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La famigerata assemblea d'inizio anno era svolta nell'aula magna del collegio maschile; so che fino a qualche anno prima del mio arrivo a Welton, la cerimonia era suddivisa in due parti: una prima svolta nei rispettivi collegi (quindi erano presenti solo femmine o solo maschi) dove potevano assistere anche i genitori e successivamente una seconda parte con tutti gli alunni, senza la presenza dei parenti.
Non so se dire per fortuna o sfortuna, dipende dai punti di vista, la tradizione era cambiata quando Welton aveva iniziato ad avere un numero troppo elevato di alunni e quindi era diventato impensabile anche solo ospitare i genitori di un solo collegio.
Venivamo tutti ammassati come pecore su delle scomode panche di legno, a destra le ragazze a sinistra i ragazzi, rigorosamente seduti in ordine crescente in basa alla classe frequentata.
Kate puntualmente rideva per le facce terrorizzate dei primini con tanto di imitazione se si mettevano a piangere, per fortuna era uno spettacolo raro; durante l'estate mi aveva contattata la preside per offrirmi l'incarico di guida per le nuove arrivate, fece la stessa proposta anche a Samantha, infatti dopo la cerimonia ci saremmo dovute trovare nello spiazzo davanti al collegio maschile e aspettare altre istruzioni, prima di iniziare il tour con le ragazze che ci erano state assegnate.
Non potete immaginare quanto possano cambiare i ragazzi in una sola estate, infatti già l'anno precedente avevo riscontrato delle difficoltà nel riconoscere le persone che avevo incontrato solo tre mesi prima.
Negli ultimi due anni scolastici io e le mie amiche avevamo frequentato alcuni ragazzi, solo in amicizia (o almeno per me era così, con cui trascorrevamo molto spesso il pomeriggio; in particolare Elisabetta aveva instaurato un feeling particolare con Romeo, ma a quanto pare durante l'estate non si erano visti.
Nella panca vicino a noi si erano stretti un gruppo di ragazzi che sembravano molto affiatati, sin da una prima occhiata potevi notare un paio di loro che trasudavano voglia di creare disordine. Non credevo di averli mai incrociati prima, infatti anche con l'aiuto delle altre non sono riuscita a scoprire i loro nomi.
La cerimonia non fu nulla di indimenticabile, solite frasi motivazionali, quel pizzico di terrorismo psicologico che non guasta mai e riferimenti, non troppo casuali, anzi spudoratamente indirizzati ai ragazzi, su un incidente che c'era stato l'anno scorso nei dormitori.
Terminati anche gli ultimi avvisi sui nuovi insegnati e l'orario delle lezioni, gli studenti di ogni anno uscirono ordinatamente dall'aula magna, dai veterani dell'ultimo anno ai più piccoli; fu grazie a questa immacolata organizzazione che scoprimmo la classe frequentata dai ragazzi seduti accanto a noi: terzo anno.
Io e Samantha salutammo le altre che erano più che felici di aver scampato il giro con matricole; detto molto sinceramente a me non dispiaceva, mi lusingava solo che la preside mi avesse scelta tra tante studentesse disponibili.
Di questa nuova annata erano presenti circa sessanta alunne che erano state divise tra una dozzina di ragazze frequentatrici del terzo e quarto anno. Io e Samantha avevamo il compito di guidare cinque ragazze.
Mentre attendevamo l'uscita delle poverette si aggiunge al gruppo delle guide ragazze, anche quello dei ragazzi e subito i gruppi si mischiarono. Notai, con un certo stupore che erano presenti anche due ragazzi che erano seduti sulla panchina accanto a noi in aula; noi feci neanche in tempo a farlo presente a Samantha che in un attimo si stavano già presentando a noi.

"Molto Piacere Neil, eravamo vicino a voi durante l'assemblea" mi disse il primo ponendomi la mano.
Era leggermente meno alto rispetto al suo amico, portava gli occhiali e la divisa maschile, come del resto tutti gli altri studenti; aveva gli occhi vispi e un sorriso coinvolgente.
Nel mentre il suo amico, Knox, si presentava a Samantha.

"Anche voi siete tra le beniamine della vostra preside?" Chiese scherzando Neil

"A quanto pare sí" rispose Samantha

"Terzo anno vero?" Questa volta continuò la conversazione Knox

"Esatto, anche voi?" Chiesi io

"Esatto"

Chiacchierammo per un po' finché non fummo richiamati tutti per recuperare le ragazze o ragazzi che ci avevano assegnato. Appena ci allontanammo Samantha non tardò a dire:

"La cara Meg per ora ha ragione, quest'anno, se continua così,ci stanno delle belle sorprese"

"Eh già, sono carini vero?" Risposi io

"Di più Rory, di più" confermò lei esalata

Purtroppo dovemmo abbandonare la nostra conversazione per rispondere a tutte le domande delle primine, ma sono sicura che appena saremo di nuovo con le altre, il tempo per i commenti non mancherà di certo.

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