Stringimi più forte.

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Entrò nella stanza e si sedette davanti a me, non lo guardai neanche.
K."Hai ancora due desideri."
Alzai lo sguardo, presa dalla rabbia gli urlai contro.
Io."VOGLIO CHE TU MI UCCIDA ORA!"
Mi alzai e lui fece lo stesso.
Mi guardò ma non disse nulla.
K."No."
Io."SI! È IL MIO DESIDERIO!"
Lo guardavo con odio.
Con uno scatto uscì dalla stanza e rimasi sola a piangere...

Quella notte non riuscii a dormire, il mio cervello non riusciva a smettere di pensare...e un mio pensiero andò alle parole di un anziano, che quando da piccola mi raccontava la storia del temuto Kol, mi disse che questo aveva spento la sua umanità e per quello non aveva problemi a uccidere e a ferire gli altri, ma che questa poteva essere riaccesa scatenando in lui una qualsiasi emozione: dolore, rabbia, passione...così pensai: dovevo riaccendere la sua umanità è ferirlo come lui aveva ferito me, volevo fargli capire cosa si provasse.
Ma come? Come provocargli dolore o rabbia senza sapere cosa le avrebbe scatenate?! L'unica era la passione...dovevo farlo cedere.
Mi alzai e andai nella stanza dove precedentemente presi il vestito e trovai una completino sexy ma non troppo volgare, e una vestaglia semitrasparente.
Scesi nella sala grande, e lui era lì a sorseggiare il suo solito sangue nel bicchiere di vetro, era affacciato alla finestra ed era a petto nudo e di spalle, la luce della luna illuminava il suo viso e lo rendeva ancora più sexy.
Mi avvicinai, lui si girò e quando mi vide mi squadró dall'alto fino in basso e sorrise.
La penombra lo rendeva così dannatamente sexy.
Mi avvicinai a lui, e lo guardai negli occhi.
Io."Voglio esprimere il mio secondo desiderio."
Continuava a guardarmi intensamente, e questo mi mi fece arrossire.
Io."Voglio fare l'amore con te."
Sorrise e mi prese la guancia con la mano, si avvicinò e mi guardò dritto negli occhi.
K."Desiderio approvato tesoro."
Lo presi per mano, e lo portai nella mia camera, lo feci sedere e mi levai la vestaglia, lui mi guardò e sorrise, io tremavo leggermente, non per il freddo ma perché avevo paura, sarebbe stata la mia prima volta.
Mi sedetti sopra di lui e iniziai a baciarlo, lui mi afferró la schiena e mi avvicinò a se, iniziai a baciarlo..poi scesi e gli baciai il collo, cominciai ad accarezzargli il corpo, ma le mie mani tremavano...così lui mi guardò, le prese e le strinse leggermente.
K."Vuoi che faccia io?"
Annuii.
Mi fece sdraiare sul letto, mi scostò i capelli dal viso, e mi guardò, qualcosa nel suo sguardo era cambiato, era più dolce, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò:"Non sei pronta per questo."
Si alzò e io feci lo stesso.
Io."Lo sono."
Rise.
Io."Mary, ascolta non voglio essere il ragazzo che ti ha "sforzata" a fare qualcosa solo perché devo..." mi guardò e fece una pausa.
"Ucciderti."
Si, qualcosa in lui era cambiato e in bene.
Lo guardai, mi avvicinai e lo baciai.
Io."Sono io a volerlo, sono io a volere te."
K."Mary. No."
Io."Allora sei tu che non mi vuoi."
Mi guardò, lo ribaciai, ma questa volta, si posizionò sopra di me, e iniziò a toccarmi...
Dalla guancia, la sua mano scese fino si fianchi, la sua bocca baciava il mio collo, e mi scappavano dei gemiti, mi sfilò il reggipetto e mi guardò sorridendo maliziosamente e iniziò a baciarmi i seni...poi si spogliò del tutto e lo stesso fece con me...
Ci posizionammo al centro del letto e lui entrò piano piano...
Continuava a baciarmi e a coccolarmi...
Si fermò e mi guardò preoccupato, ma io gli sorrisi e lui continuò, piano piano il dolore spariva e lasciava spazio al piacere, i nostri gemiti si unirono, e venimmo nello stesso momento, si sdraiò dall'altro lato, e mi girai e poggiai la mia testa sul suo petto, lo guardai.
Stava per parlare, ma lo interruppi.
Io."Sh, non rovinare tutto. Non servono parole."
Sorrise.
Sembrava che la sua umanità stesse riaffiorando.

~Conte Kol~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora