo grato quando cerco di metterlo a suo agio
Continuiamo a lavorare ognuno per fatti propri, anche se continuò a pensare che cosa volesse dirmi, fin quando non faccio notare che è ora di pranzo.
N: comunque basta mi sono convinto, te lo dirò, ma prima seguimi
Annuisco per poi seguirlo a lo piano di sopra, stiamo entrando in una stanza che abbiamo sempre usato come sgabuzzino
T/n: Neville? Mi vuoi uccidere?
Si mette a ridere per poi scuotere la testa.
Siamo al centro della stanza, che ormai non si riconosce più, c'è un divanetto, un tavolino, delle candele bellissime e un tappeto rosso.
T/n: oddio Neville è bellissima! Come hai fatto tutto da solo?!
N: non si svelano i trucchi del mestiere, comunque volevo che avessi uno spazio magari per la pausa pranzo o comunque per i momenti morti della giornata
T/n: mi commuovo
Dico abbracciandolo
T/n: grazie, che farei senza di te?!
Mi stringe forte e poi, quando mi scosto dall'abbraccio ci continuiamo a guardare fin quando non ci baciamo.
Oddio sta succedendo realmente?!
Potrei urlare
Continuiamo a baciarci prendendo di tanto in tanto respiro, per poi spostarci sul divanetto.
Mi tolgo il grembiule e cade un foglietto.
N: cos'è?
T/n: il foglietto di quel tipo
Dico prendendolo e facendolo a pezzettini
T/n: non mi serve più
Mi sorride per poi baciarmi.
Fine🤍
Il prossimo è su Lucius Malfoy

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