4° pensiero

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Ci sono persone che parlano di tutto e con tutti, ci sono persone timide però con quelli che amano hanno una parlantina davvero sciolta e poi ci sono le persone che parlano con tutti ma mai di sé stessi, ecco loro sono quelli più difficili da capire, sono quelli sopraffatti dalla paura.
Mi ricorda un po' il mito di Pandora, Zeus aveva donato a Pandora un vaso, imponendole di lasciarlo sigillato ma Pandora, alla fine, lo aprì lo stesso, condannando il mondo alle "difficoltà", ecco! Probabilmente adesso vi starete chiedendo e questo che c'entra? Semplice per me Zeus rappresenta la paura, il vaso siamo noi che restiamo chiusi per colpa della paura e Pandora è il coraggio, colei che sconfigge la paura .
La paura che ci fa morire fin troppe parole in gola perché temiamo di non essere conformi al mondo circostante ma realmente come si fa ad esserlo? Che senso ha esserlo se poi dobbiamo nascondere chi siamo noi stessi? Spesso si indossano delle maschere ma qual è il senso di indossarle? Chi vogliamo essere in quel palco? Protagonisti? Antagonisti? Figure sullo sfondo solo di passaggio? E poi quando lo spettacolo finirà che faremo noi? Caleremo insieme al sipario?
Onestamente io non voglio essere proprio nessuno, non voglio un ruolo e nemmeno una maschera, non voglio un copione, voglio fare i miei sbagli anche perché errare è umano ma voglio imparare da essi e voglio dire wow io il vaso ho avuto la forza di aprirlo ed a me non serve un palco per riuscire a vivere.
Purtroppo sono ancora troppo giovane per poterlo dire, ovvio la dose di coraggio posso anche metterla ma ho bisogno di esperienze per dire di averlo aperto definitivamente, momentaneamente è solo leggermente sollevato, spero che quando arriverò alla fine dei miei giorni potrò dire "wow grazie Pandora e fottiti caro Zeus!"

Pensieri di una ragazza "differente"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora